Mentre guidava il suo Chevrolet Chevelle azzurro verso l'Istituto di Studi
Politici di Washington, accompagnato da due dei suoi colleghi,
Orlando Letelier non aveva osservato
un'auto di colore grigio che lo seguiva dal suo domicilio. Dentro al veicolo
si trovavano Orlando Paz Romero e José Dionisio Suárez Esquivel, alias
Charco de Sangre, due sicari del
CORU.
Una potente bomba di C-4 si trovava fissata, dalla notte anteriore, sotto il
veicolo dell'ex cancelliere cileno.
Quando l'auto raggiunse la rotonda Sheridan dell'Embassy Row, una delle zone
più esclusive della Washington diplomatica, Paz azionò il comando a distanza
del mortifero artefatto.
L'esplosione fu devastante. Letelier, con le due gambe staccate dal corpo —
uno dei suoi piedi fu proiettato in un terreno vicino — agonizzava, mantenuto
al suo sedile dalla cintura di sicurezza.
Ronni Moffit, la sua collaboratrice, riuscì a trascinarsi fuori dal veicolo ma
un pezzo metallico aveva sezionato, fatalmente, la giugulare.
Michael, suo marito, ferito nel sedile posteriore, stordito dalla
deflagrazione, strisciò anch'egli fuori dall'auto mezza distrutta: allora
sentì che Letelier balbettava parole incomprensibili e dopo rimaneva
inerte.
Frammenti di metallo e vetro dell'auto furono trovati a varie decine di metri.
Il crimine fu descritto come il più selvaggio della storia della diplomazia
negli Stati Uniti. Letelier era un personaggio rispettato, con
un'impressionante carriera: aveva occupato vari posti nel governo cileno di
Salvador Allende ed era, al momento del golpe fascista, il superiore immediato
di Augusto Pinochet. Si trovava negli USA dove emergeva come la figura più
prominente dell'opposizione alla dittatura assassina.
UN COMPLOTTO DELLA CIA,
Il SUO CORU E LA DINA
FASCISTA
Anni più tardi, si conobbe con chiarezza come l'attentato fu ispirato dalla
CIA e concepito dalla polizia segreta di Pinochet, "in coordinazione con
terroristi cubano americani falsamente autonomi", formati ed orientati dai
servizi di intelligence nordamericani.
Cinque organizzazioni controrivoluzionarie si trovavano allora riunite nella
Coordinazione di Organizzazioni Rivoluzionarie Unite
(CORU) creata, alla fine dell'anteriore maggio, in Bonao, Repubblica
Dominicana, da Orlando Bosch, sotto indicazione della CIA allora diretta da
Bush padre.
Il passato 12 maggio, l'ex capo della Direzione di Intelligence
Nazionale del Cile (DINA), il Generale in pensione Manuel Contreras, rivelò
dalla prigione dove é detenuto, in una nuova relazione, che il vicedirettore
della CIA, il Generale Vernon Walters, aveva comunicato ad Augusto Pinochet,
personalmente, che Orlando Letelier "secondo i suoi servizi" lavorava col KGB
e costituiva "un pericolo".
Propria nella riunione di Bonao si discusse il piano di assassinio di Letelier.
Walters e proprio Pinochet, quattro mesi dopo, nuovamente affrontavano
il tema
Secondo Contreras, quest'ultimo ordinò, personalmente, al doppio agente
Michael Townley, un nordamericano posto dalla CIA nella DINA, che viaggiasse
negli Stati Uniti, nel settembre 1976, per eseguire il piano di assassinio con
il CORU.
Lo afferma Contreras! E sì sa del tema.
Nel 1997, l'ex capo della DINA aveva già spiegato come, nell'agosto
1975, Walters avesse insistito affinché visitasse il DISIP a Caracas
spiegandogli che "il direttore ed i sette più alti funzionari erano cubani ed
appartenevano alla CIA".
