La
Commissione era integrata da 208 delegati, presenti 206, con il 99% di
partecipazione. Inoltre erano presenti 23 invitati.
Presiedono i
seguenti compagni:
La relazione è stata letta da Víctor Gaute
López, membro della Segreteria del Comitato Centrale.
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Víctor Gaute López,
membro della Segreteria del CC.
Lázaro Expósito
Canto, membro del CC e primo segretario del Partito a
Santiago di Cuba.
Santiago Pérez
Castellanos, membro del CC e capo del Dipartimento
Agroalimentare del CC.
Generale di
Divisione José Antonio Carrillo Gómez, membro del CC e capo della Direzione
Politica delle FAR.
Roberto Morales
Ojeda, membro del CC e ministro di Salute Pubblica.
Arairis Cardoso
Figueredo, membro del CC e integrante del Burò Esecutivo del Comitato
Provinciale del Partito a Camagüey.
Riunita il 28
gennaio del 2012 nella sessione di lavoro effettuata come parte del programma
della Prima Conferenza Nazionale del Partito, ha discusso e analizzato le
Fondamenta, l’Introduzione del progetto del Documento Base e il Capitolo I:
Funzionamento, Metodi e Stile di Lavoro del Partito, che comprende
dall’obiettivo 1 al 36, così come 3 nuovi obiettivi proposti, arrivando per
consenso alle considerazioni seguenti:
Le Fondamenta e
l’Introduzione sono state valutate nelle quattro commissioni. Dal risultato di
questa analisi possiamo informare che in totale sono stati realizzati 46
interventi.
Rispetto alle
Fondamenta, che furono approvate integralmente è risaltata la chiarezza con cui
si espongono i principi e i concetti che servono da base all’ideologia,
all’organizzazione, alle strutture, al funzionamento del nostro Partito e al suo
indistruttibile vincolo con le masse.
I delegati e gli
invitati pronunciandosi sull’introduzione che è stata approvata con le modifiche
proposte hanno riflesso in modo coincidente che in questa di esprimono le idee e
gli argomenti che sostentano gli obiettivi di lavoro che si raccolgono nei
differenti capitoli del progetti del documento base e che devono guidare
l'azione del partito nei prossimi anni.
In relazione agli
obiettivi contenuti nel Capitolo I, sono stati fatti 36 interventi indirizzati
alcuni ad esprimete il loro appoggio altri ad esprimere osservazioni su temi
specifici importanti come:
Si è insistito nel
ruolo che devono svolgere le organizzazioni di base e gli organismi del partito
nei temi relazionati con l'implementazione e il compimento della politica
economica e sociale approvata dal VI Congresso l'esecuzione e il piano di
economia e del bilancio assegnato osservando criticamente il ruolo che lo stesso
partito svolge in questa attività.
È stata ratificata
con forza la volontà del partito di rinforzate e incrementare le misure per la
prevenzione e il combattimento contro le manifestazioni di corruzione e
indisciplina illegalità e altre azioni negative che mettono in pericolo la
rivoluzione.
C’è stata
coincidenza nel proposito di eliminare definitivamente dai metodi del partito
l'interferenza a l sostituzione delle funzioni e delle decisioni che
corrispondono al governo e alle entità amministrative promuovendo il
rafforzamento continuo di dette strutture che facilitano il compimento dei loro
compiti e missioni nella cornice degli accordi del Vi Congresso e degli
organismi superiori del Partito.
La responsabilità
delle organizzazioni di base nel compiere con efficienza dell'attività specifica
del luogo in cui operano è stata un altro dei temi trattati così come dare forza
alle esigenze che devono tenere verso i militanti in ciò che riguarda la loro
esemplarità e combattività indipendentemente dal incarico che occupano.
C’è stata
coincidenza nella necessità di aggiustare la struttura dei comitati municipali e
il contenuto dell'attività di strutture alle necessità e caratteristiche
peculiari di ogni territorio reiterando l'importanza dell' attenzione del
vincolo permanete con le organizzazioni di base.
