Bush, Posada e Calzón,

 

fratelli di sangue e d'impunità

 

 

29 aprile 2007 - G.R.Cruz* www.prensalatina.it

 

 

Oltre a tutte le manovre giudiziarie, cambiamenti di avvocati, interventi di giudici e corti di distretto per dimostrare un attaccamento alla giustizia che non esiste in realtà, Posada Carriles è rimasto in libertà, come aveva denunciato Fidel il 10 aprile.

La Casa Bianca potrebbe averlo impedito rispondendo al sollecito di estradizione presentato dal Venezuela due anni fa e al quale non ha dato fino ad ora una sola risposta. D’accordo al Patriotic Act, strumento che si usa solo per ritagliare le libertà civili negli USA, ha l'obbligo di giudicarlo nel suo proprio suolo per il carattere terrorista del Bin Laden dell'America Latina.

Il Dipartimento di Immigrazione dell'USA (ICE) avrebbe potuto fermare la libertà su cauzione del criminale Posada Carriles, se l'avesse dichiarato un pericolo per la comunità. Ma né Bush né i suoi organi giudiziari di governo hanno mai avuto la più minima intenzione di seguire “a trattenerlo” in una prigione di lusso, colui che fu il figlio prodigo di suo padre, l'ex direttore della CIA, George Bush.

La libertà di Posada è l'assegno in bianco che hanno dovuto firmare più di un presidente nordamericano per pagare il silenzio di questo terrorista che l'anno scorso ha ricordato loro a El Paso che “è sempre stato un soldato fedele agli USA nella sua lotta contro il comunismo” e che “preferiva evitare dichiarazioni per non compromettere gli interessi degli Stati Uniti.”

Non è rimasta mai come adesso allo scoperto la bugia chiara e svergognata sulla supposta guerra contro il terrorismo. La libertà di Posada non solo è un oltraggio al popolo cubano se non specialmente per il popolo nordamericano, i cui figli muoiono giorno dopo giorno a migliaia di km dalle loro case nella guerra di occupazione e rapina fatta contro il popolo dell'Iraq.

Tra i firmatari della dichiarazione pubblica affinché Posada sia giudicato per i suoi crimini o estradato in Venezuela, si trovano personalità rilevanti degli USA, Europa, Asia, Africa, tutta l'America Latina ed i Caraibi. Vari presidenti latinoamericani si sono pronunciati in questi giorni esigendo il carcere per Posada e libertà ai Cinque antiterroristi cubani incarcerati negli USA.

Perfino un'inchiesta nel Nuevo Herald afferma che il 60% degli elettori vuole Posada in carcere. Ma Bush e le agenzie federali del governo lo vogliono libero. Per questo motivo non hanno presentato una sola prova durante il giudizio, una sola testimonianza che l'implichi, hanno accettato solo la dichiarazione di Chafardet, socio ed ex avvocato di Posada in Venezuela, a cui hanno appena sequestrato alcuni documenti ed
esplosivi nella sua casa di Caracas. È il patto di sangue firmato tra criminali dello stesso modello.

Nel momento in cui sto scrivendo questa cronaca, Posada è stato messo in libertà e sta viaggiando verso Miami. Dicono che deve alloggiarsi nella casa di sua moglie, la mafia terroristica prepara sicuramente già i festeggiamenti per ricevere “il suo eroe”. In teoria dovrà aspettare pazientemente a che arrivi l’11 di maggio per presentarsi nuovamente davanti alle autorità di El Paso.

Bisognerebbe essere sommamente ingenui per non notare che lo show montato obbedisce alla strategia di lasciare impunito Posada Carriles, in questo impegno stanno rischiando la vita più che un membro della mafia terrorista di Miami e stanno analizzando già i possibili paesi dove lo nasconderanno.

L’America Latina o i Caraibi non sarebbero un posto appropriato. Nuovi venti percorrono i nostri paesi e l'allerta è già in piedi. Mentre cercano di distrarci con i va e vieni del giudizio, analizzano le distinte possibilità di fare scomparire Posada in Europa. Distinte fonti assicurano che l'agente della CIA Frank Calzón, che su richiesta di Ronald Reagan ha creato nel 1981 la
Fondazione Nazionale Cubano Americana e l’ha diretta insieme a Mas Canosa fino a che si separarono a metà degli anni 80, è colui che si sta incaricando dei piccoli dettagli della fuga. (1)

Frank CalzónCalzon, che lavora per la CIA dalla sua epoca di studente, famoso per la sua abilità nel riciclaggio e maneggio di enormi somme di denaro e la manipolazione dell'informazione, che normalmente dà conferenze come “esperto su temi cubani” e si sente molto vicino alla chiesa cattolica, ex membro delle organizzazioni terroriste
Alfha 66, Abdala, Of Human Rights e che dirige attualmente il Center for a Free Cuba, ha avuto “la geniale idea” di portare la questione all'attenzione delle autorità di Praga per ottenere l'asilo politico di Posada nella Repubblica Ceca, paese che già da anni sta facendo tanti sforzi per distruggere la Rivoluzione Cubana. (2)

Possibilmente lo trasporteranno in un volo segreto della CIA, quelli che sogliono realizzare in orario notturno. Questa volta non sarà per torturare o fermare illegalmente presunti terroristi, sarà per dare totale libertà ad uno dei genitori del terrorismo internazionale.

