La sfacciataggine della CIDH
 

 

 

3.05.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

 

Molto poca etica e vergogna ha l'OSA e la sua organizzazione dei diritti umani per chiedere a Cuba informazioni riguardanti il ​​decesso del salariato USA Oswaldo Paya Sardinas.

Tutti in questo mondo conosciamo a che cosa si dedica l'OSA. Gli stessi documenti declassificati del governo USA attestano come si sono prodotte le sanzioni contro Cuba in occasione della riunione dei ministri degli esteri del 22 febbraio 1962. In questi scritti si dice chiaramente come la CIA e il Dipartimento di Stato hanno fatto pressione su tutti i governi, con l'onorevole eccezione di Messico e Canada, perché sostenessero la risoluzione confezionata a Washington.

Lo stesso Piano d'Azione Segreta afferma che le dimostrazioni pubbliche in America Latina a sostegno delle sanzioni contro Cuba, sono state organizzate e finanziate dalla CIA, con l'appoggio dell'allora Agenzia d'Informazione Stati Uniti, la USIA.

Il
CIDH dell'OSA non si é mai pronunciato sui colpi di stato che si sono verificati nella regione e neppure ha richiesto agli Stati Uniti informazioni sugli stessi, o del sequestro eseguito contro il presidente costituzionale dell'Honduras e prima del Venezuela, fatti insoliti
in pieno XXI secolo, con nuovi pirati con giacche e cravatte.

Ha chiesto la CIDH informazioni agli Stati Uniti sul perché hanno dato rifugio al terrorista di origine cubana e vecchio agente CIA
Luis Posada Carriles, autore dell'esplosione in volo di un aereo civile cubano che troncò la vita a 73 persone innocenti e delle bombe collocate in diversi alberghi dell'Avana, dove morì il giovani turista italiano Fabio Di Celmo?

E circa gli autori dell'introduzione di parassiti e malattie a Cuba, come il dengue emorragico che ha ucciso 158 persone, tra cui 110 bambini, che risiedono liberamente negli Stati Uniti?

Avrà chiesto il CIDH informazione ufficiale al governo degli Stati Uniti riguardo al motivo per cui mantiene, da 11 anni, 166 persone in prigioni costruite all'interno della base navale in territorio di Cuba, occupato illegalmente, senza il diritto ad una sola visita famigliare in tutto questo tempo, senza un'accusa formale e senza diritto ad un giorno in tribunale con un avvocato difensore che li assista?

E per lo
sciopero della fame che dal 6 febbraio stanno conducendo 100 di questi 166 detenuti, che vengono alimentati forzatamente attraverso tubi, per timore che muoiano?

La lista è infinita con migliaia di crimini per i quali la CIDH non si interessa, il che dice per chi e perché lavora questa Commissione.

Ma ciò che in realtà risulta più vergognoso è che
Rosa Maria Paya Acevedo, figlia del defunto si presti allo spettacolo mediatico, nella consapevolezza che é stato lo spagnolo Angel Carromero responsabile della morte di suo padre e di un altro cubano, per il suo atteggiamento irresponsabile di viaggiare in eccesso di velocità, qualcosa che chiunque sappia sommare e moltiplicare lo comprova con il solo calcolare la distanza tra la città di L'Avana e Bayamo, situata nella parte orientale dell'isola, e il tempo impiegato dall'auto per raggiungere il luogo dove si è verificato l'incidente.

La matematica é scienza esatta e non è un segreto per nessuno che a meno di guidare in eccesso di velocità si possa raggiungere quel punto in così poche ore.

Rosa Maria e sua madre sono in un concorso dove il primo premio è conquistare lo status di rifugiate politiche negli Stati Uniti, qualcosa che per essere ottenuto devono contribuire a tentare di danneggiare l'immagine di Cuba.

Sarebbe importante che il CIDH chiedesse informazioni all'Ambasciatore e al Console generale di Spagna a Cuba sul processo celebrato a Bayamo, poiché se le autorità cubane fossero le reali responsabili della morte dei due salariati, loro, come diplomatici spagnoli, sarebbero ugualmente colpevoli di complicità e dovrebbero essere sottoposti a processo.

Tuttavia, Rosa Maria e sua madre, dovrebbero assumersi la loro responsabilità per le false accuse, cosa che le farebbe sedere anche sul banco degli imputati, ciò che forse stanno cercando per poter ingrossare il loro dossier consolare nella missione diplomatica degli Stati Uniti e giustificare i loro falsi timori di essere perseguitate politiche, aggettivo senza sostanza legale, poiché il governo di Cuba permette loro di lasciare il paese.

