Convivere con la siccità

 

 

A Cuba s'intraprendono opere idrauliche emergenti per mitigare gli effetti della peggiore siccità in 104 anni

Il 37% delle reti che conducono acqua presentano cattive condizioni tecniche

La costruzione di condotti e il rinnovo delle tubature deteriorate richiedono investimenti superiori ai 240 milioni di Pesos convertibili

 

R. PAGES 14 marzo 2005

 

Poiché è così lunga e stretta, la maggiore Isola dei Caraibi non ha fiumi di grande portata che finiscono nel mare. Le piogge sono la sola fonte sicura per riempire di acqua dolce i bacini idrografici e le 235 dighe in sfruttamento.

L’acqua è sempre più scarsa, quando è già passato l’anno più secco dal 1901. Gli esperti in Meteorologia non pronosticano che la prossima stagione, che inizierà a maggio, sarà abbondante.

Le pioggerelle che hanno accompagnato le correnti fredde di gennaio e febbraio sono state gocce spruzzate su una biancheria secca. I registri indicano che le precipitazioni continuano ad essere sotto la media storica.

Il sistema di ristagno dell’acqua a Cuba, costruito a partire del 1961, è in cattive condizioni. Il 52% dei bacini del paese presentano volumi inferiori al 25% di capacità, mentre il 32% è sotto il livello possibile di sfruttamento. Il numero di dighe secche aumenta.

Il liquido accumulato ascende a solo 2 826, 9 milioni di metri cubi, cioè il 32,3% della capacità totale delle dighe del paese, stando al resoconto di febbraio.

Un gruppo speciale per far fronte alla siccità, creato dal Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri il 16 febbraio scorso lavora per trovare provvedimenti e progettare azioni a breve, media e lunga scadenza.

"Ci sono delle persone che stanno ricevendo come media 20 litri al giorno per tutte le loro necessità, quando il minimo indispensabile è di 100 e le norme internazionali indicano 250", ha commentato preoccupata l’ingegnere Aymée Aguirre, vice-presidentessa dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idriche (INRH).

In 935 insediamenti del paese sono state esaurite le fonti idriche, situazione che pregiudica più di 2 milioni di abitanti. Per alleviare le loro necessità, i camion cisterna somministrano il liquido potabile a più di un milione di persone. In altre località gli abitanti sono ricorsi alla perforazione di pozzi in zone dove prima esistevano possibilità di trovare l’acqua.

Camagüey, Las Tunas, Holguin e L’Avana sono i territori con le necessità più urgenti. "Verso queste quattro province si indirizzano gli investimenti che permettono di muovere acqua da un luogo all’altro", ha sottolineato l’ingegnere Aguirre.

Il principale fiume della capitale, l’Almendares, diminuisce giorno per giorno.

Le sorgenti che nutrono il principale bacino idrografico dell’Avana si sta esaurendo.

Il bacino Almendares-Vento, il principale della capitale, ha capacità per inviare 1.400 litri di acqua per secondo. Adesso solo ne rifornirà 150 per la depressione e esaurimento delle sorgenti che nutrono per gravità.

"Si riabiliterà il condotto della diga Bacuranao, a est dell’Avana, per poter portare il liquido che resta il quel bacino a un impianto per renderlo potabile ", ha segnalato la vice-presidentessa dell’INRH. Inoltre sono state sigillate 4 grandi fughe del condotto El Gato, che fornisce parte della popolazione della capitale.

Il canale di travaso di acqua del fiume San Juan, da Matanzas, fino all’Avana, comincerà a funzionare dopo una riabilitazione. Così nella capitale si potrà disporre di più liquido non solo per la popolazione, ma anche per irrigare le coltivazioni.

A Camagüey il deficit d’acqua è più grave.

Buona parte delle dighe esaurite si trovano in questo vasto territorio. Lì si sta costruendo un condotto che collegherà le zone dove ancora c’è il liquido per migliorare il rifornimento a quella provincia, dove più di 372.052 persone vengono pregiudicate dalla carenza di quella risorsa.

A Las Tunas si sta costruendo un condotto di 22 Km. che collegherà il canale sinistro del fiume Cauto e la zona Jucarito-Rincon, per inviare acqua al bacino sotterraneo di La Cana e alla diga Cayoco.

Un’altra delle province critiche, Holguin, dove risiedono 526.700 persone, ormai riceve i benefici di un condotto di 52 Km. che muove il liquido del fiume Cauto verso le fonti di rifornimento della popolazione. Si trasporta acqua anche per ferrovia da Cacocum verso la città orientale.

