"Noi in Argentina

 

 seppelliremo l’ALCA!"

 

• Lo ha dichiarato Hugo Chávez che andrà a Mar del Plata

 

 

30 ottobre 2005 - Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez ha annunciato che nel Summit delle Americhe a Mar del Plata inviterà i popoli dell’America Latina e dei Caraibi a liberarsi dal giogo dell’imperialismo.

"A Mar del Plata dirò che il Venezuela è libero e non necessita dell’imperialismo" ha detto Chávez durante un incontro per la firma di un accordo tra Venezuela e Cina per il lancio di un satellite di comunicazioni nel 2006.

 

Non necessitiamo per niente l’imperialismo e lo dirò a Mar del Plata tra poche ore. Il Venezuela è libero e noi invitiamo tutti i popoli dell’America Latina e dei Caraibi a liberarsi dal ricatto dell’imperialismo!"

 

Chávez ha denunciato che gli Stati Uniti fanno pressioni sulla regione per cercare di far risorgere la progettata Area di Libero Commercio - ALCA – ma, ha assicurato, noi invece in Argentina seppelliremo l’ALCA!"

 

Il presidente venezuelano ha criticato il monopolio degli USA sui mezzi di comunicazione a livello mondiale ed ha segnalato la necessità di rompere le catene che legano braccia e gambe, voce e anima, attraverso l’alienazione dei popoli.

 

"La Rivoluzione bolivariana non ha altro cammino che l’approfondimento dei suoi sforzi per liberarsi da questi meccanismi di sfruttamento e di dominio della maggioranza sulle minoranze", ha precisato.

 

Saúl Ortega, presidente della Commissione di Politica estera del Parlamento del Venezuela ha detto a proposito del ALCA che le nazioni dell’America Latina respingono questo progetto creato a Washington.

 

Questo deputato ha detto che la condanna del ALCA si avallerà a Mar del Plata, nel III Foro dei Popoli, in contrapposizione con il Summit presidenziale delle Americhe.

 

"Sono due scenari diversi, ha detto, quello dei Capi di Stati che hanno accompagnato fame e miseria per il continente e un altro integrato da un gruppo di paesi che lottano per un altro genere d’integrazione. Io posso assicurare che ci sono milioni di abitanti latino- americani e dei Caraibi che scenderanno nelle strade per condannare la firme dei loro governanti!"