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I complici
Inutile insistenza |
16 maggio 2010 - L.Lechuga www.cubadebate.cu
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Non é un caso il fatto che gli stessi figuri, venduti a Washington, che, nei giorni scorsi, hanno promosso un ridicolo manifesto anti-cubano col pretesto di una presunta violazione del governo dell'Avana dei diritti umani dei suoi cittadini, siano quelli che sostennero il fascista José María Aznar, prima ancora che assumesse, nel 1996, la presidenza del governo spagnolo nel suoi sforzi volti per promuovere - ciò che alla fine ottenne - la cosiddetta "posizione comune su Cuba" nell'Unione europea.
Non è un caso che giustamente escano ora per unirsi alla gigantesca campagna mediatica contro Cuba, quando, questo martedì, si effettuerà il vertice dell'UE-America latina e Caraibi, dove tra altri temi da trattare, questa banda (comparsa) teme che, in detto incontro, si possa rompere quell'atteggiamento negativo verso l'isola che ha le sue origini nella politica contro Cuba progettato da Aznar su richiesta del Dipartimento di Stato USA che, in quel momento, era sotto l'egida di George Bush mentre il Partito Popolare rimase al potere dal 1996 sino al 2003.
I "personaggi" dietro a tutto questo inutile impegno di distruggere la Rivoluzione cubana non si danno per vinti, nonostante che tutti le loro illusioni si siano convertite e continueranno a convertirsi in delusioni.
Il tentativo di discreditare Cuba, in questa occasione, è promosso dallo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, nemico furioso di L'Avana che ha fallito nei suoi tentativi di arrivare alla presidenza suo paese. Un altro dei promotori è il famigerato ed il tristemente celebre servitore dell'imperialismo e agente della CIA, Carlos Alberto Montaner. Naturalmente non si deve essere molto perspicaci (sospettosi) per indovinare che in questa congrega sono coinvolti anche Aznar, la sua FAES - Fondazione per l'Analisi e gli Studi Sociali - e, in generale, la mafia terrorista di Miami.
La collusione tra questi delinquenti politici risale al 1995 quando fu la stessa FAES - che ora sostiene Vargas Llosa e i suoi contigui - che pubblicò il libro di Montaner contro l'isola, intitolato "Cuba oggi". A quel lancio c'erano, naturalmente, Aznar e Vargas Llosa. Fu lì che il candidato del Partito Popolare annunciò che se il suo partito fosse giunto al governo avrebbe preso le distanze da qualsiasi progetto che aiutasse il regime cubano a mantenersi ed avrebbe sostenuto, con la maggiore enfasi, tutti quelli che aiutassero a "promuovere il rispetto dei diritti umani e le libertà a Cuba".
Quanta poca vergogna tiene la caricatura di Hitler, che fu capace, tra molti altre azioni criminali, di allearsi con Bush nell'attaccare l'Iraq, e mentire al popolo spagnolo sui responsabili dell'attentato terroristico che costò la vita a quasi duecento spagnoli tre giorni prima delle elezioni generali dell' 11 marzo 2004 attribuendo la colpa all'ETA, quando in realtà l'autore era al-Qaeda. Quando fu scoperto il trucco di Aznar, il PP si vide superato, nelle urne, dal PSOE poiché molti cittadini cambiarono il loro voto.
Dal nero foglio dei
"servizi" di questo "signorino insolente", come lo chiamò
Fidel, basti dire che gli elementi più reazionari di Miami
hanno sostenuto finanziariamente la sua campagna elettorale
in Spagna.
Questi elementi temono che
in questa riunione si faccia l'accordo che propone il
governo di Madrid di
Non imparano che qualunque
sia la decisione che si prenda in questa o in qualsiasi
altro conclave in merito a Cuba, non potranno deviare il
cammino della Rivoluzione che farà sempre ciò che più
conviene al suo popolo.
Tutti gli sforzi della
congrega anticubana saranno ancora una volta inutili. Fidel
disse, in un'occasione, che l'Europa non ha nulla da
perdonare Cuba.
Questi vertici tra America
Latina, Caraibi e l'Unione Europea sono iniziati a Rio
de Janeiro, in Brasile nel 1999, e si realizzano ogni tre
anni in diversi paesi dell'America latina e del Vecchio
Continente.
