Il
terrorismo è stato, negli ultimi 40 anni, uno strumento
permanente della politica estera USA nei confronti di Cuba.
In questo lasso di tempo 3478
cubani sono morti a causa di tali azioni ed altri
2100
sono
rimasti mutilati ed inabili.
Contro
Cuba si sono utilizzate le mille e una forma per ammazzare.
I gruppi terroristi anticastristi
sono stati pionieri nella brutale moda del sequestro aereo. Hanno
attaccato e distrutto in
volo un apparecchio cubano assassinando tutti i suoi passeggeri.
I gruppi terroristi anticastristi sono
stati pionieri nel terrorismo biologico. Pulci, zecche, zanzare... qualunque mezzo fu studiato per attaccare ed
ammazzare.
LA GUERRA SPORCA...
Una delle prime azioni terroristiche del Governo USA contro
Cuba ebbe il carattere della strage: il sabotaggio alla nave francese
La Coubre, il 4 marzo
'60, attraccata nel porto dell'Avana
(a cui si riferiscono alcune delle foto ndt).
La nave aveva caricato in Europa un importante lotto di armamenti comprato dal Governo Rivoluzionario di Cuba, preoccupato per le crescenti azioni aggressive
USA, all'industria nazionale belga. Il carico fu sabotato da agenti CIA all'imbarco e
le bombe posizionate esplosero mentre si realizzavano le operazioni di scarico.
Le bombe furono sofisticatamente installate in modo tale che la seconda
esplosione si producesse nel momento in cui era prestato
soccorso alle vittime della prima. Tanto la nave quanto il molo confinante erano
brulicanti di lavoratori portuali, soldati, medici e infermieri che, con sprezzo
del pericolo, erano accorsi sul posto del disastro per aiutare le vittime e
prevenire ulteriori incidenti.
Questo atto terroristico lasciò un saldo di 101 morti, tra essi sei marinai francesi, e centinaia di feriti
la cui quantificazione esatta, a tanti anni del fatto, risulta impossibile poiché
molti di essi furono trasportati in numerosi ospedali e centri di soccorso della
capitale.
L'ARTE DI AMMAZZARE
Le modalità del terrorismo usato contro Cuba sono state fondamentalmente le
seguenti:
- sabotaggio o distruzione di obiettivi civili dentro il paese;
- attacchi
pirata contro installazioni costiere e contro imbarcazioni mercantili e
pescherecci;
- attentati contro installazioni e personale cubano all'estero, comprese sedi diplomatiche, uffici
dell'aviazione civile ed aerei;
- costante istigazione ad elementi sovversivi,
attraverso stazioni radio e TV, per realizzare atti terroristici contro i centri
di produzione e di servizi, indicando perfino la forma per eseguirli.
Durante questi 40 anni di Rivoluzione Cuba
è stata un bersaglio incessante di azioni terroristiche.
E' nel '61 che incominciano con sistematicità,
come conseguenza del programma di "azione
coperta" contro Cuba, approvato il 17 marzo '60 dal Presidente
degli USA, Dwight D. Eisenhower
che, nel menzionato documento segreto
ora declassificato, precisa: "Il metodo per ottenere il nostro scopo consisterà
nell' incitare, appoggiare e, per quanto possibile, dirigere l'azione, dentro e
fuori Cuba, da parte di gruppi selezionati di cubani che possano realizzare qualunque missione
su propria iniziativa".
Tale prassi sarà proseguita anche dal Presidente Kennedy.
Fu precisamente uno di questi "gruppi selezionati" quello che perpetrò, nel pomeriggio del 13
aprile '61, l'incendio e la totale
distruzione de "El Encanto", il maggiore negozio del paese, azione eseguita
da Carlos L. González Vidal, appartenente al gruppo terroristico conosciuto con
la sigla MRP.
Si sa che l'organizzatore principale fu Mario Pombo Matamoros che a sua volta manteneva relazioni con dirigenti del gruppo M-30-11. Le conseguenze di questo sinistro non furono sole di indole
economica ma anche qualcosa di più doloroso: la morte della lavoratrice Fe del Valle
Ramos e le ustioni e lesioni subite da altre 18 persone, tra le centinaia che lavoravano in
questa istituzione commerciale.
