Annullato un francobollo sui
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Lourdes Pérez Navarro - 13 dicembre 2005
Esattamente quattro anni dopo che è stata resa nota la sentenza contro Gerardo Hernández Nordelo, condannato in un processo torbido negli USA, Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ha annullato nel Ministero
dell’Informatica e delle Comunicazioni un francobollo che denuncia l’ingiustizia commessa contro i nostri Cinque connazionali.
Il francobollo, disegnato da Carlos Echenagusiar, mostra i volti di René, Ramón, Gerardo, Antonio e Fernando insieme a quello del nostro Apostolo su una bandiera cubana. Circolerà per il mondo rendendo nota la giusta lotta di questi Cinque cubani condannati per aver combattuto il terrorismo.
Alarcón ha ricordato che uno dei due ergastoli ai quali è stato condannato Nordelo, gli è stato imposto per un delitto del quale non era accusato (cospirazione per commettere assassinio) visto che il Governo aveva chiesto di ritirare tale accusa perchè non la poteva provare.
Tuttavia, senza fare domande né chiedere spiegazioni, in poche ore la giuria lo ha dichiarato colpevole di questo delitto.
"Il modo in cui il Governo Usa ha condotto questo lungo processo", ha detto, "viola il 5º, il 6º e l’8º emendamento della Costituzione degli Usa, secondo i quali nessuno può essere sottoposto ad un secondo processo per accuse per le quali già è stato processato, ogni persona ha diritto a un processo rapido davanti a un tribunale imparziale e non può essere oggetto di un trattamento crudele e inusuale".
"Tuttavia", ha sottolineato Alarcón, "i nostri Cinque Eroi sono stati vittime di un processo interminabile che dura già da 7 anni e che si potrebbe prolungare ancora di più per interesse del Governo Usa, anche se un Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite ha dichiarato arbitraria la detenzione di Gerardo, Antonio, René, Ramón e Fernando e che tre giudici della Corte d’Atlanta hanno dichiarato nulle le condanne nell’agosto scorso. "Quel che devono fare gli Usa è liberarli immediatamente", ha detto.
"Il giorno che il popolo nordamericano verrà a conoscenza di quel che sta accadendo, allora verrà fatta giustizia", ha assicurato Alarcón dopo aver segnalato che il Governo di quel paese sta perpetuando un crimine spaventoso mantenendo un muro di silenzio sul caso.
"Continueremo a lottare instancabilmente fino alla liberazione dei nostri connazionali", ha affermato il presidente del Parlamento davanti a Ignacio González Planas, ministro dell’Informatica e delle Comunicazioni, al comandante Faure Chomón, alle moglie e madri dei Cinque Eroi, a deputati e ad altri invitati.
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