Chi è "el gato"

Félix Rodríguez?

 

 

 

29 maggio 2006 - R. Taladrid Herrero www.granma.cubaweb.cu

 

 

Dopo gli articoli anteriori dove si descriveva la partecipazione di Posada nello scandalo Iran-contras e come fosse in complicità con Félix Rodríguez Mendigutía, uomo apparentemente vicino all'allora vicepresidente Bush, ho ricevuto lettere di lettori che domandano dati su questo mercenario, che è conosciuto con il soprannome di "El gato" Félix Rodríguez; tenteremo di compiacerli:

Formato nella più pura stirpe batistiana, suo zio fu Ministro delle Opere Pubbliche di Batista, già dal 1954 studiava negli Stati Uniti e molto giovane si offrì per partecipare alle primi azioni controrivoluzionarie contro Cuba, organizzate dalla Repubblica Dominicana di Leónidas Trujillo.

Per le sue credenziali è rapidamente reclutato dalla CIA e comincia ad addestrarsi, in una base del Canale di Panama, in esplosivi, demolizioni, sabotaggi ed altre tecniche per operazioni coperte.

 

Ma già da allora spiccava come assassino professionale. In un'intervista concessa, nel 2005, al programma Magazine Cubano di una stazione radio in Porto Rico, confessò: "Stando lì, io e un mio compagno che é morto, Segundo Borges Ranzola, un ragazzo giovane come me, aveva la mia stessa età, 19 anni, parlammo col nordamericano che comandava e c'offrimmo volontari per eliminare fisicamente Fidel Castro."

 

Ciò nonostante, come già parte della CIA, è inizialmente assegnato ad un altro compito, come agente indicativo, con un ufficiale nordamericano il cui compito era reclutare cubani per la brigata mercenaria di Playa Girón. Questa missione svolgerà un importante ruolo nel resto della sua carriera.

L'investigatore californiano Paul Kangas in un articolo pubblicato nella rivista The Realist, nel 1990, spiega: "Un documento declassificato dell' FBI afferma che Bush (padre) lavorava col famoso agente della CIA Félix Rodríguez nel reclutamento di esiliati cubani di estrema destra per l'invasione a Cuba. Trasferendosi settimanalmente da Houston a Miami Bush, vicino a Félix Rodríguez, passò buona parte degli anni 60 e 61 reclutando cubani, a Miami, per l'invasione".

Il Dr. Carl Jensen del Sonoma State Collage nel suo lavoro Reporte de Proyecto Censurado affermò: "ci sono registrazioni di Félix Rodríguez e di altri di quelli inclusi nell'invasione della Baia dei Porci che espongono il ruolo di Bush, la verità è che Bush era stato un alto ufficiale della CIA prima di lavorare con Félix Rodríguez nell'invasione di Cuba".

Ma non fu solo questo; uno che Rodríguez raccomandò e fu reclutato dall'ufficiale della CIA George Bush padre fu nient'altro e niente meno che Jorge Lincoln Mas Canosa, primo presidente della Fondazione Nazionale Cubano-Americana.

 

Successivamente, anche come parte dell'operazione d'invasione, gli è ordinato d'infiltrarsi in Cuba nella zona della costa nord di Matanzas col fine di far saltare il ponte di Bacunayagua, il più alto di Cuba, per tentare di tagliare le comunicazioni verso la zona di Playa Girón. Quando la Sicurezza cubana individuò e disarticolò il gruppo che doveva eseguirla l'operazione fallì.

Davanti a questa situazione, Rodríguez fuggì e si rifugiò nell'ambasciata del Venezuela a L'Avana, da dove uscì per andare in questo paese e di lì ritornare negli Stati Uniti.

Al ritorno è inviato al gruppo scelto che sostiene il corso di ufficiale dell'esercito nordamericano in Fort Bening. Alcuni dei suoi compagni di classe: Jorge Lincoln Mas Canosa, Luis Posada Carriles e José Francisco "Pepe" Hernández.

Secondo il suo racconto in questa intervista in Porto Rico, nel 2005, spiega che dopo essersi graduato: "continuai a lavorare in operazioni con l'Agenzia dove facemmo operazioni di commando contro Cuba. Andai in Venezuela per un operativo dell'Agenzia per appoggiare il sistema di comunicazioni contro le guerriglie".

E compiendo missioni per l'impero, come membro della CIA in America Latina, è assegnato al gruppo che perseguì ed assassinò il Che in Bolivia.