Come parte di questi stessi piani terroristici, si era prodotto un mese prima, il 13 marzo
'61, l'attacco alla raffineria "Hermanos Díaz", in Santiago di Cuba, nel quale
morì il marinaio René Rodríguez Hernández, di 27 anni e ferito Roberto Ramón
Castro,
di 19 anni.
Questa azione fu eseguita da un commando CIA a bordo di un'imbarcazione armata con mitragliatrici di grosso calibro che fu
posta in acqua dalla nave Bárbara J., proveniente dagli USA, fatto che fu recensito dal Direttore generale
CIA., Lyman Kirkpatrick.
Il 28 maggio '61, elementi terroristici incendiano il cinema "Riego", nella città di
Pinar del Rio, durante uno spettacolo per bambini. Risultano feriti 26 bambini e 14 adulti.
Il 5 settembre '63, due aeroplani bimotori lanciano artefatti esplosivi sulla città di Santa
Clara e causano la morte al maestro Fabric Aguilar Noriega e feriscono tre dei suoi quattro figli.
Il 23 dicembre '63 un commando della CIA, trasportato per mare dalle coste USA, utilizzando elementi di demolizione
sottomarina affonda la lancia
LT-385 appartenente alla Marina da Guerra Rivoluzionaria nella darsena di Siguanea,
Isla de Pinos, provocando la morte dell'alfiere di fregata Leonardo Luberta Noy
e dei marinai Jesús Mendoza Larosa, Fe de la Caridad Hernández Jubón e Andrés
Gavilla Soto.
In questo periodo potrebbero segnalarsi decine di casi simili.
PIONIERI NEI SEQUESTRI AEREI
I sequestri di aeroplani, che non avevano precedenti nel mondo, furono un metodo ideato ed utilizzato
dalla CIA nel suo programma di azioni terroristiche contro Cuba dal '59.
Numerosi fatti di
questo tipo ebbero luogo, specialmente nei primi anni della Rivoluzione. Alcuni acquisirono caratteristiche drammatiche.
A
mo di esempio citeremo quello avvenuto il 27 marzo '66: un individuo senza scrupoli, Angel María Betancourt Cueto, utilizzando un'arma da fuoco, cercò di dirottare verso gli
USA, dove sarebbe stato accolto come un eroe, un aereo Il-18 della Cubana di Aviazione con 97 persone a bordo,
di cui 14 bambini, in volo da Santiago di Cuba verso l'Avana. Il tentativo
fallì per la coraggiosa e decisa condotta del capitano dell'aereo, Fernando Álvarez
Pérez,
che rifiutò di attuare le pretese del dirottatore e atterrò all'aeroporto internazionale della
capitale. Il sequestratore, dopo che l'aereo atterrò, assassinò il pilota ed il custode, Edor Reyes
García e causò ferite gravi al copilota Evans Rosales.
Questo fatto commosse tutta Cuba.
Le altre forme di terrorismo non cessarono.
Il 12 ottobre '71, una lancia rapida ed un'altra imbarcazione di maggiore
stazza, provenienti dalle coste USA, mitragliarono il villaggio di
Boca de Samá, nella costa nord della provincia di Oriente. Questa vigliacca azione contro la popolazione civile provocò due vittime e ferì altre
persone del villaggio, tra cui due bambini.
ATTO MOSTRUOSO
In quegli anni, nello stretto della
Florida, il terrorismo colpì ugualmente, con azioni paramilitari, imbarcazioni mercantili e pescherecci
cubani o di paesi terzi.
Il 4 ottobre '73, i pescherecci Cayo Largo 17 e Cayo Largo 34 sono attaccati da due cannoniere pilotate
da terroristi che assassinano il pescatore Roberto Torna Mirabal ed abbandonano gli altri in zattere di gomma, senza acqua né
viveri.
Senza dubbio il più mostruoso e ripugnante atto terroristico commesso contro Cuba in
quel periodo ebbe luogo il 6 ottobre '76: l'esplosione in pieno volo di un aero civile delle linee aeree cubane con 73 persone a bordo, tra esse 57 cubani, compresi i 24 membri della squadra giovanile di scherma che avevano appena
vinto tutte le medaglie
d'oro in un campionato centroamericano; 11 giovane guyanesi, 6 di essi
selezionati per realizzare studi di medicina in Cuba e 5 cittadini della
Repubblica Popolare Democratica di Corea. Tutti, senza eccezione, perirono.