Si è insistito
nell'ottenere più precisione nella pianificazione del lavoro ai distinti livelli
di direzione segnalando la loro importanza per garantire le priorità definite e
ordinare e dar coerenza alle azioni degli organismo e alle organizzazioni di
base del Partito e dei suoi quadri.
Un altro tema
toccato è stato quello relazionato alla necessità di rispettare rigorosamente il
compimento della giornata di lavoro nel concepire e pianificare le riunioni il
lavoro degli attivisti e altre azioni da parte del Partito, la UJC e le altre
organizzazioni e istituzioni.
L’esercizio della
critica e l'autocritica nel luogo adeguato nella forma corretta e opportuna sono
il principio che nel partito tutti hanno il diritto di criticare e nessuno è
esente dall'essere criticato ha costituito un altro dei temi toccati
enfatizzando la necessità di affrontare e sanzionare i responsabili di azioni di
rappresaglia contro coloro che li criticano.
Si è coinciso nella
necessità che si propizi nel Partito la UJC e le organizzazioni di massa e le
altre situazioni un ambiente di lavoro adeguato che contribuisca al dialogo al
rispetto e alle opinioni garantendo sempre più una cornice di partecipazione e
di democrazia nel suo lavoro.
Riferendosi alla
misura di termine della militanza nel partito è stato stabilito negli statuti e
in quanto corrisponde nel regolamento ed e stato evidenziata la necessità di
chiarire ai militanti le cause che determinano la sua applicazione.
Si é insistito nella
necessità di rinforzare il ruolo e le facoltà dei comitati del partito nei
centri di lavoro di liberare i nuclei zonali da tutte quelle attività che non
corrispondono col contenuto del loro lavoro nella comunità.
Un tema toccato con
enfasi è il ruolo del partito nell' esigere e provare che si presti la dovuta
attenzione alle proposte formulate dalla popolazione.
Finalmente la commissione ha
approvato il contenuto de I Fondamenti, l'introduzione e il Capitolo I:
Funzionamento, Metodi
e stili di Lavoro
del Partito, con le modifiche accordate al Documento Base della Prima Conferenza
Nazionale del Partito Comunista di Cuba.
Relazione della Commissione Nº. 2:
Lavoro Politico e Ideologico
La
Commissione Nº.2 era integrata da 219 Delegati, dei quali hanno partecipato 219,
con il 100 %, e 30 invitati.
Era presieduta dai
seguenti compagni:
Esteban Lazo Hernández, membro
del Burò Politico del CC.
Miguel Díaz-Canel Bermúdez,
membro del Burò Politico del CC y ministro d’Educazione Superiore.
Rolando Alfonso
Borges, membro del CC e capo del Dipartimento
Ideologico del CC.
Elba Rosa Pérez
Montoya, membro del CC e capo del Dipartimento di
Scienze del CC.
Generale di
Divisione Romárico Sotomayor García, membro del CC e capo della
Direzione Politica del MININT.
Caridad Diego Bello,
membro del CC e capo dell’Ufficio d’Attenzione ai Temi Religiosi del CC.
Il giorno 28 gennaio
del 2012, nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma della
Prima Conferenza Nazionale del Partito, la Commissione ha analizzato, dal
Progetto del Documento Base, Le Fondamenta, l’ Introduzione e il 2º Capitolo: il
Lavoro Politico e Ideologico, che comprende gli obiettivi dal 37 al 67 e due
nuovi.
I partecipanti hanno
realizzato 54 interventi ed hanno analizzato la rettifica dei contenuti raccolti
nei 33 obiettivi del Capitolo, accordando di modificarne nove, migliorando la
comprensione e facilitando la loro successiva applicazione.
Hanno sottolineato
l’importanza della crescita del rinforzo dell’unità nazionale attorno al Partito
e alla Rivoluzione, con un imprescindibile vincolo permanente con le masse,
rinforzando il lavoro politico e ideologico con forme creative che rispondano
alle nuove condizioni.
