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Presentato il documentario "Ivette"
L’Avana, 16 nov. (PL)
È davvero commovente la versione strumentale della canzone "Imagine" del Beatle John Lennon ucciso da un assassino, realizzata dal Trovador Silvio Rodríguez per il documentario Ivette, presentato in prima mondiale.
Rompendo con la sua decisione di non interpretare mai brani di altri autori, il più grande dei musicisti cubani della nostra epoca si è appropriato magistralmente di questa canzone carica di umanità di Lennon e l’ha dedicata a uno dei Cinque Cubani reclusi in una prigione degli USA.
Ivette è il nome d’una bambina di sette anni che non può vedere suo padre, René González, condannato a una lunghissima e ingiusta pena assieme ad altri quattro cubani prigionieri politici dell’impero.
Sei minuti di durata con la direzione della regista cubana Lourdes de los Santos, il documentario conta sull’eccellente fotografia di Ivan Nápoles, noto per i l suo lavoro con il regista Santiago Álvarez.
Il filmato si concentra in tre aspetti molto patetici: la lotta della madre perchè la figlia non dimentichi il padre recluso e lontano che non conosce, la quotidianità di Ivette nell’Isola e, come colonna musicale, la versione di Silvio del celebre tema.
La regista, con una grande capacità di sintesi e un’intensità vista poche volte, è riuscita in pochi minuti a prendere gli spettatori con una storia molto ben narrata.
René González, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e Antonio Guerrero sono i Cinque cubani condannati tra i 15 anni di reclusione e doppio ergastolo, perchè s’erano infiltrati nei gruppi terroristi di Miami per impedire l’organizzazione di atti di terrorismo contro Cuba.
Olga Salanueva, moglie di René, durante la presentazione del filmato ha letto una lettera del marito che ha ringraziato per la dimostrazione di solidarietà di questi artisti.
Ricardo Alarcón, presidente del parlamento cubano, ha definito il messaggio "pieno d’amore come amorosa e stata la traiettoria di René González e dei suoi compagni!"
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