 

Dopo questo episodio confessa al programma Magazine Cubano di questa stazione radio in Porto Rico: "Ritornai negli Stati Uniti. Allora mi ordinarono di lavorare come consulente ad un'unità presidenziale in Ecuador, di lì in Perù, in una unità paracadutista, e anche mi toccò che ci circondasse l'esercito e demmo un golpe militare contro il presidente Belaunde Terry per Velasco Alvarado che dopo si girò totalmente verso il comunismo e allora l'assistenza militare degli Stati Uniti cessò".

Nel 1969 ottiene la cittadinanza nordamericana ed è inviato dalla CIA a partecipare alla guerra del Vietnam come parte dell'esercito nordamericano. Lì sviluppò più di 300 missioni offensive in elicottero, e fu abbattuto in 5 di esse. Addestrò le Unità di Riconoscimento della tristemente celebre Operazione Fenix (che lasciò più di 26000 morti soprattutto per torture ed esecuzioni).

Un dettaglio molto curioso è che in questo periodo stette nella compagnia di aviazione della CIA, Air América, famosa per il gran traffico di eroina dal Laos fino agli USA.

 

E attenzione! due nomi molto importanti nella successiva carriera di Félix appaiono come dirigenti di questo narcotraffico dell' Air América: Donald Gregg e Theodore Shackley, entrambi, in quel momento, capi della CIA nella zona .

Alla fine fu insignito con 9 medaglie dal governo fantoccio del Vietnam del Sud.

Al suo ritorno dal Vietnam continua rappresentando la CIA nei più diversi lavori, proprio Félix li spiega alla radio in Porto Rico nel 2005: "poi nel 73 fui consulente delle forze armate in Argentina, nel 74 e 75 nell'area dei Caraibi, compreso passavo molto per Porto Rico, da lì visitavo le differenti isole che noi coprivamo per conto della CIA".

Proprio allora qualcosa cambiò nell'Agenzia, per fortuna di Félix.

Assume la carica di direttore della CIA George Bush, il suo ingaggiatore, il suo maestro, il suo amico, il suo capo all'epoca dell'invasione mercenaria di Girón e Bush padre nomina Theodore Shackley, suo antico capo in Vietnam ed in Air América, oltre ad avere diretto la stazione JM Wave a Miami, come nuovo Capo delle Operazioni Segrete in tutto il pianeta.

In un dettagliato studio della carriera di Rodríguez fatto dal redattore di Granma Internazionale e riconosciuto investigatore canadese Jean Guy Allard, intitolato "George e Félix, la storia di due vecchi amici", questi afferma: "Félix Rodríguez collaborò con Bush in questo periodo sviluppando missioni in Uruguay, Brasile, Costa Rica, Honduras, Guatemala ed El Salvador".

 

Nel 1976, il Direttore della CIA George Bush con una solenne cerimonia impose all'agente Félix Rodríguez Mendigutía la medaglia Stella dei servizi per il Valore, una delle più alte onorificenze dell'Agenzia.

Ma, all'improvviso, spiega Félix nella citata intervista, succede qualcosa di realmente inspiegabile: "nel 76 mi ritirarono per motivi di sicurezza perché mi avevano minacciato di morte e c'era una serie di situazioni riguardo a ciò".

Che curioso, la stessa storia di Posada, nello stesso anno lo "ritirano" giustificandolo con motivazioni per niente realmente convincenti, a Posada per "problemi tributari", a Félix per "minacce di morte" ed una "serie di situazioni".

Tuttavia, in quello stesso anno si produssero la maggiore quantità di atti terroristici contro Cuba, fuori dal territorio cubano, organizzati dal CORU.

 

Perché la CIA "filtra" l'informazione che avrebbe tagliato con personaggi come Felix e Posada? affinché non l'associassero con ciò che stava accadendo? E come la CIA sapeva ciò che stava accadendo?

Ma, nel 1976, Félix Rodríguez si era realmente ritirato delle attività terroristiche contro Cuba?

Vediamo un articolo del giugno 2005 del quotidiano di Miami, Il Nuovo Herald, dove può leggersi: "Alla domanda sulla responsabilità di Posada nella tragedia dell'aeroplano della Cubana di Aviazione, l'ex operativo della CIA Félix Rodríguez si limitò a rispondere: "Preferisco non parlare di questo per molte ragioni''.

Che cosa è ciò che sa se egli era ritirato dalla CIA? Perché non vuole parlare?

A queste domande tenteremo di dare una risposta nel un prossimo lavoro poiché oggi lo spazio c'obbliga a concentrarci sulla tenebrosa storia di Félix Rodríguez Mendigutía.

Così rimane più o meno nell'ombra fino a che riappare come uno dei protagonisti del sonoro scandalo di fornitura illegale alla contra nicaraguense conosciuto come Iran-contras.