Hanno riaffermato la
necessità assoluta di accrescere la partecipazione cosciente, protagonista e
trasformatrice del popolo nell’implementazione delle Tesi di Politica Economica
e Sociale approvate nel 6º Congresso che contengono le opinioni espresse dal
popolo in una profonda discussione nazionale; è stato precisato che il lavoro
del Partito è assicurare il loro compimento.
Inoltre è stata
approvata la valutazione sistematica degli impatti che risaltano dalle misure
economiche e sociali, ed è stato sottolineato l’allarme verso le deviazioni, per
far realizzare pertinenti aggiustamenti. Inoltre è stato segnalato che si devono
proteggere e curare i beni dello Stato, e lottare contro la corruzione e le
indiscipline.
È stata fruttuosa
l’esposizione sulla necessità d’innalzare più che mai il carattere etico e
produttivo del lavoro, oltre a sviluppare una coscienza economica, giuridica e
dell’ambiente, dove il risparmio divenga un abito della condotta quotidiana,
come una delle nostre principali fonti d’ingresso, in questi momenti.
I partecipanti hanno
espresso la loro approvazione all’imperativo di rinforzare il lavoro politico e
ideologico in maniera differenziata e personalizzata con coloro che si
disimpegnano nelle diverse modalità di gestione economica non statale, e nello
stesso tempo di combattere i pregiudizi esistenti attorno a queste, sulle quali
è stata approfondita nel dibattito l’implicazione economico-sociale come quella
giuridica.
La Commissione ha
considerato indispensabile, per garantite l’unità di tutti i patrioti,
l’esercizio dei diritti delle persone d’affrontare ogni pregiudizio e condotta
discriminatoria, in corrispondenza con il desiderio martiano dichiarato nella
Costituzione della Repubblica, sul culto dei cubani alla dignità piena
dell’uomo.
La forza della
Rivoluzione deriva dal poter contare su un Partito che unisce tutta la nazione.
Il dibattito ha
toccato il tema dell’identità di genere, raccomandando di considerarlo nelle
azioni d’implementazione.
Un altro aspetto che
ha generato analisi, è stato l’ottenimento della coerenza nell’azione formatrice
tra la famiglia, le istituzioni educative e culturali ed altre, i dirigenti, le
organizzazioni politiche e dei massa e i media della comunicazione, per educare
nei principi propugnati dalla Rivoluzione ed affrontare la politica ostile
dell’imperialismo yankee e dei suoi alleati contro Cuba.
Inoltre è stata
stabilita l’urgenza di trasformare il lavoro politico e ideologico con i giovani
con metodi attraenti e partecipativi secondo le loro necessità, interessi e
aspettative, per ottenere la loro incorporazione nella vita economica e sociale.
Con il fine
d’arricchire la vita spirituale della popolazione è stato deciso di promuovere
la capacità di saper apprezzare arte e letteratura e la formazione dei valori
etici ed estetici e di sradicare la volgarità ed il cattivo gusto. Per ottenerlo
si è manifestato a favore dell’ integrazione del lavoro delle istituzioni
culturali, dei mezzi di comunicazione, dei direttori di programmi, spettacoli,
artisti e intellettuali.
I partecipanti hanno
sottolineato l’importanza di stimolare lo studio della storia di Cuba,
consolidare le tradizioni patriottiche, solidali e internazionali, e il legato
marxista- leninista e martiano. È stata apposta un’addizione: aggregare alle
tradizioni quelle culturali.
Nel dibattito è
stato segnalato quanto è importante che i mezzi di comunicazione di massa
informino in maniera opportuna, obiettiva, sistematica e trasparente sulla
realtà cubana, in tutte le sue diversità, sull’opera della Rivoluzione, i
problemi e le difficoltà, che siano una piattaforma efficace d’espressione per
la cultura e il dibattito. Con questo proposito è stata ratificata la necessità
d’esigere sia dalla stampa che dalle fonti d’informazioni il compimento delle
loro rispettive responsabilità, perchè il giornalismo porti più notizie con
maggior obiettività e più investigazioni. Alcune idee espresse al rispetto sono
state raccolte per considerale nel processo d’implementazione.
