Il crimine delle Barbados

Ricardo Alarcón de Quesada,

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Il 6 ottobre si sono compiuti quarant’anni dalla distruzione in pieno volo di un aereo civile cubano che è esploso vicino a Barbados e ha spazzato via 73 persone. È stato l’attentato terroristico più grave successo fino ad allora nell’Emisfero Occidentale ma ancora non si è fatta giustizia. Si sono compiuti anche quarant’anni di impunità e complicità.


Gli autori intellettuali dell’orrendo crimine hanno goduto della protezione e dell’ospitalità ininterrotta dei governanti nordamericani, da Bush padre fino a Barak Obama.

Uno degli assassini, Orlando Bosch, ha vissuto tranquillamente a Miami i suoi ultimi vent’anni ed è morto lì nel 2011 di morte naturale senza che nessuno lo disturbasse. Quando questo è successo ci sono stati omaggi e discorsi che promettevano di continuare il terrorismo contro Cuba. In quella data Barak Obama era Presidente e cercava di farsi rieleggere. Ma è stato in silenzio.

posadwantedrecenteL’altro, Luis Posada Carriles, è rimasto nella stessa città, libero e sicuro di sé. Sta lì dal 2005. È da undici anni che Washington si rifiuta di estradarlo in Venezuela affinché venga processato per l’atrocità della quale è stato il principale responsabile.

Quando ha visitato La Habana l’attuale Presidente degli Stati Uniti non si stancava mai di parlare ma su questo argomento non ha detto una parola.

E nemmeno ha cercato di chiedere scusa. Ha preferito predicare ripetendo il suo invito a dimenticare la storia.

Tuttavia, l’ex professore di Diritto Costituzionale sa che con questo comportamento gli Stati Uniti sono fuori dalla legge, violando anche la Risoluzione 1373 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, approvata all’unanimità in settembre del 2001 che obbliga tutti gli Stati, senza eccezione, ad agire affinché qualunque individuo legato al terrorismo sia portato davanti alla giustizia.

Uomo colto, ha sicuramente letto William Faulkner e dobbiamo supporre che conosca l’avvertimento del grande scrittore nordamericano: “Il passato non muore mai. E nemmeno rimane dietro le spalle”.

Traduzione: Redazione di El Moncada

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