Venezuela: perché è stata rimossa la procuratrice Ortega?

da teleSUR 

L’ex procuratrice del Venezuela Luisa Ortega Diaz è stata rimossa dal suo incarico per decisione dell’Assemblea Nazionale Costituente e in seguito all’avviamento di un’udienza preliminare del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) per alcune gravi mancanze durante la sua gestione del Ministerio Público. (…)

In relazione alle proteste violente promosse dalla destra venezuelana dal mese di aprile di quest’anno, l’ex procuratrice è stata accusata di tenere una posizione ‘politica’ sui fatti.

Nell’ambito delle violente proteste, le dichiarazioni di Ortega Díaz omettevano le morti o gli omicidi di persone legate al governo venezuelano, così come la presenza di minori durante le manifestazioni e i danni a enti pubblici e privati realizzati da gruppi terroristici guidati dalla destra.

Il suo comportamento è stato qualificato come «sleale» verso le istituzioni. Mente le omissioni dell’ex procuratrice circa il suo agire hanno costretto il TSJ a realizzare un’udienza preliminare, alla quale non ha assistito. (…)

La decisione del TSJ di inabilitare Ortega Diaz dalle sue funzioni è definita dall’articolo 380 del codice di procedura penale.

Da parte sua, l’Assemblea Nazionale Costituente con il suo potere originario ha stabilito la rimozione dall’incarico dell’ex procuratrice accusata di violare l’etica pubblica, dopo aver mentito circa la «mancanza di legittimità di origine» dei giudici del TSJ e per le sue posizioni sui fatti violenti registrati nel paese.

Ortega Díaz ha presentato una serie di denunce dove accusa il governo venezuelano di manipolare episodi di violenza durante le proteste e di non rispettare la nomina dei giudici del TSJ.

Queste accuse sono state respinte e smentite dalle autorità venezuelane, che hanno dimostrato, attraverso le prove, come si trattasse solo di menzogne infondate dell’ex procuratrice.

(traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

Venezuela: la Costituente rimuove la Procuratrice della Repubblica, Luisa Ortega Diaz. Spieghiamo i motivi

Attilio Folliero, Caracas 05/08/2017 – umbvrei.blogspot.it

La Assemblea Costituente, dopo il suo insediamento ufficiale il 4 agosto e l’elezione degli organi amministrativi, nella sessione odierna ha deciso la destituzione immediata della Procuratrice della Repubblica, Luisa Ortega Diaz. Al suo posto è stato nominato, in via transitoria, Tarek William Saab, che svolgeva le funzioni di “Difensore del popolo”. La Costituente ha anche dichiarato la necessità di ristrutturare la Procura della Repubblica.

Contro la Procuratrice della Repubblica, lo scorso 4 luglio, era iniziato un processo davanti al Tribunale Supremo, equivalente alla Corte Costituzionale italiana. La sentenza del Tribunale Supremo prevede la sospensione dall’incarico, l’interdizione dai pubblici uffici, la proibizione di lasciare il paese ed il sequestro dei conti correnti bancari e di tutti i beni.

La Costituente quindi non ha fatto altro che applicare la sentenza del Tribunale Supremo, sentenza letta al momento della proposta di rimuovere la procuratrice.

Nella seduta odierna è stato anche proposto ed approvato di estendere il periodo della Costituente, inizialmente previsto per sei mesi ed ora esteso a due anni.

Le accuse contro la Procuratrice Luisa Ortega Diaz

Il 4 luglio presso il Tribunale Supremo è iniziato il processo alla Procuratrice Generale della Repubblica, Luisa Ortega Diaz. Contro di lei numerose accuse: aver diffuso pubblicamente notizie false, ovvero aver mentito al paese, in definitiva aver violato la Costituzione e le altre leggi dello Stato. Luisa Ortega è accusata anche di corruzione, illecito arricchimento personale, di familiari e prestanomi; mancato avvio dell’azione pensale verso persone, tra cui familiari, di cui ci sono forti sospetti di corruzione ed altri reati.