Durante l’esame di
questo aspetto si è parlato d’approfittare maggiormente le nuove tecnologie
dell’informazione per utilizzare in maniera opportuna, agile e sistematica, i
dati e le notizie che permettono di conoscere aspetti importanti della realtà,
che sono decisivi per la battaglia ideologica e la difesa del nazione cubana.
Inoltre è stato
valutato il ruolo dell’Istituto Cubano di Radio e Televisione per la formazione
culturale del popolo, nel quale si devono unire gli sforzi di produttori,
sceneggiatori, direttori, giornalisti e quadri, cercando equilibrio e
razionalità nella programmazione, con il fine di sviluppare il gusto estetico,
in corrispondenza con i principi della nostra Rivoluzione.
È stata analizzata
una proposta inviata dalla Commissione N.º3, sulla politica dei quadri, a
proposito del lavoro volontario ed è stato considerato che non si doveva
raccogliere, perchè è più integrale il contenuto dell’Obiettivo 39 che si
riferisce al carattere etico e produttivo del lavoro.
In maniera generale
il lavoro della Commissione si è ispirato alla serietà e profondità che hanno
caratterizzato il dibattito di questi obiettivi nel processo di discussione del
progetto del Documento Base, con i militanti e questo è divenuto un giusto
omaggio al genio politico del nostro Eroe Nazionale José Martí, nel 159º
anniversario della sua nascita.
Relazione della Commissione Nº3:
Politica dei Quadri
La
Commissione Nº. 3 era integrata da 177 delegati, dei quali hanno partecipato
176, con il 99,4% di presenze. Hanno partecipato anche 18 invitati.
La Commissione era
presieduta dai seguenti compagni:
Abelardo Álvarez Gil,
membro della Segreteria del CC e capo del Dipartimento di Politica dei Quadri
del CC.
Gladys Bejerano
Portela, membro del CC, vicepresidentessa del Consiglio di Stato e titolare
della Corte dei Conti Generale della Repubblica.
Jorge Luis Guerrero
Almaguer, membro del CC e capo della Direzione dei Quadri dello Stato e del
Governo.
Sonia Virgen Pérez
Mojena, membro del CC e prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito in
Granma.
Jorge Cuevas Ramos,
membro del CC e primo segretario del Comitato Provinciale del Partito in Holguín.
Colonnello Antonio
Ayra Arias, capo della Direzione dei Quadri del
Ministero degli Interni.
Riunita il giorno 28
gennaio del 2012, nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma
della Prima Conferenza Nazionale del Partito, Questa Commissione ha discusso Le
Fondamenta e l’Introduzione del Progetto di Documento Base, gli obiettivi dal 68
al 78, riferiti al II Capitolo:
Politica dei Quadri,
sui quali si è giunti per consenso alle seguenti considerazioni:
Sono stati
realizzati in totale 37 interventi, dei quali la maggioranza ha ratificato i
contenuti raccolti negli 11 obiettivi; di questi sono state accordate
modificazioni nel 69 e nel 73, prendendo in considerazione che le idee esposte
contribuiscono ad una miglior comprensione ed una successiva applicazione delle
questioni essenziali che si pretendono con gli stessi.
Vogliamo
sottolineare che gli integranti della Commissione hanno realizzato vari
interventi per mettere enfasi sulla qualità etica, politica e ideologica e
sull’esempio personale che devono caratterizzare i nostri quadri, così come
l’importanza che riveste assicurare il lento rinnovo di questi, per i quali si
dovranno fissare periodi di permanenza negli incarichi, per tempo ed età.
