Cuba ha denunciato le aggressioni radio elettroniche degli USA
 

26/4/2006 - (PL) -


Cuba ha accusato gli Stati Uniti d’incrementare i finanziamenti per la sua campagna di propaganda radio e televisiva per fomentare crisi artificiali che permettano loro d’effettuare un intervento militare contro l’Isola.

 

L’ambasciatore Rodrigo Malmierca è intervenuto nella giornata del 25 aprile nel Comitato d’Informazione dell’Assemblea Generale della ONU ed ha denunciato che Washington sta sferrando una guerra radiofonica e televisiva per cercare di distruggere la Rivoluzione cubana.

 

Nell’anno fiscale 2006, il governo della Casa Bianca ha destinato 37 milioni di dollari alle trasmissioni di propaganda anticubana, da effettuare con le mal chiamate Radio e TV Martí, cioè 10 milioni più degli anni precedenti, ha segnalato Malmierca.

 

Il diplomatico cubano ha detto al Comitato della ONU che dal territorio degli USA si dirigono settimanalmente verso Cuba 2107 ore di trasmissioni Radio e TV su 24 frequenze differenti di onde medie, corte, FM e TV.

 

L’ambasciatore ha segnalato che queste trasmissioni costituiscono una flagrante violazione del regolamento i stabilito dalla Giunta Internazionale del Registro delle Frequenze dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni.

 

Queste trasmissioni illegali cercano con false dichiarazioni, notizie manipolate e propaganda dolosa, di promuovere uno scontento nella popolazione cubana e verso la Rivoluzione, di danneggiare l’ordine interno e promuovere l’emigrazione illegale.

 

Insomma cercano di fomentare una crisi artificiale che serva da pretesto per un eventuale intervento militare contro l’Isola, ha denunciato Malmierca, che ha dettagliato che delle 18 emittenti che trasmettono programmi sovversivi contro la Rivoluzione, 12 dirigono i segnali direttamente contro l’Isola.

 

Tre emittenti: la Voz de las Américas e le mal chiamate Radio e TV Martí sono di proprietà del Governo degli Stati Uniti, ha ricordato ed ha aggiunto che in questo impegno Washington ha rafforzato le potenze di trasmissione, migliorato le sue antenne, invaso le bande di trasmissione, comprato aerostati e da due anni usa un aereo C-130 come piattaforma per rinviare i segnali della chiamata TV Martí.