Yoani Sánchez premiata con 36000€:

difesa dei diritti umani?

 

9/10/11 da www.cubainformación.cu   http://razonesdecuba.cubadebate.cu

 

 

Il 10 dicembre 2010, la Fondazione Jaime Brunet, con sede presso l'Università Pubblica di Navarra (UPNA) ha assegnato il premio per i diritti umani alla cubana Yoani Sanchez.

Questo premio è stato, alla fine, consegnato lo scorso 6 ottobre presso la sede della Stampa di Madrid e lo ha ricevuto in nome della presunta giornalista l'editore del gruppo Anaya, Eugenio Tuya, ciò che rivela le spesso inconfessabili connessioni di certe corporazioni mediatiche spagnole con i cosiddetti "dissidenti".
 

Il merito della premiazione di questa donna è di proclamare attraverso il suo blog "www.desdecuba.com", la "inesistente libertà di espressione" che soffrono gli abitanti dell'isola. Una "inesistente libertà di espressione", che però permette a questa residente a l'Havana di mostrarsi come oppositore del governo cubano e lanciare il suo messaggio altamente destabilizzante.
 

In questo blog dipinge in modo dantesco una realtà cubana del tutto apocalittico, ignorando o sminuendo i progressi che in campo sociale sono stati raggiunti dall'isola dal trionfo della rivoluzione e che l'hanno portata a raggiungere tassi di sviluppo sanitario e culturale propri di un paese del cosiddetto  "primo mondo" arrivando a sradicare l'analfabetismo, il tutto nonostante il blocco economico a cui é sottoposta da parte degli Stati Uniti.
 

Prodotto del premio Ortega y Gasset che il gruppo Prisa le ha assegnato nel 2008, nel solco del lavoro di demonizzazione di questo gruppo contro qualsiasi movimento che contrasti con gli interessi del grande capitale, questa donna ed il suo blog sono diventati un'icona della controrivoluzione. Tuttavia, tutta questa serie di diffamazioni che sono state così ben accolte dai media mainstream, non lo sono state da parte del popolo cubano. Ed alla fine del racconto, il lupo termina per essere scoperto ...
 

Questa donna è l'unica blogger che ha diritti d'autore (il copyright) sul suo blog, cosa proibita dalle leggi del blocco. Inoltre il suo blog, che è ospitato in Germania da una società che fa lo stesso con altri siti di estrema destra, è tradotto in 18 lingue, più di qualsiasi altro sito in rete (per darvi un'idea, il sito web delle Nazioni Unite è disponibile in 6 lingue) e dispone di una larghezza di banda 60 volte superiore a quella che ha Cuba. Cifra curiosa per una "semplice" blogger  e che porta a fare molte domande.
 

Ma il più grande disprezzo verso la società cubana lo rende manifesto  accentando le sanzioni economiche, a cui è soggetta l'isola, come "semplici restrizioni  economiche", che secondo lei non hanno conseguenze drammatiche per la popolazione cubana. Così, questa voce dell'imperialismo, sembra non sostenere ciò che 187 paesi del mondo, da 18 anni, stanno esigendo e cioè la revoca dell'assedio USA contro Cuba.

Pertanto, vogliamo mostrare  la nostra più profonda contrarietà che premi, che dovrebbero spettare a quelle persone ed istituzioni che davvero lottano per costruire una società migliore e più giusta, siano utilizzati per contribuire al deterioramento dell' immagine esterna di Cuba, un paese che si dedica alla difesa dei diritti fondamentali delle persone come si evidenzia, senza andare oltre, dal fatto che attualmente offre, attraverso la
Brigata Medica Cubana, copertura sanitaria al 40% dei pazienti colpiti dall'epidemia di colera che Haiti soffre.