In ogni caso, vivere per vedere la fine di questa imbarazzante farsa.

 

 

La desfachatez de la CIDH


Arthur Gónzalez

Muy poca ética y vergüenza tiene la OEA y su organización de Derechos Humanos para solicitarle a Cuba información respecto a la muerte del asalariado de Estados Unidos Oswaldo Payá Sardiñas.
Todos en este mundo conocemos a que se dedica la OEA. Los propios documentos desclasificados del gobierno norteamericano dan fe de cómo se produjo la sanción contra Cuba en la reunión de cancilleres del 22 de febrero de 1962. En estos escritos se dice claramente como la CIA y el Departamento de Estado presionaron a todos los gobiernos, con la honrosa excepción de México y Canadá, para que apoyaran la resolución confeccionada en Washington.
El mismo Plan de Acción Encubierta afirma que las demostraciones públicas en Latinoamérica dándole su apoyo a la sanción contra Cuba, fueron organizadas y financiadas por la CIA con el apoyo de la entonces Agencia de Información de los EE.UU., la USIA.
La CIDH de la OEA no se pronunció jamás por los golpes de Estado que se produjeron en la región y tampoco solicitó a los Estados Unidos información de los mismos, o del secuestro ejecutado contra el presidente constitucional de Honduras y antes con el Venezuela, hechos insólitos en pleno siglo XXI, cual nuevos piratas con trajes y corbatas.
¿Le ha solicitado la CIDH información a Estados Unidos sobre el por qué le han dado refugio al terrorista de origen cubano y viejo agente CIA Luís Posada Carriles, autor de la voladura de un avión civil cubano que cercenó la vida de 73 personas inocentes y de las bombas colocadas en varios hoteles de la Habana, donde murió víctima de estas el joven turista italiano Fabio Di Celmo?
¿Y sobre los autores de la introducción de plagas y enfermedades en Cuba, como el dengue hemorrágico que mató a 158 personas entre ellas 110 niños, que residen en EE.UU. libremente?
¿Habrá solicitado el CIDH información oficial al gobierno norteamericano respecto al motivo por el cual mantienen desde hace 11 años a 166 personas en cárceles construidas dentro de la Base Naval en el territorio ocupado ilegalmente de Cuba, sin derecho a una sola visita familiar en todo ese tiempo, sin tener una acusación formal y a no tener derecho a un día de corte con un abogado defensor que los atienda?
¿Y por la huelga de hambre que desde el día 06 de febrero están llevando a cabo 100 de estos 166 detenidos, que están siendo alimentados forzosamente mediante tubos, por temor a que mueran?
La lista se hace interminable con miles de crímenes por los que la CIDH no se interesa, lo cual dice para quién y por qué trabaja esta Comisión.
Pero realmente lo que resulta más deshonroso es que Rosa María Payá Acevedo, hija del finado se preste para ese show mediático, estando consciente de que el español Ángel Carromero fue el causante de la muerte de su padre y de otro cubano más, por su actitud irresponsable de viajar a exceso de velocidad, algo que cualquier persona que sepa sumar y multiplicar lo comprueba con solo calcular la distancia entre la ciudad de la Habana y la de Bayamo, ubicada en el oriente de la Isla y el tiempo en que demoró el auto en llegar al lugar donde ocurrió el accidente.
Las matemáticas son ciencias exactas y para nadie es un secreto que a menos que condujera a exceso de velocidad podría alcanzar ese punto en tan pocas horas.
Rosa María y su madre están en un concurso donde el premio máximo a conquistar es el estatus de refugiadas políticas de Estados Unidos, algo que para lograrlo han de contribuir primero a intentar lesionar la imagen de Cuba.
Sería importante que la CIDH pidiera información al Embajador y al Cónsul general de España en Cuba sobre el juicio celebrado en Bayamo, pues si las autoridades cubanas fueran las verdaderas responsables de la muerte de los dos asalariados, ellos como diplomáticos españoles serán igualmente culpables por complicidad y deben ser llevados a un juicio.
No obstante, Rosa María y su madre, tendría que asumir su responsabilidad por falsas acusaciones, algo que las sentarían igualmente en el banquillo de los acusados, lo que quizás estén pretendiendo para poder engrosar su expediente consular en la misión diplomática norteamericana y justificar sus falsos temores de ser perseguidas políticas, calificativo sin sustancia legal, al permitirle el gobierno cubano su salida del país.
De todas formas, vivir para ver el final de esta bochornosa farsa.