FARC-EP e il Governo colombiano

all’appuntamento preparatorio

 

 

6.11.12 - Odalys Troya www.granma.cu

 

 

Manuel Santos ringrazia l’appoggio di Cuba alla pace in Colombia

 

15.11 - Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ha ringraziato Cuba per l’appoggio che offre, con la Norvegia, come paese garante del processo di pace con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - Esercito del Popolo (FARC-EP), riporta AFP.

“Voglio ringraziare Cuba per essere l’anfitrione, perchè ci ha aiutato molto in questo processo. La forma in cui Cuba ha collaborato, merita il nostro riconoscimento e la nostra gratitudine”, ha dichiarato Santos, che sta svolgendo una visita ufficiale in Portogallo.

L’Avana sarà la sede permanente dei dialoghi tra il Governo colombiano e le FARC- EP per dare fine al conflitto e per la costruzione di una pace stabile e duratura in questo paese sudamericano.

Rappresentanti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - Esercito del Popolo (FARC-EP) e del Governo colombiano, si riuniranno oggi, a L’Avana con il fine di preparare formalmente il dialogo di pace.

 

Le FARC-EP hanno confermato a Prensa Latina che l’incontro che si doveva svolgere ieri lunedì 5, secondo gli accordi presi il 18 ottobre a Oslo, è stato ritardato a oggi martedì 6.

 

Le due parti hanno deciso nella nazione europea di realizzare un incontro preparatorio il 5 novembre, dopo il dialogo formale che inizierà il 15 novembre a L’Avana.

 

Le FARC-EP hanno ratificato, venerdì 2 novembre, il loro impegno con il compimento dell’ agenda per questo dialogo, con il quale si cerca un cambio per la Colombia alla cui base, in accordo con le FARC, è lo sradicamento delle cause che hanno originato il conflitto armato.

 

L’agenda definita dopo sei mesi di riunione esplorativa, presenta cinque punti accordati tra le due parti.

 

Il primo si riferisce al maggior accesso alla terra e alla distribuzione più equa della prosperità.

 

Il secondo alla garanzia per l’esercizio dell’opposizione politica e alla partecipazione cittadina.

 

Il terzo alla fine del conflitto armato, che include l’abbandono delle armi e l’integrazione della guerriglia alla vita civile.

 

La lotta contro il narcotraffico è il quarto punto, e il quinto riguarda i diritti delle vittime ed implica un chiarimento su quanto è accaduto in 50 anni di conflitto armato.

 

Le FARCP-EP insistono sul fatto che tutti i colombiani devono essere parte di questo nuovo sforzo per ottenere la pace nel paese.

 

Cuba, sede permanente del dialogo, e la Norvegia, sono garanti del processo, mentre Cile e Venezuela sono accompagnanti.

 

Accordo Generale, per porre fine al conflitto

e costruire una pace stabile e duratura

 

 

6 settembre 2012 - www.granma.cu

 

 

I delegati del Governo della Repubblica della Colombia (Governo Nazionale) e delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP):

 

come risultato dell’Incontro Esplorativo che ha avuto luogo all’Avana, Cuba, tra il 23 febbraio e il 26 agosto 2012, e che ha contato sulla partecipazione del Governo della Repubblica di Cuba e del Governo della Norvegia come garanti, e con l’appoggio del Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela come facilitatore logistico ed accompagnante; con la decisione mutua di porre fine al conflitto come condizione essenziale alla costruzione di una pace stabile e duratura, ascoltando il clamore della popolazione per la pace e riconoscendo che:

 

- la costruzione della pace compete alla società nel suo insieme e richiede la partecipazione di tutti, senza distinzioni, comprese altre organizzazioni guerrigliere che invitiamo a unirsi a questo proposito.

 

- Il rispetto dei diritti umani in tutto il territorio nazionale è un fine dello Stato che deve essere promosso.

 

- Lo sviluppo economico con giustizia sociale ed in armonia con l’ambiente è garanzia di pace e progresso.

 

- Lo sviluppo sociale con equità e benessere, con l’inclusione delle grandi maggioranze, permette di crescere come paese.

 

- Una Colombia in pace giocherà un ruolo attivo e sovrano per la pace e lo sviluppo regionale e mondiale.

 

- E’ importante ampliare la democrazia come condizione per avere solide basi per la pace.