Dall’occidente al centro, solo Pinar del Rio, il municipio speciale Isla de la Juventud e Cienfuegos mantengono le loro dighe con una media superiore al 50% di capacità. Gli specialisti dell’INRH spiegano che questo si deve alle piogge e ai cicloni Charley e Ivan, che sono passati su quei territori in agosto e settembre dell’anno scorso.

 

UNA RETE IN CATTIVE CONDIZIONI

 

"Il 37% del sistema di rete del paese è in cattive condizioni tecniche", ha informato l’ingegnere Aymée Aguirre. Questo significa che si devono riparare più di 4.000 Km. di tubature in tutto il paese.

Il deterioramento di tutti i condotti e reti idriche fa sì che, come media, il 50% dell’acqua che passa per le tubature si perda nelle fughe.

"E’ stato calcolato che sostituire 100 metri di tubatura di 110 millimetri di diametro costa 19.096 Pesos convertibili. A volte le persone, quando vedono le fughe d’acqua, non hanno idea del costo per ripararle", ha segnalato la Aguirre.

Affinché si capisca l’importanza della spesa per risolvere questo problema, la vice-presidentessa dell’INRH ha detto che le riparazioni delle reti tecniche e delle conduttrici prevedono un investimento superiore ai 240 milioni di pesos convertibili.

Non solo sono deteriorate le tubature che portano il liquido alle case e ai posti di lavoro, nelle scuole e gli ospedali, ma è necessario migliorare le condizioni tecniche delle reti interne per poter disporre inoltre di meccanismi per evitare le fughe di acqua.

L’ingegnere ha sottolineato che si stanno valutando gli accessori che con maggiore frequenza si devono utilizzare per eliminare le fughe dai rubinetti, gabinetti e cisterne. L’industria sidero-meccanica del paese sta analizzando le sue capacità disponibili per definire la quantità di pezzi che potrà assumere nelle sue fabbriche.

Un rubinetto che gocciola tutto il giorno equivale alla perdita di 500 litri al giorno. Un WC che scarica male significa 5.000 litri sperperati. Le cisterne senza galleggiante lasciano fuggire 12.000 litri in sole 24 ore, stando a studi di esperti dell’INRH.

La Aguirre ha detto che nella capitale esistono 100 grandi consumatori di acqua, con i quali sono stati adottati misure per diminuire l’enorme spesa che riportano.

Ha illustrato che lo sperpero con questa operazione aritmetica: con l’acqua che sprecano solo i 18 centri più grandi di quell’elenco, si potrebbero fornire 134.236 persone a ragione di 100 litri al giorno pro capite, cioè la norma minima.

Gli scienziati coincidono che la scarsezza di precipitazioni è una delle tendenze più visibili dei cambiamenti climatici provocati dall’effetto serra.

A proposito della possibilità di utilizzare le tecnologie di desalinizzazione del mare, l’ingegner Aguirre ha precisato che sono molto costose e si applicano dove non esiste altra alternativa.

Gli scienziati hanno riattivato il programma di ricerca di pioggia provocata, anche se questa è solo una soluzione parziale che non si può applicare in tutte le zone del paese per le caratteristiche che esige il processo. Non tutte le nuvole possono venire sottoposte a questo sistema.

Anche con l’arrivo di abbondanti piogge questa primavera, i danni recati da questa prolungata assenza non verrebbero totalmente mitigati. Il gruppo speciale nazionale per far fronte alla siccità continuerà a lavorare in modo operativo per destinare le risorse finanziarie a quello più perentorio, senza trascurare le opere strategiche.

La siccità è un fenomeno con il quale il paese deve imparare a convivere!

Totale di capoluoghi: 169

• Totale di abitanti per acquedotto: 7.189.466
• Popolazione urbana senza rete di acquedotto: 904.926
• Costo per la costruzione di nuove reti: 47.744,4 milioni di pesi convertibili.
• Longitudine totale di condotti: 2.680, 6 Km.
• Longitudine dei condotti in cattive condizioni: 789,3 Km.
• Costo di riabilitazione dei condotti: 79.111 milioni di Pesos convertibili.
• Longitudine totale delle reti: 10.753, 7 Km.
• Longitudine di reti in cattive condizioni: 4.001, 1 Km.
• Costo di riabilitazione di reti: 121.326, 2 milioni di Pesos convertibili.

Budget totale di costruzione e riabilitazione: 248.181,6 milioni di Pesos convertibili.