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Secondo un articolo de The New York Times, il presidente Obama ha nominato, lo scorso giovedì, la signora Gayle Smith, un’alta funzionaria della Casa Bianca, come prossima amministratrice dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
La possibile sostituta del dottor Rajiv Shah – che ha lasciato l’agenzia lo scorso febbraio – è stata un’alta funzionaria specializzata in questioni africane durante le amministrazioni di Bill Clinton e Barack Obama. Mrs. Smith aspetta la sua conferma da parte del Senato.
Gayle Smith ha acquisito notorietà dirigendo la risposta USA a vari eventi come pandemie e catastrofi naturali, tra le quali il recente terremoto in Nepal, la crisi dei rifugiati in Siria e la regressione dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale, così come nell’utilizzo dei fondi destinati all’USAID, che raggiungono i 20 miliardi di dollari.
Anche se aspetta una certa resistenza dai repubblicani, la Smith gode di rispetto per il suo lavoro come assistente speciale al presidente Obama in seno al Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Alla Smith tocca lasciarsi alle spalle le critiche ricevute dall’USAID nel finanziamento di operazioni destabilizzanti contro Cuba, anche se è noto che lei manterrà queste attività, ma con più raffinatezza ed evitando i punti deboli dei precedenti programmi sovversivi. Sa che l’instaurazione di relazioni diplomatiche tra Cuba e USA le darà un certo livello di legalizzazione a queste attività. Nessuna sorpresa che sia stata direttrice senior per lo sviluppo e la democrazia nel Consiglio di Sicurezza Nazionale.
La sua storia anche se la posiziona come funzionaria e giornalista non esclude i suoi legami con le agenzie di intelligence come la CIA, in quanto ha una vasta esperienza sul campo dopo aver trascorso 20 anni in Africa, durante il quale ha alternato le sue funzioni in Etiopia, Sudan e Kenya come giornalista legata alla BBC, Reuters, AP e The Boston Globe, in quanto membro di ONG.
Gayle Smith dovrà agire con tatto e prudenza per ripulire la sporca immagine dell’USAID.
Un nuevo rostro para la USAID: ¿Más de los mismo?
Según reseña The New York Times, el presidente Obama nominó el pasado jueves a la señora Gayle Smith, una alto funcionaria de la Casa Blanca, como próxima administradora de la Agencia de los Estados Unidos para el Desarrollo Internacional (USAID).
La posible sustituta del Dr. Rajiv Shah –quien dejó la agencia en febrero pasado-, ha sido una funcionaria de alto rango especializada en temas africanos durante las administraciones de Bill Clinton y Barack Obama. La señora Smith espera su confirmación por el Senado.
La Gayle Smith cobró notoriedad al dirigir la respuesta norteamericana ante diversos eventos como pandemias y desastres naturales, entre los que se incluyen el reciente terremoto en Nepal, la crisis de refugiados en Siria y el retroceso de la epidemia de ébola en África Occidental, así como en el uso de los fondos destinados a la USAID que alcanzan los 20 mil millones de USD.
Aunque se espera cierta reticencia por parte de los republicanos, la Smith goza de respeto por su labor como asistente especial del presidente Obama dentro del Consejo de Seguridad Nacional.
Su historia aunque la ubica como funcionaria y periodista no excluye sus vínculos con agencias de inteligencia como la CIA, ya que tiene una amplia experiencia de campo luego de pasar 20 años en África, período en que alternó sus funciones en Etiopía, Sudán y Kenia como periodista vinculada a la BBC, Reuters, AP y The Boston Globe, como miembro de ONGs.
Gayle Smith deberá actuar con tacto y prudencia para limpiar la sucia imagen de la USAID.