 

 Con la disponibilità totale del Governo Nazionale e delle FARC-EP di giungere ad un accordo, e l’invito rivolto a tutta la società colombiana, così come agli organismi d’integrazione regionale ed alla comunità internazionale, ad accompagnare questo processo; abbiamo concordato di:

 

I. Iniziare conversazioni dirette ed ininterrotte sui punti dell’Agenda pattuita, allo scopo di raggiungere un Accordo Finale di conclusione del conflitto, che contribuisca alla costruzione di una pace stabile e duratura.

 

II. Stabilire un Tavolo di Dialoghi il cui lancio si farà pubblicamente ad Oslo, Norvegia, entro i primi 15 giorni di ottobre 2012, e la cui sede principale sarà l’Avana, Cuba. Il Tavolo potrà riunirsi anche in altri paesi.

 

III. Garantire l’efficacia del processo e concludere i lavori sui punti dell’Agenda in modo spedito e nel minor tempo possibile, in modo da soddisfare le aspettative della società circa un pronto accordo. Ad ogni modo, la durata sarà soggetta a bilanci periodici dei passi in avanti fatti.

 

IV. Sviluppare le conversazioni con l’appoggio dei governi di Cuba e Norvegia come garanti, e dei governi di Venezuela e Cile come accompagnatori. A seconda delle esigenze del processo, di comune accordo potranno essere invitati altri paesi.

 

V. La seguente agenda:

 

1. Politica di sviluppo agrario integrale

Lo sviluppo agrario integrale è determinante per dare impulso all’integrazione delle regioni ed allo sviluppo sociale ed economico del paese.

 

1. Accesso alla terra e suo uso. Terre improduttive. Formalizzazione della proprietà. Frontiera agricola e protezione delle zone di riserva.

 

2. Programmi di sviluppo con una messa a fuoco territoriale.

 

3. Infrastruttura ed adeguamento delle terre.

 

4. Sviluppo sociale: salute, educazione, casa e sradicamento della povertà.

 

5. Stimolo alla produzione agroalimentare ed all’economia solidale e cooperativa.

 

Assistenza tecnica. Sussidi. Credito. Generazione di reddito. Commercializzazione.

 

Formalizzazione lavorativa.

 

2. Partecipazione politica

 

1. Diritti e garanzie per l’esercizio dell’opposizione politica in generale, ed in particolare per i nuovi movimenti che nascano dopo la firma dell’Accordo Finale. Accesso ai mezzi di comunicazione.

 

2. Meccanismi democratici di partecipazione cittadina, compresi quelli di partecipazione diretta, nei diversi livelli e temi.

 

3. Misure effettive per promuovere una maggior partecipazione alla politica nazionale, regionale e locale di tutti i settori, compresa la popolazione più vulnerabile, in uguaglianza di condizioni e con garanzie di sicurezza.

 

3. Fine del conflitto

 

Processo integrale e simultaneo che implica:

 

1. Cessate il fuoco e cessazione bilaterale e definitiva delle ostilità.

 

2. Cessazione dell’attività armata. Reinserimento delle FARC-EP nella vita civile a livello economico, sociale e politico, in base ai loro interessi.

 

3. Il Governo Nazionale coordinerà la revisione della situazione delle persone private della libertà, processate o condannate per appartenenza alle FARC o collaborazione con esse.

 

4. Parallelamente, il Governo Nazionale intensificherà la lotta alle organizzazioni criminali ed alle loro reti di appoggio, così come alla corruzione ed all’impunità; in particolare, sarà combattuta qualsiasi organizzazione responsabile di omicidi e massacri, o che attenti ai difensori dei diritti umani, ai movimenti sociali o ai movimenti politici.

 

5. Il Governo Nazionale farà una revisione, nonché riforme ed aggiustamenti istituzionali necessari a far fronte alle sfide della costruzione della pace.

 

6. Garanzie di sicurezza.

 

7. Nel quadro di quanto stabilito nel quinto punto (sulle vittime) di questo accordo, verrà fatta chiarezza, tra gli altri, sul fenomeno del paramilitarismo.

La firma dell’Accordo Finale dà inizio a questo processo, che deve svilupparsi in un tempo prudenziale pattuito dalle parti.

 

4. Soluzione al problema delle droghe illecite  

 

1. Programmi di sostituzione delle coltivazioni ad uso illecito.

 

Piani integrali di sviluppo con partecipazione delle comunità nel disegno, esecuzione e valutazione dei programmi di sostituzione e recupero ambientale delle aree danneggiate dalle suddette coltivazioni.