Inoltre è stato
considerato necessario elevare il rigore nella selezione dei quadri e delle loro
riserve, garantendo che queste si promuovano dalla base, abbiano esperienza nel
lavoro e si formino nel contatto diretto con le masse, caratterizzandosi con un
comportamento agile, creativo e sensibile; aspetti indispensabili per realizzare
un adeguato processo di direzione e risultati superiori nella soluzione dei
problemi quotidiani.
Si è insistito sulla
necessità d’incrementare in maniera progressiva e sostenuta la promozione di
donne, negri, meticci e giovani negli incarichi di direzione, questione a cui,
nonostante i reiterati segnali emessi dalla massima direzione del paese, non si
lavora tuttavia con sufficiente intenzionalità, per cui non si raggiungono i
propositi tracciati.
È stato dichiarato
che la valutazione dei quadri dovrà essere perfezionata, facendo sì che
costituisca un obiettivo per misurare le azioni personali e i risultati nel
disimpegno del lavoro.
Si è coinciso nel
proposito d’incrementare la preparazione generale dei dirigenti così come quella
specifica per l’incarico che occuperanno, come premessa fondamentale per
l’esercizio della loro funzioni, dando priorità in particolare alla preparazione
economica, in corrispondenza con il ruolo che devono giocare
nell’implementazione delle Tesi di Politica Economica e Sociale, approvate nel
6º Congresso del Partito.
È stato ratificato
l’interesse di rinforzare il lavoro che il Partito deve sviluppare nella lotta
contro la corruzione, coscienti dei pericolo che provoca questo fenomeno. Per
questo si dovrà rinforzare il controllo del compimento delle disposizioni legali
da parte dei quadri.
Finalmente, vogliamo
dire che gli integranti della Commissione nei differenti interventi realizzati,
hanno coinciso sulla necessità di portare avanti un’adeguata implementazione
degli obiettivi relazionati alla politica dei quadri, considerandoli decisivi
per assumere gli incarichi presenti e futuri.
La Commissione
approva gli Obiettivi del III Capitolo con le modifiche accordate durante la
discussione.
Relazione della Commissione Nº. 4:
Relazione del
Partito con la UJC e le
Organizzazioni di
Massa
La Commissione Nº 4 era integrata
da 200 delegati e 27 invitati. La Commissione Nº. 4 era integrata da 200
delegati, ed hanno partecipato 200 con il 100 % d’assistenza. Presenti anche 27
invitati.
La Commissione era presieduta dai
seguenti compagni:
Olga
Lidia Tapia Iglesias, membro della Segreteria del CC.
Salvador Valdés Mesa, membro del
Burò Politico del CC e segretario generale della CTC.
José R. Fernández Álvarez, membro
del CC e vicepresidente del Consiglio
dei Ministri.
Liudmila Álamo Dueñas, membro del
CC e prima segretaria del Comitato
Nazionale della UJC.
Roberto Montesino Pérez, capo del
Dipartimento d’Educazione e Sport del
CC.
Riunita il 28 gennaio del 2012
nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma della Prima
Conferenza Nazionale del Partito, ha discusso Le Fondamenta e l’Introduzione del
Progetto del Documento Base, così come gli obiettivi dal 79 al 95, riferiti al
IV Capitolo, Relazioni del Partito con la UJC e le Organizzazioni di Massa,
arrivando per consenso alle seguenti considerazioni sugli obiettivi citati:
Sono stati realizzati 31
interventi, che non hanno modificato essenzialmente gli obiettivi nè il
contenuto fondamentale del capitolo. È stata approvata la modifica di 14
obiettivi nella loro redazione, per chiarire e precisare il loro significato.
È stato ratificato che per il
Partito è essenziale il suo vincolo con la UJC, che costituisce la sua
organizzazione giovanile e con questa assume una responsabilità speciale nella
formazione e la preparazione dei suoi Quadri, l’attenzione alle sue strutture a
tutti i livelli e la relazione sistematica e diretta con i suoi membri, sulla
base del rispetto della sua indipendenza organica, per formarli ed educarli come
futuri militanti del Partito.