L'aereo, un D.C.-8 con matricola CUT-1201, era decollato, dieci minuti prima, dall'aeroporto internazionale
di Barbados. Un artefatto esplosivo programmato era stato posizionato nel bagno
dell'aero da due individui che, provenienti da Trinidad Tobago, abbandonarono l'aeronave in
quell'ultimo scalo della sua rotta.
Dall'aeroporto prendono rapidamente un taxi e chiedono all'autista che li porti alla sede dell'Ambasciata
USA in Barbados, secondo la testimonianza rilasciata alle autorità delle
Barbados da Maurice Firebrace l'autista del taxi che li trasportò. Un altro tassista, Roger
Pilgrim, testimoniò ugualmente davanti alle autorità delle Barbados che nel pomeriggio di quello stesso giorno li trasportò due volte alla sede diplomatica
USA, prima tra le 2:00 e le 3:00 del pomeriggio e dopo attorno alle 4:55. Quello
stesso pomeriggio, dall' hotel "Village" riuscirono a comunicare ed informare i
loro capi in Venezuela sul compimento della missione assegnatagli. Durante la notte ritornarono
a Trinidad Tobago,
dove all'alba del 7 ottobre furono identificati ed
arrestati dalle autorità locali, alle quali quasi immediatamente confessarono la
loro partecipazione ai fatti.
Quattordici giorni dopo il sabotaggio in una riunione realizzata a Trinidad Tobago
su richiesta del Primo Ministro di questo paese, Eric Williams,il Cancelliere della Guyana, Fred
Willis,
fece riferimento alle agende proprietà degli imputati, compromettenti per la CIA,
che denunciavano quest'organismo nordamericano e dimostravano i suoi vincoli coi detenuti. Erano due mercenari di nazionalità venezuelana che erano stati
assoldati da Orlando
Luis Posada Carriles
e
Orlando Bosch Avila, due dei più famosi terroristi reclutati
dal '60 dalla CIA e specializzati in sofisticate tecniche di sabotaggio con ogni tipo di mezzi. Ambedue erano registrati in un'organizzazione chiamato
CORU, sorta dall'unificazione ordinata dalla CIA dei principali gruppi che fino
ad allora agivano, dal territorio USA, sotto sigle differenti e a cui fu
assegnato il compito di eseguire un ambizioso programma di sabotaggi ed atti
terroristici contro Cuba con il totale appoggio del Governo USA.
VIGLIACCHERIA E BRUTALITA'
Quello stesso gruppo unificato dalla CIA portò a termine in quel periodo, tra altri, i seguenti fatti:
6 aprile: Due pescherecci, Ferro-119 e Ferro-123, sono attaccati da lance pirata, provenienti dalla Florida, causando la morte
del pescatore Bienvenido Mauriz e gravi danni alle imbarcazioni.
22 aprile: Una bomba è posizionata nell'Ambasciata cubana in Portogallo, causando la morte dei funzionari
diplomatici Adriana Corcho Callejas ed Efrén Monteagudo Rodríguez e ferite gravi ad
altri, distruggendo totalmente il locale.
5 giugno: La Missione cubana all'ONU è oggetto di un attentato con esplosivi,
vi sono importanti perdite materiali.
9 Luglio: Una bomba esplode nel vagone carica bagagli del volo di Cubana de
Aviacion, nell'aeroporto di Kingston, Giamaica, alcuni momenti prima di essere trasbordati.
Per pura casualità l'aeroplano della Cubana non esplose in aria.
10 Luglio: Una bomba esplode negli uffici della British West Indies in Barbados che rappresentava gli interessi
della linea aerea civile cubana in quel paese.
24 Luglio: Un tecnico dell'Istituto Nazionale della Pesca, Artagnán Díaz Díaz, è assassinato
nel tentato sequestro del Console cubano nella città messicana di Merida.
9 agosto: Due funzionari dell'Ambasciata cubana in Argentina,
Crescencio Galañena Hernández e Jesús Cejas
Arias, sono
sequestrati; di loro non si avrà più alcuna notizia.
18 agosto: Una bomba esplode negli uffici della linea aerea civile cubana in Panama, causando
considerevoli danni.
