LA COMMISSIONE PER LA VERITÀ E LA GIUSTIZIA DI PORTO RICO AFFERMA "La morte di Ojeda Ríos è un assassinio politico"
27 settembre 2005 - "Con la più grande indignazione e spavento", la Commissione per la Verità e la Giustizia di Porto Rico ha denunciato questo 25 settembre che l’esecuzione, da parte del FBI, del dirigente rivoluzionario Filiberto Ojeda Ríos, avvenuta il 23 settembre, "è senza dubbio un assassinio politico".
"Durante la nostra storia il FBI è stato uno strumento di repressione politica e poliziesca contro il movimento indipendentista portoricano", afferma la Commissione in un comunicato emesso a San Juan.
"Durante la repressione contro il movimento nazionalista nei decenni ’30, ’40 e ’50, il FBI fu uno strumento di schedatura e di persecuzione del nazionalismo portoricano. Poi fu l’artefice della creazione della Divisione dei Servizi d’Informazione della Polizia, l’organizzazione per perseguitare e reprimere il movimento indipendentista, liberandosi così dal lavoro sporco e dalle attività illegali", aggiunge il documento.
Negli ultimi 7 anni la Commissione per la Verità e la Giustizia ha tentato di indagare su alcuni degli assassinii politici commessi a Porto Rico durante gli anni ’70. "In molti di questi la mano del FBI fu presente nella cospirazione, nel favoreggiamento e nel chiudere un occhio di fronte ai fatti", precisa la Commissione, segnalando il caso di Santiago "Chagui" Mari Pesquera, figlio del leader indipendentista Juan Mari Bras e le bombe dell’11 gennaio 1975 a Mayagüez, che costarono la vita a due lavoratori portoricani.
Nel suo comunicato, la Commissione sottolinea il caso dell’assassinio di Carlos Muñiz Varela, il giovane portoricano di origine cubana, vilmente assassinato per i suoi sforzi a favore dello sviluppo dei rapporti tra le due isole. In questo caso il FBI ha anche moltiplicato gli ostacoli affinché non fosse scoperta la verità sugli autori del crimine.
"Il caso di Filiberto Ojeda mette allo scoperto quello che abbiamo detto in questi anni sul FBI e sul suo ruolo repressivo e persecutorio del movimento indipendentista portoricano", afferma il comunicato.
"Nonostante tutto il suo potere ed esperienza nella cattura dei fuggiaschi per arrestarli vivi, nel caso di Filiberto Ojeda Ríos hanno agito come boia. Ancora una volta è stato compiuto il programma segreto di decapitare il movimento rivoluzionario tramite l’eliminazione fisica".
L’operazione nella quale Filiberto Ojeda Ríos è stato assassinato davanti agli occhi di tutti "deve servire al popolo portoricano a riflettere sulla necessità di esigere che questi assassini non restino impuniti", conclude il testo.
L' FBI ha lasciato morire dissanguato
un indipendentista portoricano
San Juan, 25 settembre. – Il leader del clandestino Ejército Popular Boricua (EPB-Macheteros), Filiberto Ojeda Ríos, è morto dissanguato, praticamente assassinato, per mancanza d’assistenza medica, dopo aver ricevuto un colpo d’arma da fuoco nella clavicola destra, è stato confermato domenica nella capitale.
Secondo quanto ha dichiarato a Prensa Latina il dott. Héctor Pesquera, "il FBI (Burò Federale delle Investigazioni) lo ha lasciato morire dissanguato dopo che un cecchino, portato dagli USA, lo ha colpito con un proiettile.
Pesquera, portavoce del Movimento Indipendentista Nazionale Hostosiano (MINH), ha partecipato all’autopsia effettuata sabato sera nell’Istituto di Scienze Forensi della capitale, durante la quale è stato provato che il dirigente del EPB-Macheteros aveva soltanto una ferita di proiettile.
Il dott. Pesquera ha assicurato a Prensa Latina che, ovviamente, la tattica del FBI è stata quella di non intervenire affinché "il comandante Ojeda Ríos morisse dissanguato per mancanza d’assistenza medica".
"Il proiettile gli è penetrato all’altezza della clavicola destra, ha interessato il polmone ed è uscito dalla spalla, dov’è rimasto incastrato tra questa ed il giubbetto antiproiettile che indossava", ha puntualizzato il medico.
La morte di Ojeda Ríos è avvenuta questo venerdì nel municipio occidentale di Hormigueros, dopo che Ojeda era stato circondato da più di 300 agenti, tra i quali una ventina di cecchini venuti dalla Virginia (Stati Uniti).
Il settore dove si trovava il dirigente, di 72 anni di età e con by-pass, stava celebrando il Grido di Lares, occasione nella quale l’indipendentismo commemora la proclamazione della prima Repubblica di Porto Rico, il 23 settembre 1868.
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