Impegnamoci a non desistere mai nella lotta contro il fascismo

 


Il Generale dell’Esercito Raúl Castro ha presieduto l’atto politico e la cerimonia militare per il 60º anniversario della vittoria contro il fascismo



 REYNOLD RASSÍ 9 maggio 2005

 

 “In una giornata come questa impegnamoci a non desistere mai nella lotta contro il fascismo, vecchio o nuovo che sia. Così come successe con l’apparato militare dell’hitlerismo, anche il 4º Reich verrà sconfitto con l’unione di tutti i popoli”, ha detto Ricardo Alarcón de Quesada, membro del Burò Politico e presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare nell’intervento pronunciato a conclusione dell’atto politico e della cerimonia militare svoltasi in occasione del 60° anniversario della vittoria contro il fascismo presieduta da Raúl Castro, ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR).

 

Durante la cerimonia, tenutasi nel Mausoleo dedicato al Soldato Internazionalista Sovietico, il Presidente del Parlamento cubano ha manifestato la necessità di “rendere l’omaggio che l’umanità sempre dovrà ai combattenti che un giorno come oggi, 60 anni fa, sconfissero finalmente l’apparato militare del fascismo e la necessità d'inviare ancora una volta un emozionato saluto ed il nostro sentito riconoscimento ai popoli che componevano l’Unione Sovietica e che soffrirono così tanto, lottando per la loro ed altrui libertà ed in particolare il saluto all’eroismo e alla resistenza dell’Armata Rossa”.

 

“Festeggiamo questa vittoria” – ha segnalato Alarcón – “assieme agli altri popoli della Terra che lottarono, ognuno a modo suo e nel loro ambito, non solo contro quell’apparato militarista ma anche contro l’ideologia che lo alimentava.”

 

“Il XXI secolo” – ha detto – “vedrà la sconfitta finale e definitiva del nuovo fascismo e ciò avverrà con l’unione di tutti i popoli, della gente decente di tutto il mondo, con la resistenza, la lotta di tutti, con la costruzione reale di un ampio fronte che unifichi tutte le forze che nel pianeta credono che un mondo migliore sia possibile.”

 

“Conquistarlo sarà il vero omaggio a coloro che 60 anni fa dettero la propria vita per la libertà dell’uomo”, ha sostenuto Alarcón, sottolineando in un altro passaggio del suo intervento che nel mondo attuale emuli di Hitler, come quelli della cupola del Governo statunitense, tentano di far rinascere la politica fascista  e di creare un IV Reich, minacciando attacchi militari a sorpresa e preventivi utilizzando, come fecero a suo tempo i fascisti tedeschi, le forme più sordide, le più criminali menzogne ed azioni terroristiche come quelle attuate contro Cuba, che hanno provocato migliaia di vittime.

 

Il Presidente del Parlamento cubano ha denunciato il sostegno dato dall’Amministrazione Bush a noti terroristi come Luis Posada Carriles e altri assassini della mafia di Miami, mentre ha condannato ingiustamente i Cinque Eroi cubani che, loro sí, lottavano contro il terrorismo.

 

Nell’atto ha parlato Liubov K. Sliska, vicepresidentessa della Duma Statale (Parlamento) della Federazione Russa. La Sliska, parlando davanti al Mausoleo al Soldato Internazionalista Sovietico, ha ringraziato per questo atto di solidarietà del Governo, delle Forze Armate Rivoluzionarie e del popolo di Cuba, sottolineando il significato che, per i popoli che formavano l’Unione Sovietica e per le altre nazioni amanti della pace, ha rappresentato la vittoria contro il fascismo.

 

Liubov K. Sliska ha detto che a quella grande lotta contro il fascismo parteciparono anche cubani e ha reso omaggio ad Aldo Vivó ed Enrique Vilar, morti in combattimento per la libertà di altri popoli.

 

Come parte della commemorazione sono stati deposti omaggi floreali davanti al Mausoleo a nome del presidente Fidel Castro, del Ministro delle FAR, del popolo cubano e della ambasciate di Russia, Bielorussia e Ucraina. Inoltre, mentre risuonavano le note dell’Internazionale, sono state sparate 21 salve di artiglieria da una batteria di obici da 122 millimetri, composta da ufficiali e cadetti della Scuola Interarmi delle FAR Generale ‘Antonio Maceo’.

 

Infine si è svolta una parata militare con la partecipazione di truppe dell’Unità di Cerimonia dello Stato Maggiore Generale delle FAR, cadetti della Scuola Interarmi ‘Generale Antonio Maceo’, dell’Istituto Tecnico Militare ‘José Martí’ e dei guardiamarina dell’Accademia Navale ‘Granma’.

 

Alla fine della cerimonia, il Generale dell’Esercito Raúl Castro, accompagnato da Liubov K. Sliska, da altri dirigenti cubani e da funzionari delle ambasciate di Russia, Bielorussia e Ucraina, ha deposto fiori davanti al Mausoleo al Soldato Internazionalista  Sovietico.

 

Insieme a Raúl presiedevano l’iniziativa anche il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, Esteban Lazo Hernández, Ricardo Alarcón de Quesada e Pedro Sáez Montejo, tutti quanti membri del Burò Politico, così come Felipe Pérez Roque, ministro degli Esteri, la Vicepresidentessa del Parlamento russo e diplomatici delle ambasciate di Cuba nella Federazione Russa, in Bielorussia ed Ucraina.

 

Erano presenti anche diversi dirigenti del Partito, del Governo e delle organizzazioni di massa, capi delle FAR e del Ministero dell’Interno, nonché il corpo diplomatico militare accreditato nel nostro paese.