I gruppi formanti il
CORU facevano dichiarazioni pubbliche negli USA,
rivendicando ciascuna di queste malefatte. Nell'agosto '76 su un giornale pubblicato a Miami
apparve uno vergognoso bollettino di guerra dove, dopo avere riferito come
avevano fatto esplodere un'automobile di fronte all'Ambasciata cubana in Colombia e
distrutto gli uffici di Air Panamá, i capoccia del CORU alla fine dichiaravano testualmente:"Molto
presto attaccheremo aeronavi in volo". Approssimativamente sei settimane dopo
esplose in pieno volo l'aero cubano che aveva fatto scalo alle Barbados.
In Venezuela sono arrestati Orlando Bosch e Luis Posada Carriles; vengono imprigionati e sottoposti a lungo e
tortuoso processo giudiziale insieme ai due mercenari venezuelani che, per loro ordine,
avevano collocato la bomba sul D.C.-8.
Nell' agosto '85 Posada Carriles
è liberato dalla CIA, attraverso la
Fondazione Nazionale Cubano Americana, dalla prigione di massima sicurezza di San Juan
de los Morros, e trasportato in poche ore in El Salvador, dove immediatamente
lavora in una delle operazioni più segrete, delicate e compromettenti tra
quelle portate a termine da un governo USA: la famosa Operazione Iran-contras che diede origine ad un colossale scandalo politico
negli USA.
Posada Carriles,ai diretti ordini della Casa Bianca, era il responsabile dei magazzini e della distribuzione delle armi per la guerra sporca in
Nicaragua. Non aveva mai raggiunto una responsabilità tanto alta nei suoi 25 anni di servizio
al soldo del Governo USA.
GIUSTIZIA ED IMPUNITA'
Orlando Bosch il responsabile del
ripugnante crimine, poiché più
alto in grado nell'organizzazione terroristica unificata dalla CIA, fu
cinicamente assolto da un tribunale corrotto ed impudico. Autore di numerosi
atti terroristici contro Cuba vive oggi tranquillamente come ospite illustre
degli USA.
Un altro fatto terroristico doloroso e
vergognoso accadde dopo il brutale crimine delle Barbados: il 11 settembre '80 fu assassinato in pieno giorno, in una frequentata strada
di New York, il diplomatico cubano
Félix García
Rodríguez. Il crimine fu perpetrato
da un commando dell'organizzazione terroristica
Omega-7 il cui obiettivo era
assassinare questo ed altri tre funzionari della rappresentazione cubana davanti
alla sede ONU.
I cambiamenti avvenuti nello scenario internazionale fecero sì che variassero anche le forme di
ciò che costituisce un flagrante terrorismo di Stato contro la Repubblica di Cuba. In tale senso, i settori più reazionari dell'emigrazione cubana negli
USA incoraggiarono l'attività terroristica alla fine dell'Amministrazione
del Presidente George
Bush, del Partito Repubblicano,
per questo si svilupparono con una certa intensità diverse azioni durante la prima e le seconde amministrazioni
del democratico William Clinton.
Dal '92 e fino ad oggi, come è pienamente dimostrato nelle recenti sentenze contro il
terroristi Raúl Ernesto Cruz Leon ed Otto René Rodríguez Llerena che fecero esplodere
nel '97 sette bombe negli hotels della capitale (uccidendo
l'italiano Fabio di Celmo), la Fondazione Nazionale Cubano Americana,
finanziatrice primaria delle campagne politiche presidenziali e di un gruppo di
noti legislatori nordamericani, fu quella che concepì, organizzò e finanziò impunemente da
Miami questa campagna terroristica contro Cuba.
La Fondazione ha sviluppato la sua azione non
solo dal territorio nordamericano utilizzando mercenari di origine cubana residenti negli
USA ma anche dall'America Centrale, contrattando mercenari centroamericani che agiscono
sotto la direzione del terrorista tristemente celebre Luis Posada
Carriles.
Quest'ultime azioni criminali contro Cuba dall'America Centrale, concepite, organizzate e finanziate
dai capi della mafia cubano-americana, che sono radicati negli USA,indiscutibilmente si realizzano
con la conoscenza e la tolleranza delle autorità nordamericane per le quali
ha sempre lavorato Posada Carriles e
i cui vincoli non sono stati mai interrotti.
