Incollati all'acqua, Felo!

La frase é passata alla storia come la più commovente testimonianza del crimine commesso quel 6 ottobre 1976
 

5 settembre 2006 – D.F.Mexidor www.granma.cu

 

 

Quel giorno le condizioni del tempo erano normali. Undici giovani salutavano i loro familiari all'aeroporto di Thimeri, in Guyana, andavano a Cuba per formarsi come medici. Alcuni coglievano l'occasione per baciare le loro fidanzate, altri presero una foto o abbracciarono a genitori, fratelli..., mentre aspettavano i cinque membri di una delegazione culturale della Repubblica Popolare Democratica di Corea che si aggiungevano ai passeggeri dell'aeroplano. Annunciandosi l'imbarco, tutti si salutarono con un gesto di addio.

La Guyana li salutò senza novità. Il CU 455 atterrerò con 27 minuti di ritardo a Puerto Espana, capitale della Trinidad e Tobago. Quelli che erano in transito discesero ed il resto dei passeggeri si mantenne ai posti assegnati. Lì salirono i 24 membri della squadra giovanile di scherma di Cuba, vincitrice di tutte le medaglie d'oro nell'appena concluso Campionato Centroamericano e dei Caraibi di questo sport e che quella stessa mattinata erano giunti con un volo della Pan American, provenienti da Caracas.

Nell'aeroporto trinitario "salirono anche sul D.C.-
8 della Cubana di Aviazione due uomini: uno nero e forte ed un altro con viso provocatorio, di profilo affilato... portavano valigetta a mano ed erano rimasti arretrati per entrare come ultimi all'aero. Salirono la scaletta, senza fretta, e furono ricevuti da una sorridente hostess. Ambedue si accomodarono nei sedili di centro, uno di fianco all'altro". (1)

Alle 15:49 (GMT), l'aeronave parte, con rotta le Barbados, dopo aver preso le misure di sicurezza necessarie dopo il fallito attentato ad un aeroplano della Cubana in Kingston, Giamaica. Non si accettarono carichi o posta, né bagaglio senza accompagnatore; si controllava il bagaglio a mano e se i passeggeri fossero armati; tuttavia, l'attrezzatura utilizzata dalle autorità doganiere non era adeguata a scoprire sostanze esplosive, per questo motivo i cittadini venezuelani José Vázquez García (falso nome usato da Hernán Ricardo Lozano) e Freddy Lugo non ebbero difficoltà ad accedere all'aero.

Sull'aereo si rifiutano di mangiare. Uno va al bagno, si impiglia nella porta e grida aiuto. L'amico non può alzarsi dal sedile: la paura lo paralizza. Proprio il capitano accorre ad aiutare quello che stava nei guai. Lo stesso capitano che i due assassini avevano condannato a morte.... Alle 16:21, il volo arriva all'aeroporto di Seawell, nelle Barbados. Lì concludono il loro viaggio Lugo e Ricardo.

Quasi un'ora dopo, alle 17:15, l'aereo scalda motori e parte con destinazione la Giamaica. A bordo 73 persone tra equipaggio e passeggeri.

Otto minuti erano trascorsi dal decollo, quando nella torre di controllo si sente un "Attenzione! ", era il grido del capitano Wilfredo Pérez, che si udiva attraverso la radio del D.C.-8. Poco dopo si percepisce chiaramente quello che dicono: "Felo, fu un'esplosione nella cabina passeggeri e c'è fuoco". "Ritorniamo immediatamente; avvisa Seawell", indica il capitano.

"Seawell; Seawell.... CU-455-CU-455.... Seawell. Abbiamo un'esplosione e stiamo discendendo immediatamente, abbiamo fuoco a bordo! ", fu il messaggio di avviso. "CU-455 ritornerà al campo d'atterraggio?", rispondono. Alle 17:25:20, si ascolta, un'altra volta, nella torre di controllo la voce del copilota: "Seawell CU-455... chiediamo immediatamente, immediatamente pista". Un "Ricevuto", arriva dalla torre di controllo.!"CU-455 autorizzato ad atterrare".

Pochi secondi dopo, alle 17:25:27, a Seawell si sente una frase perentoria: "Chiudete la porta, chiudete la porta! CU-455. Abbiamo emergenza totale, continuiamo ascoltando, rispondete".

Una seconda esplosione aveva avuto luogo nell'area dei bagni posteriori. Senza notare ancora la nuova complicazione, il copilota grida: "Questo è peggio, attaccati all'acqua, Felo, attaccati all'acqua! ". Allora il pilota fa girare l'aereo, sapeva che si avvicinava la fine.... Con la sua azione evita che l'aereo cada sulla spiaggia vicina e impedisce più morti innocenti. In lontananza, davanti agli occhi attoniti dei bagnanti, una palla di fuoco cadeva vicino alle coste delle Barbados col suo prezioso carico riarso.

Un aeroplano venezuelano che volava vicino al luogo emetteva un segnale: "Questo è DQ-650. Possiamo aiutarvi in qualcosa?" Già, a quell'ora, l'unica risposta fu il silenzio. Ad una profondità di 1800 piedi e a 4,8 miglia dal litorale, la fregata britannica H. M. S. Tartar ubicò i resti del D.C.-8 della Cubana.

Un corrispondente del giornale messicano Excelsior, Ted Córdova, segnalò che il "principale errore" degli esecutori fu l'avere parlato dell'azione terroristica che avevano realizzato, mentre si trasferivano tra l'aeroporto e la capitale di Trinidad. Immaginarono che il tassista, Erick Johnson, non capisse lo spagnolo; ma, quando questi li lasciò all' hotel Holiday Inn, fece denuncia alla polizia, ciò che permise che poco dopo fossero arrestati.

A Porto España, nervosamente, Hernán Ricardo chiama la sua fidanzata a Caracas e gli chiede che avvisi Luis (Posada Carriles), che "l'autobus coi cani era caduto".

Posteriormente, egli stesso poté parlare con Posada e gli espose: "Che cosa accade Luis, qui ragazzo, ho un problema, non so che cosa fare, ma l'insetto cadde e sembra che ci siano molti sopravvissuti, con la quantità di sette ñampios, comunica questo al capo Paniagua (pseudonimo di Orlando Bosch) ".

Il 15 ottobre 1976 la polizia venezuelana informò sulla perquisizione dell'ufficio che Luis Posada Carriles aveva a Caracas, dove furono scoperte prove sul vincolo esistente con i cittadini Lugo e Ricardo, e sull'arresto di Posada e di Orlando Bosch.

In un'intervista a "The Miami Herald", pubblicata il 10 novembre 1994, Posada espresse col maggiore cinismo che "il sabotaggio fu il colpo più duro che si sia realizzato contro Castro".

 


(1) "Mettemmo la bomba... e che cosa" Alicia Herrera.