Mentre Nelsy Castro, esiliato anticastrista con antecedenti terroristi e relazioni con Posada Carriles negozia direttamente con i diplomatici cechi le condizioni per ricevere Posada, in
Germania si organizza una nuova Conferenza per portare la “libertà” ai cubani. L'appuntamento sarà il 25 ed il 26 aprile.


iriondo  silv(C)iaTra i conferenzieri che diranno sempre la stessa cosa e continueranno a sollecitare fondi alla
NED e all'USAID per “una democratica opposizione e la transizione” si troveranno Vaclav Havel, Frank Calzon e gli agenti della CIA Silvia Iriondo ed Orlando Gutierrez, tra gli altri.

 

Un'occasione perfetta affinché Frank parli a “viso aperto” col suo amico Havel e gli riscuota i favori di anni anteriori dove per arte di Frank e dei suoi amici della CIA, passò dall’essere uno scrittore e musicista fallito ad una rilevante figura dell’opposizione alle idee socialiste e motore della riconversione capitalista.

Nell'appuntamento alla fine di aprile nella capitale tedesca organizzata dalla Fondazione Konrad Adenauer, un altro embrione della guerra fredda, si parlerà giustamente di questo, dell'obiettivo che ha il governo più poderoso della terra ed i suoi satelliti europei: che questo faro di speranza che significa la Rivoluzione Cubana per milioni di persone nel mondo, passi ad essere il suo patio posteriore.
(3)

Accorreranno anche Carlos Alberto Montañer, Violeta Chamorro ex presidentessa del Nicaragua, Eduardo Frei e Patricio Alwin, ex presidente del Cile, Julio Borges del golpista COPEI del Venezuela, Fernando Costello di Reporter Senza Frontiere ed altri “democratici” sullo stile. Insieme a loro si uniranno gli sforzi libertari dei rappresentanti della Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Estonia e Lituania.

In un articolo anteriore mi riferivo alla necessità che il popolo nordamericano prendesse coscienza del pericolo che significa la libertà di Posada Carriles. Oggi è urgente e necessario che lo sappia anche l'Europa, per la memoria di
Fabio di Celmo, giovane italiano assassinato da una delle bombe di Posada, per la memoria di José Couso, cameraman spagnolo morto in Iraq, per la memoria di tutti i nostri e per il pericolo che rappresenta Posada per gli stessi europei.

A dispetto di questa dimostrazione di impunità, che ci riempie di indignazione, la memoria collettiva dei popoli li perseguirà dove voglia che si nascondano, Posada ed i suoi sicari. Come si è fatto per i nazisti, li andremo a cercare.
 

Note:

 

1 - Frank Calzón, normalmente è presentato anche come esperto dei diritti umani. Fu il protagonista nell' aprile 2004 di un ridicolo spettacolo a Ginevra quando aggredì delle funzionarie cubane presenti all'ONU. Cercò di sequestrare materiale di informazione sulla realtà di Cuba collocato in un luogo pubblico alle Nazioni Unite e “il suo maggiore risultato” fu tentare di distruggere un poster con la foto della piccola Ivette González, figlia di uno dei Cinque eroi cubani incarcerati negli USA. Cubadebate, 20 aprile 2004, Nota di Protesta della Missione Permanente di Cuba nell'ONU. Nota Nº 228

2 - Abdala portò a termine attentati terroristi contro interessi cubani all’estero, privilegiando tra i suoi obiettivi i paesi che commercializzavano con Cuba: Canada, Francia e Spagna.

Hernando Calvo Ospina: Ribellione, aprile 2007

3 - La Fondazione Konrad Adenauer nacque nel 1956 come strumento della guerra fredda, sotto l'impulso della CIA, e finanziata dal governo della Germania Federale. Secondo l'ex ufficiale della CIA, Philip Agee, “per mezzo di lei, e per molti anni, la CIA canalizzò fondi verso istituzioni accademiche ed intellettuali. Dagli anni ottanta, insieme alla Fondazione Friedrich Ebert - legata ai socialdemocratici - ebbero programmi attivi in circa sessanta paesi, ed operavano quasi in segreto totale.
Hernando Calvo Ospina: La Fondazione Konrad Adenauer: Un'altra Conferenza per la fine di Cuba. Ribellione, aprile 2007
 

 


* L’autrice è corrispondente a L’Avana di Resumen Latinoamericano ed é coordinatrice del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque - traduzione Ida Garberi