 

2. Programmi di prevenzione del consumo e di salute pubblica.

 

3. Soluzione del fenomeno della produzione e commercializzazione di narcotici.

 

5. Vittime

 

Risarcire le vittime è al centro dell’accordo Governo Nazionale-FARC-EP. In tal senso verranno affrontati:

 

1. Diritti umani delle vittime.

 

2. Verità.

 

6. Implementazione, verifica e vidimazione

 

La firma dell’Accordo Finale dà inizio all’implementazione dei punti concordati.

 

1. Meccanismi d’implementazione e verifica.

 

a. Sistemi d’implementazione, dando particolare importanza alle regioni.

 

b. Commissioni di monitoraggio e verifica.

 

c. Istanze di soluzione delle differenze.

 

I suddetti meccanismi avranno facoltà e potere di esecuzione, e saranno formati da rappresentanti delle parti e, a seconda del caso, della società.

 

2. Accompagnamento internazionale.

 

3. Cronogramma.

 

4. Stanziamento.

 

5. Strumenti di diffusione e comunicazione.

 

6. Meccanismi di vidimazione degli accordi.

 

VI. Le seguenti regole di funzionamento:

 

1. Nelle sessioni del Tavolo parteciperanno sino a 10 persone per delegazione, dei quali sino a 5 saranno plenipotenziari e portavoce. Ogni delegazione sarà composta da un massimo di 30 rappresentanti.

 

2. Al fine di contribuire allo sviluppo del processo potranno esser consultati esperti sui temi dell’Agenda, una volta espletato il relativo iter.

 

3. Per garantire la trasparenza del processo, il Tavolo elaborerà bollettini periodici.

 

4. Verrà stabilito un meccanismo per far conoscere congiuntamente i passi in avanti del Tavolo, le cui discussioni non saranno rese pubbliche.

 

5. Sarà implementata una strategia di diffusione efficace.

 

6. Per garantire la più ampia partecipazione possibile, verrà definito un meccanismo di ricezione di proposte di cittadini ed organizzazioni sui punti dell’Agenda, via fisica o elettronica. Di comune accordo e in un momento dato, il Tavolo potrà consultarle direttamente e ricevere proposte sui menzionati punti, o delegare ad un terzo l’organizzazione di spazi di partecipazione.

 

7. Il Governo Nazionale garantirà le risorse necessarie al funzionamento del Tavolo, che saranno amministrate in modo efficiente e trasparente.

 

8. Il Tavolo conterà sulla tecnologia necessaria a portare avanti il processo.

 

9. Le conversazioni inizieranno con il punto “Politica di sviluppo agrario integrale”, e proseguiranno nell’ordine che il Tavolo pattuisca.

 

10.Le conversazioni si daranno a partire dal principio che niente è concordato fino a che tutto non sia concordato.

 

Firmato il 26 agosto del 2012 a L’Avana, Cuba.

 

Per il Governo della Repubblica della Colombia:

Sergio Jaramillo Frank Pearl

Plenipotenziario

Per le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo:

Mauricio Jaramillo Ricardo Téllez Andrés París

Plenipotenziario

Marco León Calarcá Hermes Aguilar Sandra Ramírez

Testimoni:

Per il Governo della Repubblica di Cuba:

Carlos Fernández de Cossío Abel García

Per il Governo della Norvegia:

Dag Halvor Nylander Vegar S. Brynildsen

Per il Governo della Repubblica della Colombia:

Enrique Santos C. Álvaro Alejandro Eder J Jaime F. Avendaño Lucia Jaramillo Elena Ambrosi

 

 

Governo della Colombia e FARC firmano a

Cuba un accordo per iniziare il dialogo

 

 

28 agosto 2012 - www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

 

 

Il governo del presidente Juan Manuel Santos e combattenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno firmato questo lunedì a L’Avana, in Cuba, un accordo per iniziare i dialoghi di Pace, ha annunciato Telesur.

 

Il contenuto dell’accordo sarà dato a conoscere prossimamente dal mandatario colombiano che informerà anche sull’agenda tematica delle conversazioni.

 

Il Direttore di informazione di teleSUR, Jorge Enrique Botero, ha precisato che il mezzo di comunicazione ha potuto stabilire “con una fonte affidabile che il Governo di Juan Manuel Santos e le FARC hanno appena sottoscritto un accordo per iniziare i dialoghi formali di Pace.”

