Vengono proposte 12 misure per
avvicinarsi all’altro mondo possibile
Porto Alegre, Brasile, 31 gennaio (PL)
L’annullamento del debito pubblico dei paesi del Sud, che mantiene la maggior parte dell’umanità nella miseria, è stato proposto da diverse personalità di rilievo nel V Forum Sociale Mondiale che si conclude oggi.
La misura figura assieme ad altre 11 proposte miranti a raggiungere l’altro mondo possibile propugnato dal FSM in un documento firmato da Ignacio Ramonet, direttore di ‘Le Monde Diplomatique’, dal premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel, dall’illustre intellettuale brasiliano Frei Betto, dalla combattente africana Amina Traoré e dal teologo belga Padre Howtard.
E’ stata suggerita l’applicazione di tasse internazionali alle transazioni finanziarie, agli investimenti all’estero, ai profitti delle transnazionali, alla vendita di armi ed alle produzioni che emettono gas causanti l’effetto serra.
Ci si propone anche di smantellare progressivamente i paradisi fiscali, rifugio del crimine organizzato, della corruzione, di traffici di ogni tipo, frodi ed evasioni fiscali.
Inoltre va garantito il diritto al lavoro, alla protezione sociale ed alla pensione per ogni abitante del Pianeta; occorre promuovere forme di commercio giuste e respingere le regole liberoscambiste dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).
Si propugna la sovranità alimentare e la soppressione dei sussidi all’agricoltura applicati dal mondo sviluppato, nonchè l’adozione di misure urgenti per porre fine alla distruzione dell’ambiente.
Occorre proibire ogni tipo di brevetto sulle conoscenze e sugli esseri vivi, così come la privatizzazione dei beni comuni, tra i quali l’acqua e smantellare le basi militari straniere.
Un altro degli obiettivi è lottare mediante politiche pubbliche contro ogni forma di discriminazione, sessismo, xenofobia, antisemitismo e razzismo e riconoscere pienamente tutti i diritti ai popoli indigeni.
I firmatari del documento si esprimono a favore del diritto ad essere informati e ad informare, a porre fine alla concentrazione dei mass-media in gruppi giganti e per la diffusione della stampa alternativa.
Infine perseguono la riforma e la profonda democratizzazione degli organismi internazionali, compresa l’ONU e la sottomissione dell’OMC, della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale al sistema decisionale del massimo organismo mondiale.
Ci si propone anche il possibile
trasferimento della sede dell’ONU, preferibilmente in un paese del Sud, nel caso
che continuino le violazioni USA contro questo organismo.