Per questo motivo, nell' ottobre 1976, dopo l'esplosione
dell'aeroplano di Cubana, quando a Caracas si perquisirono gli uffici
dell'Agenzia di Investigazioni Industriali e Commerciali, facciata da cui
allora operava Posada, per conto della CIA, apparvero mappe di Washington col
percorso di Letelier.
In quello stesso settembre, Michael Townley contattava, in Union City, New
Jersey, Orlando Paz che organizzava un incontro, il 10, con
Guillermo Novo Sampol, allora capo del Movimento
Nazionalista Cubano, appartenente al CORU, Dionisio Suárez ed un altro
complice, Alvin Ross. Tutti questi cubano americani avevano viaggiato, nel
1974, in Cile con Orlando Bosch che negoziava un'alleanza con la DINA.
Su insistenza di Paz e Suárez, proprio Townley fabbricherà la bomba, col
detonatore e gli esplosivi procurati da Novo, e l'installerà sotto l'auto di
Letelier all'entrata della sua residenza.
Documenti declassificati dell' FBI raccontano come Bosch e Posada si vantarono
pubblicamente, a Caracas, del 'successo' del complotto ed annunciarono, con
alcuni giorni di anticipo, la fatale esplosione dell'aeroplano di Cubana che
sarebbe avvenuto il 6 ottobre.
LA STESSA GIUSTIZIA CHE
SOGNA LIBERARE POSADA
Due anni dopo il crimine, Townley fu estradato, su richiesta dell' FBI, negli
USA — un trucco della CIA per recuperare e proteggere il suo agente — ed
accedeva al programma di protezione dei testimoni. Dopo un soggiorno simbolico
dietro le sbarre, vive ora negli USA, libero ed intoccabile.
Novo e Ross furono, nel frattanto, arrestati. Inizialmente condannati all'
ergastolo, ricorsero la sentenza e nel giugno 1981— con uno di quei miracoli
giudiziali dei quali la CIA ha il segreto — la Corte di Appello del Distretto
Columbia annullò la sentenza. Unicamente Novo ebbe una pena minore a quattro
anni e mezzo ma beneficiando di una detenzione anteriore, fu liberato dalla
prigione di Danbury, Connecticut, il 17 dicembre 1981, pronto per
intraprendere nuove cospirazioni assassine.
Paz e Suárez, creandosi un'altra identità con la complicità della mafia
miamense per la quale continuavano ad eseguire 'contratti' riuscirono a
sparire per quindici anni fino a che, al punto di essere oggetto del popolare
programma televisivo America's most wanted (I più ricercati in Nordamerica),
finalmente si arrivò alla loro cattura.
Paz, come oggi fanno
Santiago Álvarez ed Osvaldo
Mitat, negoziò la sua situazione con la Procura e — un altro miracolo —
ricevette una sentenza di 12 anni di prigione per essere liberato dopo...
sette.
Charco de Sangre
Suárez fu arrestato in
maniera simile, nel 1991, e negoziò... otto anni di prigione.
Tuttavia non avendo, allora, la cittadinanza nordamericana, entrambi gli
uomini dovettero aspettare la loro fortuna nel centro di detenzione migratorio
di Bradenton.
Più miracoli. Nel giugno 2001, la Corte Suprema decretò che non poteva
detenersi, a tempo indeterminato, un immigrato. Fu allora che la Fondazione
Nazionale Cubano Americana — quella stessa organizzazione terroristica che
appoggiò sempre Luis Posada Carriles e che ora
José Antonio Llama
accusa di averlo
truffato in un acquisto di armi — mise il personale giuridico ed i suoi
contatti privilegiati nella Casa Bianca per tirare fuori, rapidamente, i due
terroristi dalla gabbia, ciò che avvenne il 15 agosto 2001 — meno di un mese
prima del 9-11!
Nonostante essere incarcerato in territorio nordamericano, da un anno e mezzo,
mai Luis Posada Carriles dovette rispondere alle domande dell' FBI relative a
questo crimine terroristico e su molti altri.
Ci sarà davvero una guerra contro il terrorismo nel regno del clan Bush?