L'EMIGRAZIONE ILLEGALE
In aggiunta a quanto sopra citato gli USA, come
parte della sua
strategia politica, ha incentivato al massimo l'emigrazione illegale verso il
suo territorio, non solo come strumento di lotta ideologica e per le sue
campagne di discredito contro Cuba ma anche per promuovere l'indisciplina e
l'instabilità sociale. Come conseguenza ciò ha portato alla commissione di
atti criminali, i cui autori speravano nell'accoglienza e protezione che
avrebbero ricevuto negli USA una volta realizzato l'obiettivo fondamentale di
abbandonare il suolo cubano. La stessa cosa non succede con nessun altro
cittadino del mondo che tentasse di emigrare negli USA senza previo ottenimento
del visto.
Sono stati molteplici gli eventi originati da quella cinica politica ma
evidenziamo quello occorso il 9 di gennaio '92 in cui furono
assassinati i combattenti della Polizia Nazionale Rivoluzionario Yuri Gómez Rivero e Rolando Pérez
Quintosa; il membro
delle Truppe Guardia frontiera Orosmán Dueñas Valero, ed il custode civile Rafael Guevara
Borges,
lavoratori dell'Accampamento per Pioniere "José Martí", a L'Avana. Furono attaccati
da un gruppo di delinquenti diretti da Luis Miguel Almeida Pérez che pretendevano sequestrare un'imbarcazione per abbandonare illegalmente il
paese.
Allo stesso modo il 4 agosto '94 fu assassinato,
da elementi antisociali che cercavano di uscire illegalmente dal paese, il combattente Gabriel Lamouth
Caballero, della Polizia Nazionale Rivoluzianaria.
L' 8 agosto '94 fu assassinato il tenente di vascello Roberto Aguilar Reyes
che si oppose al sequestro nel Mariel, Avana, di un'imbarcazione ausiliare della Marina
da Guerra Rivoluzionaria. L'assassino Leonel Macías González riuscì a fuggire
negli
USA dove fu ricevuto come un eroe e gode della più totale impunità dopo il vigliacco assassinio.
5780 AZIONI IN SOLI 14 MESI
Per avere un'idea dell'intensità raggiunta dalle attività terroristiche contro Cuba in
determinati momenti basta segnalare che in soli quattordici mesi, dal 30 novembre
'61, data in cui il Presidente Kennedy approva il denominato "Progetto Cuba", fino al
gennaio '63, si effettuarono contro Cuba 5780 azioni terroristiche, delle quali 716
furono importanti sabotaggi contro installazioni industriali.
Menzione speciale in quanto esprime la carenza totale di scrupoli degli USA, l'immoralità e l'incapacità di
questo governo ad assoggettarsi alle norme che regolano la pratica politica
civile meritano i piani concepiti dalla direzione di questo paese per eliminare fisicamente il leader della Rivoluzione Cubana, inizialmente nella sua condizione di Primo Ministro, dal 16 febbraio '59 fino al 3 dicembre '76, e successivamente come Capo di Stato.
L' 11 dicembre '59, il colonnello J.C King, capo della divisione della CIA incaricata
degli affari dell'emisfero occidentale , scrisse in un memorandum segreto diretto al Direttore dell'agenzia, Allen Dulles:
"Deve essere presa in seria considerazione l'eliminazione di Fidel Castro. Nessuno dei
suoi più stretti collaboratori, come suo fratello Raúl o il suo compagno Che Guevara, ha la stessa influenza carismatica sulle masse. Molta gente informata considera che la sparizione di Fidel accelererebbe grandemente la caduta dell'attuale governo."
Da quella data fino ad oggi, gli organi della Sicurezza dello Stato cubani hanno conosciuto, investigato, scoperto o neutralizzati indizi credibili, piani terroristici concepiti o minuziosamente
elaborati o in fase avanzata di organizzazione ed esecuzione o sul punto di eseguirsi, compresi quelli che non si
sono realizzati per vigliaccheria
degli attentatori che arrivarono a pochi metri dal loro obiettivo, per un totale di
638 cospirazioni contro la vita del Comandante Fidel Castro.
Rimane da riflettere sul numero di quei tentativi di cui non si verrà mai a
conoscenza.
Il Senato USA ha investigato e comprovato almeno otto di queste cospirazioni, appena 1,25%
di quelle che sono state organizzate, per 40 anni, direttamente dalla CIA o indotte
dall'ostilità, dalla propaganda, dalla tolleranza complice e dalle azioni del Governo
USA.
