Venezuela: ancora su inganni e menzogne

I risultati del cosiddetto referendum realizzato in Venezuela contro la convocazione di un’ Assemblea Nazionale Costituente, sono utilizzati da governi e politici venali per giustificare l’ondata di violenza subita da quel popolo con l’intervento per mano di una destra intransigente e per favorire un intervento straniero che cercherebbe distruggere la Rivoluzione Bolivariana.


In questa campagna sono stati coinvolti i media e altri grandi consorzi di notizie che non hanno esitato a riprodurre menzogne e a unirsi alle frodi che cercano di giustificare una grave violazione alla convivenza internazionale e a distruggere il vecchio principio di non intervento, contenuto in quella dichiarazione di Benito Juárez, da qualcuno chiamato il “Benemérito de las Américas”, il quale ha detto che “il rispetto dei diritti degli altri è la pace”.

I risultati di quella consultazione sono una favola, una fantasia creata nella mente dei suoi esecutori, che ora cercano di vendere come una verità per ottenere il sostegno al loro scopo insensato di incendiare un paese a nome di interessi esterni.

In questo senso richiama l’attenzione un cablo dell’Agenzia Francese di Stampa, datato a Caracas, che dice testualmente: “spinta dalla partecipazione di 7,6 milioni di persone in un simbolico referendum contro la Costituente, la cosiddetta ‘ora zero’ comprende uno “sciopero nazionale” il prossimo giovedì e la sostituzione da parte del Parlamento, a maggioranza dell’opposizione, di 33 magistrati del Tribunale Supremo di Giustizia, accusato di servire il governo”.

Sicuramente qualcuno ha passato loro il dato dei 7,6 milioni di votanti, ma risulta incredibile che in un’agenzia di informazione con la sua esperienza, non ci sia nessuno che sappia fare una somma. È stato dimostrato fino alla nausea che un seggio elettorale, lavorando 12 ore può badare a un massimo di 720 persone al ritmo di una al minuto.

Se ci fossero stati, come hanno detto gli organizzatori della farsa, 2030 sedi elettorali, e se ognuna avesse avuto tre seggi – e in molti ce n’era solo una – il massimo di elettori arriverebbe a 4.384 .800. Questo ripetiamo, lavorando senza fermarsi un solo istante per 12 ore, cosa che normalmente non succede in un evento elettorale.

E c’è di più, secondo il registro elettorale ufficiale del Venezuela, risiedono all’estero 101.000 persone con capacità di voto, ma risulta che hanno votato 693.000. Da dove è venuta fuori la differenza? Si sono riprodotte spontaneamente come i batteri?

E se ci fosse bisogno di qualcos’altro, i convocanti hanno immediatamente bruciato i voti ricevuti. Se qualcuno ha bisogno di una prova lampante che ha ragione, dovrebbe essere per lo meno debole di mente per bruciare, proprio le prove dell’argomento su cui sta dicendo la verità. Perché non hanno conservato i voti? A qualunque persona sensata questo sembrerebbe sospetto e che qualcosa puzza, meno ad alcuni mezzi di comunicazione o allo screditato Luis Almagro e alla sua inoperante Organizzazione degli Stati Americani e a certi governi di questo e l’altro lato dell’Atlantico.

Inganni e menzogne che riuniscono molti complici, e altri che preferiscono non guardare né ascoltare. A tutti loro ricordiamo loro la frase di José Martí: “Guardare con calma commettere un crimine, è commetterlo”.

Autore: Guillermo Alvarado. Traduzione: Redazione di El Moncada

http://www.rhc.cu

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.