Vediamo la sua versione pubblica, data nella citata intervista in Porto Rico nel 2005: "nell' 85 fui volontario e volavo con la forza aerea dell'El Salvador contro le guerriglie comuniste in El Salvador".

 

Non fu così semplice.

 

Un'altra versione la offre Celerino Castello III, un insignito agente della DEA (Agenzia Antidroga degli USA) che dichiarò, sotto giuramento e per iscritto, davanti al Comitato Scelto dei Servizi della Camera dei Rappresentanti che: "... per un Ordine Esecutivo ed una Decisione di Sicurezza Nazionale alla fine del 1981, il vicepresidente Bush fu messo come supervisore di tutte le operazioni di Intelligenza dell'amministrazione ..."

Bisognava appoggiare al massimo la contras nicaraguense che combatteva, in Nicaragua, per il governo USA contro i sandinisti  ma esisteva una proibizione congressuale, una legge che impediva di appoggiare questo movimento con fondi federali; al riguardo nella sua testimonianza Castello III spiegò:

"... George Bush, il suo assessore per la Sicurezza Nazionale, Donald Gregg (lo stesso del narcotraffico di eroina durante la guerra del Vietnam con la compagnia della CIA Air América) ed Oliver North, si rivolsero a certi governi stranieri e contribuenti privati per rimpiazzare i dollari del governo... alla fine del 1984 Donald Gregg riunì Oliver North e Félix Rodríguez che aveva lavorato già per più di un anno in America Centrale sotto gli ordine di Bush. Il 22 gennaio del 1985, si riunirono Bush, Gregg e Félix Rodríguez, due giorni dopo questa riunione Rodríguez andò in El Salvador e fece le sistemazioni per organizzare il suo centro di operazioni nella base aerea di Ilopango..."

 

Comincia questa illegale e supersegreta operazione di ricerca di denaro e fornitura alla contra. Il suo centro principale fu la base aerea di Ilopango in El Salvador, lì Félix Rodríguez che era uno dei capi principali portò, come già vedemmo, a lavorare con lui Luis Posada Carriles che tirò fuori da una prigione in Venezuela.

Ma lì in Ilopango, oltre all'illegalità dell'operazione in sé stessa, successe ancora qualcosa di più grave che analizzeremo la prossima settimana. Gli aeroplani che arrivavano carichi di armi e rifornimenti per la contra ritornavano negli USA strapieni di cocaina che si vendeva in territorio nordamericano e coi cui guadagni si finanziava parte dell'operazione.

 

Tanto l'allora vicepresidente Bush che il suo assessore per la sicurezza nazionale Donald Gregg hanno negato che conoscessero l'illegale operazione e che Posada Carriles stesse lavorando nella stessa.

Secondo un articolo di Gerardo Reyes edito da El Nuevo Herald nel giugno del 2005: "Durante un'intervista in Charleston, Carolina del Sud, Bush, ancora vicepresidente, descrisse Rodríguez come "un patriota '' e negò che la Vicepresidenza stesse dirigendo l'operazione illecita di rifornimento dei contras. "Dire che io dirigevo l'operazione [...] è assolutamente fuori luogo'' affermò Bush.

Ma nuovamente i fatti indicano un'altra direzione:

Nel già citato studio su Félix Rodríguez di Jean Guy Allard, questo conferma che: Nel dicembre del 1985 George Bush ricevette apertamente Félix Rodríguez alla Casa Bianca, con tanto di fotografie ufficiali e protocollo completo. Rodríguez partecipò alla celebrazione delle feste natalizie ed il vicepresidente lo presentò come "un vecchio amico" suo e di Donald Gregg.

Nella sua autobiografia, Rodríguez descrive così l'incontro alla Casa Bianca: "... potei mostrare a Bush alcune delle foto del mio album. L'onore di stare col Vicepresidente fu immenso. Col Sign.Bush è facile parlare ed egli era interessato alle mie storie".

 

E secondo nuove fonti differenti, tutte nordamericane, tra le quali menzioniamo: la citata testimonianza dell'ex insignito agente della DEA Celerino Castello III, la Relazione Kerry davanti al Comitato delle Relazioni Esterne del Senato ed i libri Il prezzo del potere, di Seymour Hersch e Fuori Controllo di Leslie Cokburn, si conosce che:

Alcuni giorni dopo nell'ufficio di Bush, Félix Rodríguez si riunì col colonello Sam Watson, rappresentante di Donald Gregg in El Salvador ed il colonnello Steele per discutere la strategia della lotta dei contras.

Nel maggio del 1986 Rodríguez si riunì con Bush, Gregg ed Oliver North a Washington.