L'AGGRESSIONE BIOLOGICA
Durante tutti questi anni le azioni aggressive del Governo USA hanno colpito in maniera significativa la salute del nostro
popolo. Questa politica criminale è stata avviata per indebolire ed ostacolare gli impressionanti risultati che la politica sociale cubana ha
raggiunto. Per far ciò si è impiegato, tra le altre maniere, l'aggressione biologica, che ha
mietuto preziose vite umani, compresi bambini e donne incinta.
Nel maggio '81 si cominciano a registrare nel municipio di Bovari, ubicato nella capitale del paese, casi di malati con sindrome febbrile, dolori
retro orbitali, addominali e muscolari cefalea ed astenia, frequentemente accompagnati da multiple emorragie con differenti livelli di gravità. Pochi giorni dopo, ed in forma esplosiva, si
registrarono casi simili nelle province di Cienfuegos, Holguín e Villa Clara, disseminandosi posteriormente in forma altrettanto esplosiva per il resto del paese.
Negli studi iniziali realizzati si è potuto comprovare che i primi casi erano apparsi in forma simultanea in tre località dell'isola distanti tra
loro più di 300 chilometri. Non ci fu nessuna spiegazione epidemiologica per
interpretare questi fatti come un'infezione naturale.
Gli studi di laboratorio confermarono che l'agente eziologico era il virus del
dengue tipo 2. Il fatto dell'apparizione in forma
improvvisa, senza che esistesse attività epidemica
di dengue-2 nella regione delle Americhe né in nessuno dei paesi coi quali Cuba
manteneva un importante scambio di personale, così come la sua apparizione
simultanea in distinte regioni del paese, sono elementi di supporto agli studi
realizzati da scienziati cubani di prestigio, con la cooperazione di scienziati
stranieri altamente specializzati nel rilevamento e lotta contro le aggressioni
biologiche.
Le investigazioni e gli studi minuziosi condussero all'evidenza che l'epidemia fu introdotta deliberatamente nel territorio nazionale
da agenti al servizio del Governo USA. Specialisti nordamericani in guerra biologica erano stati gli unici
ad ottenere una varietà di zanzara Aedes aegypti associata alla trasmissione del virus 2, come informò il
colonnello Phillip Russell nel XIV Congresso Internazionale dell'Oceano Pacifico, effettuato
nel '79, soli due anni prima che si sviluppasse la brutale epidemia in Cuba.
Costituisce un elemento significativo il fatto che nel '75 lo scienziato nordamericano
Charles Henry Calisher, in una visita a Cuba, si interessò ed ottenne informazione sull'esistenza di anticorpi nella popolazione cubana
al dengue e la non l'esistenza nella stessa, da almeno 45 anni, di anticorpi al virus 2.
Nel giudizio celebrato nell'84 negli USA contro Eduardo Arocena, capoccia dell'organizzazione terroristica Omega-7,
questi confessò aver introdotto germi in Cuba e riconobbe che la febbre del
dengue emorragico fu introdotto nell'isola attraverso gruppi terroristici di origine cubana radicati negli
USA.
Data la veridicità della confessione del capo della conosciuta organizzazione terroristica Omega-7 sui gruppi utilizzati per introdurre l'epidemia
del dengue emorragico in Cuba abbiamo spiegato e dimostrato in forma completa ed
esaustiva chi sono questi gruppi, chi li organizza ed al servizio di chi agivano.
ZANZARE...PER ATTACCARE
D'altra parte, l'esercito nordamericano era informato dell'esistenza di un vaccino che includeva
la protezione contro il dengue-2 e che fu iniettato alla popolazione della Base Navale di Guantánamo.
Per questo in detta enclave militare non si registrò un solo caso di infezione
mentre la malattia colpì il resto del territorio dell'isola, senza eccezione alcuna.
Durante la 91 sessione del Congresso degli USA, dal 18 al 20 novembre e 2, 9, 18 e 19
dicembre '69, si celebrò un'udienza per analizzare i supposti piani sull'uso di armi biologiche contro Cuba.
In quella sessione si sviluppò il seguente dialogo:
"Sig. Fraser - Si è detto che gli USA erano preparati per utilizzare armi biologiche
contro Cuba. Potrebbe dirci se questo è certo o no?
