Cuba ha annunciato che per la sua partecipazione a questo sforzo globale, coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per la battaglia contro il virus Ebola in Africa Occidentale, invierà una brigata di 165 collaboratori.
Il Ministro cubano della Sanità, Roberto Morales, nel corso di una conferenza stampa congiunta con la direttrice generale dell’OMS, Margaret Chan., ha informato che questo gruppo è costituito da 62 medici e 103 infermieri, che hanno più di 15 anni di esperienza professionale.
Tutti hanno lavorato all’ estero, in occasione di catastrofi naturali ed epidemiologiche, nonché nelle missioni di collaborazione medica, e il 23% l’ha fatto in più di un’occasione, ha precisato il Ministro.
Ha segnalato che le risorse umane sono state selezionati a partire da tutti coloro che volontariamente hanno espresso la disponibilità di lavorare insieme, gomito a gomito, con medici di qualsiasi paese che si decida.
In questo modo, il governo cubano ha risposto alla richiesta di sostegno, dell’OMS e del segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, fatta al presidente, Raul Castro, come parte dello sforzo globale che si dovrebbe fare per combattere l’epidemia della febbre emorragica.
La partecipazione nell’ affrontare l’Ebola non è un fatto isolato ma fa parte della solidarietà che Cuba ha fornito in questi 55 anni di Rivoluzione, ha detto il ministro.
Morales ha ricordato che l’aiuto medico del suo paese è stato iniziato un anno dopo il trionfo rivoluzionario del 1959, e da allora 325.710 lavoratori della sanità hanno compiuto missioni in 158 paesi.
Nel caso dell’Africa, finora hanno partecipato 76.744 collaboratori sanitari in 39 paesi.
Morales ha fatto un appello ai governi e ai ministri della sanità di tutti i paesi che possano, a unirsi a questo sforzo globale, in un momento in cui l’Africa ha urgente bisogno della solidarietà internazionale.