In settembre visitò Bush e Gregg per lamentarsi della qualità delle armi mandate dal generale Richard Secord, Gregg ordinò che le armi dovevano comprarsele direttamente ad una delle fonti di Rodríguez.

Nell' ottobre di quello stesso anno, 1986, il generale Singlaub si lamentò che i "contatti giornalieri" di Félix Rodríguez con l'ufficio di Bush potevano mettere in pericolo il presidente Reagan ed il Partito Repubblicano.

Inoltre si conosce che Phyllis Byrne, segretaria dell'ufficio del vicepresidente Bush preparò il 16 aprile del 1986, come rivelò la scrittrice ed attivista Jane Franklin in un saggio edito nel 2005, un sollecito di routine affinché Bush ricevesse in una riunione Félix Rodríguez dove questo ultimo "avrebbe offerto un riassunto al Vicepresidente della situazione della guerra in El Salvador ed il rifornimento dei contras".

 

Poco tempo dopo, il 30 aprile del 1986, la segretaria Byrne consegnò a Bush un memorandum preparatorio per una riunione che il vicepresidente doveva avere il 1 maggio, che diceva testualmente: "Félix Rodríguez l'esperto in contrainsurrezione che é in visita proveniente da El Salvador le darà un panorama della situazione della guerra in El Salvador e del rifornimento dei contras".

Può qualcuno credere che né Bush padre, allora vicepresidente USA, né il suo Assessore alla Sicurezza Nazionale sapessero quello che stava succedendo in Ilopango, compreso il narcotraffico o la presenza di Posada Carriles.

 

Félix Rodríguez fu citato a testimoniare davanti al Congresso durante l'investigazione, ma sempre protesse, nella sua attestazione, George Bush. Pareva, avesse molto da nascondere.

In un'intervista, nel 2004, l'ex agente della DEA Celerino Castillo fece la seguente valutazione: "l'unica ragione per la quale Félix Rodríguez non fu arrestato è perché egli sapeva dove erano sepolti tutti i cadaveri dell'operazione Iran-contras. Egli è stato sempre un terrorista come Osama Bin Laden e tutti i terroristi che noi, in passato, abbiamo costruito".

Finita l'illegale operazione cosa succede al vecchio agente, si ritira? va in pensione? egli dice di sì, ma altri la vedono in maniera differente.

Secondo la rivista nordamericani Rolling Stone: "nel 1987 Félix Rodríguez andava ancora mensilmente alla sede della CIA per ricevere compiti e, di passaggio, servirsi del suo Cadillac azzurro a prova di pallottole".

Successivamente a questa data è stato denunciato dalle autorità cubane come partecipante a vari piani di attentato contro il Presidente cubano Fidel Castro.

 

Recentemente fu designato capo dell'organizzazione terroristica Brigata 2506 che raggruppa quello che rimane dei mercenari sconfitti di Girón, dove per certo, uno dei suoi ultimi atti fu ricevere nella sua sede e fare membro della Brigata l'attore e direttore Andy García che accettò "onorato."

Ma si pone una ricorrente domanda.

Gente come Posada e Rodríguez tagliarono, qualche volta, i loro vincoli con la CIA e la famiglia Bush?

Nel 2004 il Miami New Time riporta un Rodríguez autodescriventesi come un "eroe della CIA".

Allora, sarebbe solo per affinità che George Bush padre qualificò Félix Rodríguez come "un buon amico" e che gli inviò una cartolina di Natale alla fine di 1988?

La cosa significativa è che lo fece dopo la testimonianza di Rodríguez davanti al Congresso e già eletto Presidente degli USA, dove gli scrisse:

"Caro Félix: Grazie per la tua nota del 18 dicembre. Sì, la verità è potente. Tu hai detto fedelmente la verità e hai guadagnato molto rispetto nel processo. Buona Fortuna. Spero che il 1989 sia più tranquillo del 1988 e sia pieno di gran felicità per te. Con ammirazione e rispetto, George Bush".

E se i Bush tagliarono con Rodríguez, come si spiega ciò che rivelò, nel 2004, la pubblicazione Miami New Times: "l'attuale presidente Bush invia una cartolina di Natale, ogni anno, dalla Casa Bianca a Félix Rodríguez"?

Perché?

Di che cosa lo deve ringraziare, che cosa gli deve l'attuale Presidente degli USA a questo vecchio agente della CIA ed attuale capo dell'organizzazione Brigata 2506?

La prossima settimana qualcosa di questo vi mostreremo. Ma, con quello che si sa già, il mio consiglio solo può essere: amico, tiri lei le sue proprie conclusioni.