"Sig. Pickering - Non ho conoscenza di ciò.
"Sig. Fraser - Qualcuno dei presenti ha informazione su quello tema? ( Nessuno
risponde)
"Sr.Pickering - Ho visto sulla stampa i dibattiti su quello tema.
"Sig. McCarthy - Io direi che il Comitato per le Relazioni Esterne del Senato
non è estraneo agli incidenti a cui si fa allusione e ci sono persone nel
governo che conoscono tutti i verbali del presente e del passato. So che le
informazioni sono accessibili nei suoi verbali"...
L'uso di insetti per trasmettere malattie è stato oggetto di profondi studi in Forte Detrick. Un giornalista scrisse che l'inventario d'insetti del Forte Detrick
nel '59 includeva zanzare infettate con febbre gialla, malaria e dengue; pulci infettate con piaga, zecche con tularemia, febbre recidiva e febbre di colorato; mosche domestiche infettate con colera, antrace e dissenteria.
Secondo dati rivelati per l'Esercito nordamericano circa 20 anni fa, nel luglio '58, il Centro di Armi Batteriologiche delle Forze Terrestri degli
USA realizzò esperimenti con zanzare Aedes aegypti portatrici della febbre gialla che si portarono a
termine in
un poligono aereo nello stato della Florida. Lo sciame di zanzare - non
contagiate come è logico - composto approssimativamente da circa 600 mila esemplari, fu disperso sul poligono da un
aero. I risultati delle investigazioni realizzate dimostrarono che le zanzare
raggiungevano in un giorno distanze da 1,6 a 3,2 chilometri e pungevano molte persone; che
quindi l'Aedes aegypti era adatta al trasporto della febbre gialla a grandi distanze.
Il 29 ottobre '80 un cablogramma proveniente da Washington informava che:
"... il Governo USA ha pensato seriamente di usare lo zanzara portatrice la febbre gialla contro l'Unione Sovietica
nel 1956.
"Secondo documenti militari declassificati e oggi pubblicati, l'esercito USA
prese in considerazione l'utilizzo della zanzara Aedes aegypti per infettare con
febbre gialla il territorio
dell'URSS.
"Milioni di zanzare portatrici di febbre gialla si sperimentano in Forte Detrick, Maryland, con
la capacità di produrre mezzo milione d'insetti mensilmente, mentre si aspettava l'inizio della costruzione di una nuova
area, progettata dall'esercito, con capacità di 130 milioni di zanzare mensili.
"I documenti declassificati assicurano che l'aggressione contro l'URSS sarebbe
stata portata a termine prendendo in considerazione l'impossibilità dell'Unione Sovietica di mettere in moto un programma di immunizzazione massiccio contro l'attacco delle zanzare."
Si trattava di una gran potenza, ad una gran distanza ed un immenso territorio, con la quale gli
USA non erano in guerra. Tuttavia, si accarezzava l'idea di un silenzioso sabotaggio biologico.
Può servire come antecedente per spiegare quello successo a Cuba un articolo del periodico The Miami Herald,
per nulla sospetto di amicizia con Cuba, edito il giorno 1settembre'81:
"Washington. L'altisonante progetto di Fidel Castro che le ‘piaghe nocive ' che distruggono raccolti ed animali
a Cuba e l'epidemia della febbre del dengue che ha causato la morte oltre 100
persone nell'isola sia opera dell'Agenzia Centrale di Intelligenza, CIA, non
sembra inconcepibile per gli autori di un nuovo libro che uscirà questo
autunno".
L'ex agente dell'Ufficio Federale di Investigazioni, FBI, William W. Turner ed il giornalista Warren Hinckle riferiscono che gli
USA utilizzarono la guerra biologica contro Cuba durante l'amministrazione Nixon.
"Gli autori aggiungono che la CIA ha compromesso gli USA in una
guerra segreta, non dichiarata ed illegale contro
Cuba durante più di 20 anni. Il denominato "Progetto Cuba" è il piano maggiore e
meno conosciuto che dimostra come la CIA opera fuori dai limiti legali dei suoi
statuti, affermano.
"La storia del Progetto Cuba è la storia di un'importante guerra nordamericana
non dichiarata dal Congresso, non riconosciuta da Washington e non comunicata
alla stampa."
