I FAMILIARI DEI CINQUE AFFERMANO

"S'impone una denuncia internazionale!"

 

"Come può essere che Luis Posada Carriles si rifugi negli Stati Uniti? SiRICERCATO! impone una denuncia internazionale per smascherare gli USA, che dicono in continuazione di lottare contro il terrorismo, mentre in realtà lo proteggono!", ha detto a GI Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, uno dei Cinque cubani prigionieri nelle carceri nordamericane per essersi infiltrati nei circoli terroristici legati alla mafia cubano americana di Miami.

 

"E’ una notizia che mi ha indignata quando l’ho ascoltata per radio stamattina", ha raccontato. "Il semplice fatto di sapere che questo personaggio vada negli Stati Uniti per trovarvi rifugio e la possibilità di incontrarlo mi ha indignata. Mio marito ed altri quattro compagni sono detenuti in questo paese per aver lottato contro quest’uomo".

 

"La carriera terroristica di Posada Carriles comprende anche il territorio nordamericano", ha sottolineato.

 

Elizabeth ha denunciato "l’ipocrita politica del governo statunitense", che accoglie nel suo territorio "terroristi che hanno provocato danni non solo in altri paesi ma negli stessi Stati Uniti".

 

Uscendo da un incontro con una delegazione di solidarietà del Lussemburgo, la moglie di Fernando González, Rosa Aurora Freijanes, ha indicato che, senza aspettare altre conferme, "occorre denunciare già da ora quel che si sta tramando, affinché il mondo possa conoscere la verità".

 

"Si deve sapere", ha detto, "che razza di lotta gli Stati Uniti stanno conducendo contro il terrorismo... che si tratta semplicemente di menzogne: sono altri gli interessi che stanno dietro alle aggressioni contro l’Afghanistan e l’Iraq. E la lista degli altri paesi che ne possono essere vittime è semplicemente un altro piano che hanno".

 

"Se vogliono lottare contro il terrorismo, perché non iniziano da casa loro?", ha chiesto poi questa madre di famiglia.

 

Magali Llort, madre di Fernando, ha indicato che i familiari hanno l’impressione che "forse già da molti giorni", Posada si trovi a Miami.

 

"Se i nostri figli hanno lottato per qualcosa è stato per cose come queste", ha commentato poi. Ed ha aggiunto: "Come si può concepire che queste persone continuino a passeggiare in tutto il mondo e siano ricevute con le braccia aperte a Miami?"

 

L’apparizione di Posada in Florida "si adatta alla famosa frase ‘solo a Miami...’", ha detto Rosa Aurora.

 

"Io non credo che quest’uomo sarebbe potuto entrare in un altro stato degli USA, solamente a Miami poteva succedere", ha detto, precisando che "tutti conoscono le malvagità e gli atti di barbarie compiuti da questo terrorista dichiarato, non solo contro Cuba ma anche contro diversi altri paesi".

 

5 aprile 2005