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Il complice
Il guerrafondaio Aznar ed i suoi clonicubani annessionisti a Madrid |
12 maggio 2010 - P.Montesinos www.cubadebate.cu
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Il guerrafondaio ex primo ministro spagnolo, Jose Maria Aznar, prepara a Madrid con i suoi cloni cubani annessionisti un presunto omaggio ai controrivoluzionari che, finanziati dagli USA, pretendono sovvertire l'ordine nell'isola caraibica e che si fanno chiamare "dissidenti".
Stando alle informazioni rilasciate a Madrid, la nuova provocazione anticubana sarà organizzata dall'ex leader del partito di estrema destra, Partito Popolare (PP), e dalla conservatrice Fondazione per l’Analisi e gli Studi Sociali (FAES), che egli presiede, in occasione del Vertice Unione Europa - America Latina che si celebrerà nella capitale spagnola nelle prossime settimane.
Per l'ennesima volta Aznar e un gruppo di noti, ma molto usurati controrivoluzionari della sua stessa stirpe, pretendono aggredire la più grande delle Antille, come parte del loro malato e fallito incubo di distruggere la Rivoluzione cubana.
L'ex capo del governo spagnolo, evidentemente, continua cercando, col suo odio viscerale verso Cuba, il protagonismo che non mai ha ottenuto come politico durante i suoi due mandati (1996-2004), durante i quali si è messo in luce solo per il suo coinvolgimento diretto nella guerra e, sanguinosa occupazione, imposta dagli Stati Uniti e dai suoi alleati all’Iraq.
Ancora di più, anche vari degli auto-proclamati "oppositori" in Cuba e noti controrivoluzionari presenti a Madrid non vogliono essere mescolati con Aznar, a colui che il popolo spagnolo ha unanimemente condannato e, successivamente, sconfitto alle urne per la sua attiva partecipazione all’ aggressione contro l'Iraq e la sua sottomissione, senza scrupoli, al regime dell'ex nordamericano dell’ex presidente George W. Bush.
Ma come è più che noto, gli annessionisti e i mercenari il diavolo li crea e la moneta li unisce e quando si tratta di attaccare Cuba le loro tasche si eccitano ancor più, tenendo conto che dietro c'è molto denaro proveniente dagli Stati Uniti e da alcuni dei suoi alleati.
Il nuovo piano di Aznar e dei suoi cloni forma anche parte della più recente campagna contro Cuba scatenata in Spagna e in diversi paesi del Vecchio Continente il cui scopo è quello di evitare, a tutti i costi, che l'Unione europea (UE) elimini la cosiddetta Posizione Comune che ha imposto alla nazione caraibica, a partire dal 1996, e che ha adottato su istruzione di Washington e l’esecuzione obbediente di Aznar.
Durante l'attuale presidenza semestrale spagnola della UE, le autorità di quel paese hanno insistito sulla necessità di cambiare questa Posizione Comune, atteggiamento che è stato oggetto di continui attacchi della destra rappresentato dall'oppositore PP, che ancora utilizza Cuba come arma di politica interna.
Aznar lo ha sempre fatto e ha sempre fallito benché alla sua superbia anticubana mai ci sarà rimedio.
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Complice: per farsi decorare da Bush
Aznar spese due milioni di $ con
la mafia cubano-americana |
8 febbraio 2010 - JEAN-GUY ALLARD www.granma.cubaweb
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L'ex presidente spagnolo, José María Aznar, ora sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti, per farsi decorare da George W. Bush ha consumato due milioni di dollari con una società di lobbying di Washington che rappresenta la Bacardi, dove si muovono membri della mafia cubano americana e alla quale si é aggiunto, qualche mese fa, l'ex senatore Melquiades "Mel" Martínez, padrino del Cuban Liberty Council di Miami.
A Madrid, la Corte dei conti ha appena rivelato che ha aperto
un'inchiesta per stabilire come Aznar ha utilizzato denaro pubblico per
promuovere se stesso negli Stati Uniti e cercare di conseguire la Medaglia
d'Oro del Congresso, che probabilmente, gli sarebbe stata consegnata
dall'allora presidente Bush.
Il contratto firmato dal governo Aznar si fece sotto il
pretesto di "assistere il governo di Spagna nella promozione di rapporti più
stretti con gli Stati Uniti". Il contratto prevedeva un importo di due
milioni di dollari tramite versamenti mensili di 100000$ per 20 mesi. Il
versamento iniziale era 700000$. |
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