In precedenza, un cablo dell'UPI datato Washington 9 gennaio '77 diede la
seguente informazione:
"Newsday, giornale di Long Island (New York),‘almeno con l'appoggio tacito della
CIA, agenti legati ai terroristi anticastristi introdussero il virus della febbre porcina africana in
Cuba nel '71'
"Sei settimane dopo, un focolaio della malattia obbligò
le autorità sanitarie di Cuba a sacrificare 500 mila maiali al fine di evitare un'epidemia animale di proporzioni nazionali.
"Una fonte non identificata della CIA rivelò al Newsday che agli inizi
del '71 gli fu consegnato in Forte Gulick, base dell'esercito
USA nella Zona del Canale di Panama utilizzata anche dalla CIA, un recipiente che conteneva
un virus e che lo stesso fu portato in un peschereccio ad agenti che operavano clandestinamente in Cuba.
"Era la prima volta che la malattia si manifestava nell'emisfero occidentale." Si sa, per
loro stessa ammissione, che nei momenti in cui a Cuba si produsse il focolaio della febbre porcina
africana, la
CIA e l'esercito USA stavano sperimentando veleni, tossine mortali, prodotti per la distruzione di raccolti ed altre tecniche
di guerra batteriologica."
Ci sono una montagna di evidenze, antecedenti e fatti che non è possibile ignorare.
IL DENGUE EMORRAGICO
Indiscutibile è il fatto che in poche settimane l'epidemia di dengue emorragico
a Cuba, dove non era mai esistito, raggiunse la cifra, senza alcun precedente conosciuto in nessun altro paese del mondo, di 344203 persone
colpite, con il caso record di 11400 nuovi ammalati registrati in un solo giorno, il 6 Luglio
'81.
Un totale di 116143 malati furono ospedalizzati; circa 24mila pazienti soffrirono emorragie; 10224 soffrirono shocks
di qualche grado causati dal dengue.
158 persone morirono come conseguenza dell'epidemia, di esse 101
bambini.
Tutto il paese e le sue risorse furono mobilitate per lottare contro l'epidemia. Si combatteva la presenza del
vettore intensamente e contemporaneamente in tutte le città e villaggi del paese
, con tutti i mezzi possibili, con prodotti e macchinari acquistati con ogni urgenza in qualunque
parte del mondo, compresi gli USA dove attraverso l'Organizzazione Panamericana della Salute si
sollecitò e finalmente nel mese di agosto si ottenne la vendita di un importante
larvicida. Molte volte i mezzi chimici e
l'equipaggiamento erano trasportati per via aerea, da posti tanto distanti come
il Giappone
dalle cui fabbriche si ottennero migliaia di macchinari per la fumigazione. Bisognò
importare il malathion
(un fumigante ndt) dall'Europa, per via aerea, ad un costo di trasporto di 5000
$ per tonnellata, cioè, tre volte e
mezzo più che il valore del prodotto.
In aggiunta alla rete ospedaliera esistente, decine di scuole furono convertite in ospedali al fine
d'isolare senza eccezione ognuno dei nuovi malati che si registravano ogni giorno. Simultaneamente si costruivano ed equipaggiavano sale di terapia intensiva in tutti gli ospedali pediatrici del paese.
In questo modo il 10 ottobre '81 fu registrato l'ultimo caso di persona infetta.
Se non fosse stato per quel colossale sforzo sarebbero potuto morire decine di migliaia di
persone per la maggioranza bambini.
Era stato sconfitta in poco più di quattro mesi un'epidemia che molti esperti
pronosticavano sarebbe stato necessario anni per sradicarla. I danni economici furono considerevoli.
In sintesi i fatti ripugnanti e
criminali che hanno colpito il popolo cubano,
in questi 40 anni, dimostrano abbondantemente che il terrorismo è stato un strumento permanente della politica estera degli
USA nei confronti di Cuba. Un'arma sporca alla quale il governo USA non ha rinunciato anche
se ipocritamente si proclama paladino della lotta contro questo flagello dell'umanità.
* I dati utilizzati in questo lavoro
sono liberamente tradotti dal testo della "Domanda del popolo
di Cuba al governo degli Stati Uniti per danni umani" presentata davanti ai tribunali
dalle organizzazioni di massa dell'isola.
Le
azioni terroristiche negli ultimi 10 anni
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