 

L’installazione formale dei dialoghi è prevista per il mese di ottobre nella città di Oslo (capitale della Norvegia), “da qui, i delegati del Governo e la guerriglia si dirigeranno nuovamente a L’Avana per sedersi a negoziare con l’aspirazione di non alzarsi dal tavolo fino a non sottoscrivere un patto di pace che metta fine a quasi 50 anni di conflitto” informò.

 

Botero indicò che questo processo di pace cominciò a svilupparsi in maggio scorso, quando incominciarono le conversazioni segrete a L’Avana che contarono con l’accompagnamento dei governi del Venezuela, Cuba e Norvegia.

 

Secondo le fonti consultate da teleSUR, gli architetti di questo processo da parte delle FARC sono stati il comandante guerrigliero Mauricio, più conosciuto come Il Medico, che ha sostituito l’assassinato Jorge Briceño, conosciuto come il Mono Jojoy. Hanno anche partecipato per i ribelli Rodrigo Granda, Marcos Calarcà ed Andres Paris.

 

Da parte del Governo colombiano hanno partecipato al processo l’attuale consigliere per la Sicurezza, Sergio Jaramillo; il ministro dell’ecosistema, Frank Pearl ed Enrique Santos Calderon, fratello del presidente, Juan Manuel Santos.

 

 

Il tema Cuba si discuterà nel
Vertice delle Americhe

 

 

9 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

La ministra degli Esteri della Colombia, Maria Ángela Holguín, ha assicurato che il tema Cuba sarà trattato nel Vertice di Cartagena, su richiesta di diversi paesi.

 

Ángela Holguín ha segnalato che la richiesta che l’esclusione di Cuba e il blocco che gli Stati Uniti mantengono contro l’Isola siano inclusi tra i dialoghi di Cartagena, viene da diversi paesi, tra i quali Perú, Argentina e Nicaragua.

 

Inoltre la ministra ha fatto riferimento alle dichiarazioni del suo pari cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, nelle quali è stato espresso il disaccordo di Cuba di fronte alla possibilità che il tema si svolga a porte chiuse.

 

Il presidente della Colombia, Santos Calderón, ha conversato lungamente al telefono con il presidente dell’Ecuador, Presidente dell’Ecuador, che nel febbraio scorso aveva chiesto la partecipazione di Cuba al Vertice di Cartagena.

 

Raúl ha ricevuto il

Presidente della Colombia

 

 

8 marzo 2012 - www.granma.cu

 

 

Durante l’incontro, i due capi di Stato hanno parlato delle positive relazioni esistenti tra i due paesi e sulla situazione creata dall’esclusione di Cuba dal detto Vertice delle Americhe.

 

Raúl ha ricevuto il Presidente della Colombia

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha ricevuto a mezzogiorno di mercoledì 7, l’onorevole signor Juan Manuel Santos Calderón, Presidente della Repubblica della Colombia, che sta realizzando una visita di lavoro a Cuba.

 

Hanno partecipato anche i ministri degli esteri di Colombia e Cuba, María Ángela Holguín e Bruno Rodríguez Parrilla, rispettivamente.

 

Poi il Presidente Santos, accompagnato dalla sua Ministra degli esteri, ha visitato il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, compagno Hugo Chávez Frías.

 

Alla riunione ha partecipato anche il ministro degli Esteri venezuelano Nicolás Maduro.

 

Alla conclusione è giunto anche il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz , creando l’incontro dei Presidenti di tre nazioni latinoamericane, accompagnati dai loro ministri degli Esteri.

 

 

L’incontro di Chávez e Santos,
a L’Avana

 

 

In un ambiente cordiale e amichevole si è svolta la riunione tra i presidenti della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez, e della Repubblica della Colombia, Juan Manuel Santos, nel pomeriggio di mercoledì 7, a L’Avana.

 

Il presidente Hugo Chávez ha ricevuto il suo pari colombiano alle porte del centro dove trascorre la convalescenza e dove il presidente Santos ha mostrato la sua soddisfazione di fronte al buono stato di salute del suo pari del Venezuela.

 

Scendendo dall’automobile, Santos era emozionato e si è sorpreso nel constare il buon sembiante e la forza che mostra Chávez, che è stato operato solo dieci giorni fa.

 

“Facciamo tutti gli auguri per un totale recupero della salute del presidente Chávez”, ha sottolineato Santos.

 

Tra crisi e strette di mano sono trascorsi i primi minuti dell’incontro e poi, dopo una breve camminata, sono andati tutti nel salone delle riunioni disposto per l’occasione.