La Procuratrice generale ha protetto anche il marito, German Ferrar, da tre legislature deputato del Partito Socialista (PSUV), che nei giorni scorsi assieme ad altri due deputati del PSUV è passato tra le file dell’opposizione. In realtà il deputato socialista da anni simpatizzava con l’opposizione; i media lo consideravano personaggio ideale del “Chavismo senza Chávez”. Quando era vivo ancora Chávez i media lanciarono appunto l’idea di un “Chavismo senza Chávez”, ossia consideravano buono il progetto politico di Chávez, ma lui, Chávez era cattivo ed andava cacciato. Tra i chavisti maggiormente adulati dai media dell’opposizione vi era proprio German Ferrer, che tra l’altro ottenne anche uno spazio televisivo in Globovision, nota TV di opposizione, dove dirige da anni il programma “Criterios”. German Ferrer e la figlia (1) sono proprietari di varie imprese, tra cui una di trasporto aereo con destino nei paradisi fiscali. Il marito e la figlia sono accusati di corruzione ai danni di CADIVI, l’ente statale che amministrava i dollari dello stato, concedendoli ad un cambio preferenziale a persone giuridiche (imprese) e persone fisiche. Il nome di German Ferrer compare anche nei Panama Papers, come rivelato dalla Ministra Iris Varela (2)

Tra i vari illeciti commessi dalla Procuratrice c’è anche l’uso a fini personali (suoi e del marito) di un aereo illegalmente confiscato dalla Procura della Repubblica ad una impresa privata nel 2014; malgrado una sentenza di un Tribunale che ordinava la restituzione dell’aereo ai legittimi proprietari, la Procuratrice per due anni si negava e continuava ad usarlo come fosse di sua proprietà (3).

La prima udienza presso il Tribunale Supremo, in cui si formularono le accuse, venne trasmessa in diretta dalla TV dello stato. In quella occasione l’accusata non si presentò ed il Tribunale comunque le assegnò un difensore d’ufficio. Nel corso di quell’udienza vennero ascoltati il denunciante, il deputato Pedro Carreño e soprattutto il Difensore del Popolo, Tarek William Saab, che mostrò documenti originali che confermavano le accuse.

Al termine del processo il Tribunale Supremo l’ha riconosciuta colpevole e quindi ha proposto al Parlamento di rimuoverla dall’incarico. Considerata l’immobilità e l’illegittimità del Parlamento nazionale la rimozione dall’incarico è ricaduta sulla Assemblea Nazionale Costituente. Ricordiamo che il Parlamento è stato dichiarato “illegale” da una sentenza dello stesso Tribunale Supremo, come analizzeremo più avanti.

Chi è Luisa Ortega Diaz?

Luisa Ortega Diaz è una chavista della prima ora, ossia è seguace di Hugo Chávez fin dalla sua prima apparizione sulla scena politica venezuelana. Ha una lunga militanza nella sinistra e nell’estrema sinistra; tra l’altro è stata guerrigliera con Douglas Bravo, sicuramente il più noto guerrigliero del Venezuela.

Da sempre schierata coi Governi di Hugo Chávez e Nicolas Maduro, improvvisamente quest’anno a partire da Aprile la dottoressa Ortega Diaz ha cominciato a scagliarsi contro le decisioni del Tribunale Supremo e contro lo stesso Governo, fino ad arrivare a dichiarare che i giudici del Tribunale Supremo sono illegittimi.

All’inizio di aprile ha criticato le sentenze del Tribunale Supremo riguardanti il Parlamento. Cerchiamo di spiegare al pubblico italiano perché il Parlamento venezuelano è stato dichiarato illegittimo.

Durante le elezioni parlamentari del 2015, tre deputati, Julio Ygarza, Nirma Guarulla e Romel Guzamana, eletti nelle file dell’opposizione nello Stato Amazonas sono stati accusati di brogli elettorali, con prove scaccianti; il Tribunale Supremo dichiarò nulla la loro elezione e di fatto si sarebbe in attesa di eleggere i tre deputati dello stato Amazonas.

Il Parlamento, sfidando la sentenza del Tribunale Supremo incorporava i tre deputati. A questo punto il Tribunale Supremo non ha potuto fare altro che dichiarare nulli tutti gli atti del Parlamento illegalmente costituito.

Ricordiamo che il Tribunale Supremo oltre a verificare la costituzionalità delle leggi, dirime le controversi tra i poteri dello stato ed è l’organo proposto a vigilare e giudicare la corretta applicazione delle leggi da parte degli altri organi dello stato.

