Il Centro dei Militare per la Democrazia Argentina (CEMIDA) ha avvertito -attraverso un comunicato – che il governo della presidentessa Cristina Fernández affronta un colpo di stato morbido, dopo aver analizzato le operazioni della destra e della magistratura in quel paese di Sud America.
La massima autorità del CEMIDA, il colonnello in pensione José Luis García, e l’esperta Elsa Bruzzone hanno avvertito sulle strategie degli USA nella regione davanti all’ impulso dei progetti di integrazione in America Latina e nei Caraibi.
“L’attacco che sta sostenendo il governo argentino per qualche manifestazione d’indipendenza al comandamento capitalista. Questo attacco destinato a imporre la propria volontà al’avversario più debole (…) è evidente che il nuovo ordine mondiale non ha potuto sostenere la pace e l’armonia nelle relazioni tra gli Stati; in realtà è tutto il contrario. “
Garcia e Bruzzone hanno avvertito che lo scenario del Golpe Morbido che si sta sperimentando in Argentina, è lo stesso scatenato attualmente contro il Venezuela, a causa del pericolo che rappresenta la diffusione, nella regione, del Socialismo del XXI Secolo.
Nella dichiarazione sono stati enfatici nel sottolineare che, anche se non ci sono prove per collegare la presidentessa Fernández con il caso AMIA, questo anno è iniziato con la inusitata denuncia del procuratore Alberto Nisman e la sua strana morte.
Gli analisti hanno denunciato che nei piani golpisti e le imputazioni sono coinvolti ex agenti del precedente servizio segreto argentino, in collusione con la CIA e il Mossad israeliano.
(da Russia today) “Manipolazione psicologica”, “operativi di stampa”, “aggressioni economiche” e “il controllo da parte di organismi internazionali” sono solo alcuni degli strumenti che si usano “nel brutale attacco”, allerta il Cemida attraverso un comunicato. Dal suo punto di vista, il fine è “instaurare a livello mondiale un capitalismo liberale fondamentalista e integralista applicato alle persone, ai paesi e alle società a profitto di pochi”.
Non è casuale che i principali organismi internazionali ordinino di aprire i mercati, mentre i paesi ‘leaders’ che li dirigono causano ogni tipo di danni ai paesi minori con i sussidi che concedono, soprattutto, alle loro stesse produzioni primarie, sottolinea il centro. I “grandi imperi politico-economici” usano la globalizzazione e la concessione di un potere smisurato alle organizzazioni private, specialmente alle finanziarie, come strumento per provocare una caduta dell’indipendenza e del potere effettivo di Stati sovrani, insiste l’organizzazione.
La strategia ha “complici locali”, insiste il comunicato. Il documento specifica che questi occupano cariche tanto dentro il Governo come dentro il Congresso Nazionale e che vanno regolarmente all’Ambasciata degli USA e viaggiano a Washington per “ricevere direttive e per informare in privato i loro mentori”. Secondo il Cemida, il tentativo del golpe morbido si deve alla lotta per i mercati globali e le risorse naturali strategiche, come l’energia, il petrolio, i minerali, gli ecosistemi, gli alimenti e l’acqua potabile.
Il Venezuela “ha originato l’allarme dell’impero”, perché “ha osato propugnare un socialismo del secolo XXI, per il pericolo che questo esempio si diffonda”, spiega il gruppo. Nel caso del Governo di Cristina Fernández, si fanno alcuni “errori imperdonabili contro il sistema” più concreti: la nazionalizzazione dei fondi pensione AFJP, del servizio delle poste, delle Linee Aeree Argentine e dell’industria petrolifera YPF che possedeva la spagnola Repsol e più accordi di cooperazione economica con la Russia e la Cina.
La conclusione dei militari argentini la conferma anche l’ex presidente del Paraguay, Fernando Lugo. I tentacoli del “polpo grande del nord” si sentono ancora in tutta l’America latina, ha insistito l’ex mandatario in un’intervista a ‘Pressa Latina’. Ci sono prove evidenti dell’ingerenza degli USA in Venezuela, diretta a destabilizzare e abbattere il processo bolivariano, ha insistito.
CEMIDA alerta sobre desarrollo de golpe de estado blando en Argentina
Los analista denunciaron que en los planes golpistas y las imputaciones están involucrados exagentes del pasado servicio secreto argentino, en confabulación con la CIA y el Mossad israelí.
El Centro de Militares para la Democracia Argentina (Cemida) alertó -a través de un comunicado- que el Gobierno de la Presidente Cristina Fernández se enfrenta a un golpe de Estado blando, luego de analizar las operaciones de la derecha y el Poder Judicial en ese país suramericano.
La máxima autoridad de Cemida, el coronel retirado José Luis García, y la experta Elsa Bruzzone advirtieron sobre las estrategias de Estados Unidos en la región ante el impulso de los proyectos integracionistas en América Latina y el Caribe.
“El ataque que está soportando el Gobierno argentino por alguna manifestación de independencia al mandamiento capitalista. Este ataque destinado a imponer la propia voluntad al oponente más débil (…) queda claro que el nuevo orden mundial no ha podido sostener la paz y la armonía en las relaciones entre los Estados; en realidad es todo lo contrario”.
García y Bruzzone advirtieron que el escenario de Golpe de Estado Blando que se está ensayando en Argentina, es el mismo desatado actualmente contra Venezuela, por el peligro que representa la propagación en la región del Socialismo del Siglo XXI.
En el comunicado fueron enfáticos al señalar que aunque no existen pruebas para vincular a la Presidente Fernández con el caso AMIA, este año inició con la inusitada denuncia del fiscal Alberto Nisman y su extraña muerte.
Los analista denunciaron que en los planes golpistas y las imputaciones están involucrados exagentes del pasado servicio secreto argentino, en confabulación con la CIA y el Mossad israelí.