 

Tra i primi interrogativi espressi dal presidente della Colombia c’è stata una domanda sulla salute di Chávez.

 

Juan Manuel Santos si è mostrato felice di constatare la buona salute del capo dello Stato venezuelano. Più che un incontro tra due presidenti, è stato un incontro tra amici, evidentemente contenti di rispettare l’impegno assunto anni fa, che niente li avrebbe allontanati dalla crescita della fraterna, fruttifera e solida relazione storica tra Colombia e Venezuela. Il leader della Rivoluzione bolivariana ha ratificato la sua volontà di “Lottare senza tregua, vivere e vincere”, parole d’ordine che già percorrono strade, popoli e paesi.

 

Chávez ha riferito al suo pari colombiano che sta abbastanza bene, così come ha detto al suo popolo. La fraternità dell’incontro ha permesso la revisione dei temi binazionali e di cooperazione in distinte aree.

 

Inoltre è stata espressa la ferma intenzione d’avanzare in molte altre materie ed altre aree di lavoro congiunte, ed è stato anche toccato il tema del prossimo Vertice delle Americhe e di altri di carattere regionale di grande importanza per le relazioni binazionali.

 

La riunione è poi diventata trilaterale, quando si è sommato il presidente della Repubblica di Cuba, Raúl Castro, che ha condiviso serenamente il resto dell’incontro.

 

 

Juan Manuel Santos arriva a Cuba

 

 

7 marzo 2012 - www.cubadebate.cu

 

 

“Sono venuto a parlare con il presidente Raul Castro ed il governo cubano sul tema di Cuba in occasione del vertice che abbiamo in Colombia il mese prossimo” ha detto il presidente colombiano Juan Manuel Santos arrivato a L’Avana.

 

Santos è arrivato a Cuba alle ore 11:29 am (ora locale, 16:29 GMT) ed è stato ricevuto dal ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parrilla, all’aeroporto internazionale Josè Martì. Fa parte della comitiva presidenziale anche Maria Angela Holguin, Ministro degli Affari Esteri.

 

Ad una domanda della stampa, il presidente si è detto “molto contento di essere qui a Cuba”. Da più di dieci anni un presidente colombiano non veniva su questa isola.

 

“Sono molto soddisfatto anche perché è la terza volta che vengo. La prima volta che sono venuto a Cuba è stato come Ministro del Commercio Estero. Sono stato uno dei primi ufficiali che sono venuti a Cuba, dopo il ripristino delle relazioni. Sono venuto anche come incaricato della presidenza.

 

E poi sono venuto in visita privata, un fatto molto importante e molto piacevole, perché siamo stati tutta la notte a parlare con Fidel ed il Gabo, che ha compiuto 85 anni ieri. Questa visita è stata memorabile. E ora per la terza volta, vengo come Presidente della Colombia”.

 

Ha detto inoltre: “vedrò anche il presidente Hugo Chavez. Rivedremo l’agenda bilaterale. Avevamo programmata una riunione per il 1º marzo. Non si è potuta svolgere per ovvie ragioni. Ma eravamo desiderosi di farlo, tra le altre cose, per dare l’entrata in vigore all’accordo commerciale stipulato tra i due paesi”.

 

 

Dati biografici del Presidente della Repubblica della Colombia, Juan Manuel Santos Calderón

 

 

Presidente della Repubblica della Colombia, Juan Manuel Santos CalderónNasce a Bogotá, il 10 agosto del 1951. È stato cadetto della Scuola Navale a Cartagena. Ha studiato Economia e Amministrazione delle Imprese ed ha seguito corsi dopo la laurea nella Scuola d’Economia di Londra, nell’Università di Harvard e nella Scuola Fletcher di Leggi e Diplomazia.

 

È stato capo della Delegazione della Colombia presso l’Organizzazione Internazionale del Caffè (OIC), a Londra e Ministro del Commercio Estero, Ministro di Governo e Ministro alla Difesa Nazionale.

 

Ha creato la Fondazione “Buen Gobierno” ed ha fondato il Partito della U nel 2005, la collettività che oggi ha la maggior forza nel paese.

 

È giornalista e vicedirettore del quotidiano El Tiempo.

 

Il 20 giugno del 2010 è stato eletto Presidente della Repubblica della Colombia per il periodo di quattro anni compreso tra il 7 agosto del 2010 e il 7 agosto del 2014.

 

È sposato con la signora María Clemencia Rodríguez, ed hanno tre figli.