La dottoressa Ortega Diaz, oltre a criticare l’attuazione del Tribunale e le sentenze emanate da quest’organo è andata oltre, arrivando a dichiarare pubblicamente l’illegittimità dell’elezione di 13 giudici principali del Tribunale Supremo e 21 giudici supplenti.

Di tale elezione ne aveva parlato anche lo scrivente, dato che tra i giudici eletti vi era l’ex Magnifico Rettore dell’Università Bolivariana, il Dottor Luis Damiani, conosciuto personalmente ed incontrato in più occasioni.

Questi giudici vennero eletti, quasi alla fine del mandato dal Parlamento in cui aveva la maggioranza la coalizione di partiti che sostiene il governo. A tale riguardo ci sono due precisazioni da fare:

  • E’ vero, che i giudici sono stati eletti quasi alla fine del mandato del Parlamento, a meno di un mese dalla scadenza, ma tutto il processo di selezione dei nuovi giudici del Tribunale Supremo è durato oltre due anni, ossia quasi la metà del periodo legislativo è stato dedicato alla selezione dei nuovi magistrati del Tribunale Supremo. Pertanto che la votazione finale, spettante al Parlamento sia intervenuta quasi alla fine del mandato è pura coincidenza.
  • Inoltre, c’è da considerare un altro importante elemento: tutti gli atti di un Parlamento legalmente costituito sono validi dal momento dell’insediamento fino al momento dell’insediamento del nuovo Parlamento. Pertanto tutte le leggi approvate e tutti gli atti adottati durante la legislatura, fosse anche l’ultimo minuto dell’ultimo giorno di legislatura sono sempre validi.

In tale processo di selezione ha avuto un ruolo fondamentale la Procura della Repubblica, nella persona della Procuratrice Generale, Luisa Ortega Diaz. Durante tutto il processo di selezione dei nuovi giudici, la dottoressa Ortega Diaz ha partecipato attivamente, avallando con la sua partecipazione, con le sue decisioni, con le sue firme tutti gli atti del processo senza mai esprimere dubbi e contrarietà.

Negli ultimi mesi, a distanza di un anno e mezzo dalla elezione di questi giudici, non solo dichiara di non essere mai stata d’accordo con questa elezione, ma addirittura nega di aver partecipato al processo di selezione. Ovviamente si tratta di una bugia, comprovata dal fatto che gli atti adottati in questa selezione recano la firma di tutti gli organi intervenuti e quindi anche la sua, come mostrato pubblicamente durante il processo da Tarek William Saab, Difensore del Popolo, altro organo intervenuto in tale processo di selezione.

Per tali dichiarazioni false e tendenziose, arrivate dalla persona preposta all’organo che deve far rispettare la legge, è stato avviato il procedimento giudiziario da parte dell’Alta Corte di Giustizia, ovvero il Tribunale Supremo.

In chiusura, una domanda sorge spontanea: “Come mai una persona di estrema sinistra, da sempre schierata col governo, mai criticato neppure nei momenti in cui ha commesso errori imperdonabili, improvvisamente si schiera con la destra più reazionaria e comincia a sputare nel piatto in cui ha mangiato in tutti questi anni?”

Ricordiamo che in questo piatto non ha mangiato solo lei, ma anche vari membri della sua famiglia, il marito, il fratello, la figliastra.

Dunque come mai questo cambio di attitudine da parte di questo alto funzionario dello stato? All’inizio di quest’anno c’è stato un episodio drammatico che ha riguardato la dottoressa Luisa Ortega Diaz e la sua famiglia, ossia il sequestro della figliastra, la figlia del marito. Alla fine la figliastra è stata liberata, ma tutta l’operazione è rimasta avvolta nel mistero. A caso questo sequestro ha inciso sulle successive decisioni e le scelte politiche della Procuratrice della Repubblica?

Note

(1) Vedasi a titolo di esempio l’articolo “Hijastra de Fiscal Luisa Ortega posee empresa de “Maletín” en Panamá”, Url: http://www.lechuguinos.com/luisa-ortega-hijastra-empresa-panama/

(2) Vedasi ad esempio l’articolo “Iris Valera acusó a Germán Ferrer de estar involucrado en los Panamá Papers”, Url: http://www.reporteconfidencial.info/ver_noticia.php?id_n=3298549

(3) Sulla vicenda si possono consultare vari articoli; ad esempio quelli di GlobovisionEl UniversalLa verdad, tutti media schierati con l’opposizione).

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