Negli obiettivi riferiti al
contenuto del lavoro della UJC, si definisce l’importanza che l’ organizzazione
concentri il suo lavoro nell’attenzione ai bambini, agli adolescenti e ai
giovani, indirizzandolo alla formazione in loro di valori e convinzioni, con una
condotta sociale adeguata e responsabile.
Si sottolineano gli elementi che
determinano una comunicazione e un’influenza superiore nella UJC con i giovani,
a partire dall’esempio che emana dai suoi militanti e dalla qualità con cui
funzionano i comitati di base, valutando temi essenziali dalle loro prospettive
e motivazioni proprie.
Nel suo vincolo con il settore
studentesco scientifico, a cui si è accordato di dare priorità, si segnala
l’importanza di garantire che il talento che si forma in loro sia posto a
disposizione di servire sempre il loro popolo.
Per questo la UJC dovrà seguire le
organizzazioni studentesche e i loro movimenti giovanili con un carattere più
flessibile e nuovi metodi, in modo che queste assumano le missioni che
corrispondono loro, propiziando un riconoscimento superiore degli studenti e dei
giovani verso queste.
Ugualmente si è coinciso sulla
necessità di dare priorità al lavoro dell’organizzazione giovanile nel settore
produttivo, identificando e attendendo i giovani con meriti per integrare la
Gioventù, così come appoggiare e stimolare l’incorporazione di giovani allo
studio di specialità tecniche e mestieri, specialmente quelle dell’agricoltura e
dell’allevamento, tra coloro che iniziano la propria vita di lavoro e a quelli
che si svincolano dallo studio e dal lavoro.
In quanto all’ingresso dei giovani
nella UJC è stato ratificato che sarà a partire da coloro che avendo
disposizione, riuniscono meriti e condizioni per militare nell’organizzazione.
Si è coinciso che è adeguato elevare a 16 anni l’età minima per entrare nelle
sue fila, mantenendo a 32 anni l’età limite, estendendola se necessario nei casi
che obbediscono a ragioni d’interesse del funzionamento dell’organizzazione o
altre cause che lo giustifichino.
Si è ratificata l’importanza del
lavoro della UJC nel promuovere spazi per la ricreazione di bambini, adolescenti
e giovani, che contribuiscano al loro sviluppo ed a un sano divertimento; a
questo si associa tra le altre vie il perfezionamento e la varietà delle sue
pubblicazioni infantili e giovanili.
A proposito delle Organizzazioni di
Massa, la Commissione ha ratificato che il Partito rinforzerà la sua attenzione
delle stesse, partendo dall’attualizzazione delle sue missioni e con
un’influenza più integrale dei suoi Quadri e dei suoi organismi di direzione.
Si è coinciso sull’importanza delle
relazioni con loro, che si svolgeranno senza formalismi, rispettando la loro
autonomia, in un processo di retro- alimentazione permanente, che contribuisca
al suo sviluppo e al compimento dei propositi, offrendo informazioni e
partecipazione nei compiti di significato quando corrisponda.
Si è precisata la necessità che il
Partito stimoli, esiga e controlli la partecipazione dei Quadri sindacali e
della ANAP, nelle sue assemblee degli iscritti e associati, così come che
contribuisca in maniera più attiva al disimpegno dei CDR e della FMC nella
comunità, attraverso i suoi militanti e il lavoro che svolgono nei nuclei
zonali.
La Commissione ha conosciuto il
risultato della consultazione precedente, realizzata dal Partito e dalla UJC, le
cui proposte relazionate con le missioni, le strutture e il funzionamento delle
organizzazioni di massa, sono state trasferite alle loro rispettive direzioni
per la considerazione dei cambi da inserire.
La Commissione approva gli
Obiettivi del IV Capitolo con le modifiche accordate nel trascorso della
discussione.
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