Relazione di Cuba sulla Risoluzione 59/11 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
NECESSITÀ DI PORRE FINE AL BLOCCO ECONOMICO, COMMERCIALE E FINANZIARIO IMPOSTO
DAGLI STATI UNITI D'AMERICA CONTRO CUBA
15 agosto 2005
2 – DANNI ECONOMICI E SOCIALI
Riassunto dei danni del blocco in alcuni dei settori di maggiore impatto
sociale.
Il blocco ha causato enormi sofferenze al popolo cubano. Settori altamente
sensibili per il benessere di qualunque paese, come l'alimentazione, la salute,
l'educazione, il trasporto e l'abitazione, sono stati tra i principali bersagli
di questa politica genocida.
ALIMENTAZIONE
Nella sua evidente ansia di far arrendere per fame il popolo cubano, nel periodo
da luglio del 2004 fino ad aprile del 2005 il blocco ha avuto un costo stimato
dall'Industria Alimentare che ammonta a 55.863.957 dollari, importo con cui si
sarebbe potuto garantire il miglioramento tecnologico di circa un terzo di
questa industria.
Solo nell'anno 2004, il costo diretto del blocco nell'industria avicola cubana è
stato superiore ai 16.1 milioni di dollari, aspetto che ha limitato una fonte di
proteine al popolo e ha impedito a questa industria un incremento produttivo
equivalente a 30 milioni di dollari, con i quali si sarebbero potuto produrre
750 milioni di uova in più.
Il mancato accesso a tecnologie di punta nella produzione di carne di pollame,
in principal modo di produzione nordamericana, ha fatto sì che si mantenesse
paralizzato questo tipo di produzione durante l'anno, imponendo la
ricollocazione in altri impieghi di oltre 4.000 lavoratori del settore e
privando l'industria dello sviluppo di una produzione propria con un valore
aggiunto di oltre 5 milioni di dollari in quanto a carni, equivalenti a 8.800
tonnellate di carne di pollame.
Il Gruppo Imprenditoriale di Coltivazioni Varie del Ministero dell'Agricoltura
ha stimato che nell'importazione da paesi terzi di semi di patata e di ortaggi,
i costi addizionali per noli hanno oltrepassato 1 milione di dollari, valore che
rappresenta il 50 % del costo dei semi di ortaggi che si importano in un anno.
Per l'impossibilità di accedere al mercato statunitense con il rum Havana Club
che è commercializzato in paesi terzi in condizioni meno vantaggiose per la
lontananza e per le caratteristiche dei mercati, la corporazione Cuba Ron S.A.
non ha potuto percepire durante l'anno entrate per un importo di 28.4 milioni di
dollari.
SALUTE
Nel settore della salute, il blocco ha provocato danni stimati in 75.7 milioni
di dollari durante il periodo compreso da questa relazione. Questo dato non
comprende l'incalcolabile danno per le sofferenze inflitte al popolo cubano
dovute alle carenze di medicine, di apparecchiature e di materiale di utilizzo,
in tutte le strutture della rete nazionale della salute.
Come è stato reso noto nel passato(8), programmi denominati Tecnologia di Punta
tali come trapianti, chirurgia cardiovascolare, nefrologia e genetica,
continuano a essere colpiti dalla precarietà delle forniture. Molti dei loro
componenti sono di produzione nordamericana, e in varie causi le autorità di
questo paese non hanno concesso il permesso per acquistarli, o semplicemente
prolungano all'infinito le pratiche necessarie.
(8) Relazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite nell'anno 2004
(A/59/302)
E' stato colpito il programma per l'attenzione ai bambini che hanno bisogno di
un trapianto epatico. Un esempio è la mancata risposta dei Laboratori Abbot,
alla richiesta di acquisto dell'apparecchio dosatore dell'immunosoppressore
Tracolimus (FK506), prodotto unicamente da questo laboratorio nordamericano e
che è indispensabile per vigilare i livelli sanguinei, le cui variazioni possono
portare a complicazioni per infezioni e per tumori secondari.
Le vendite di medicinali che riducono il colesterolo negli Stati Uniti hanno
raggiunto nel 2004 i 18.000 milioni di dollari. Se il Policosanol prodotto a
Cuba fosse stato introdotto negli Stati Uniti - raggiungendo solo l'1 % delle
vendite sul mercato - sarebbe stato permesso al popolo cubano di ricevere
nell'anno 2004 entrate per 180 milioni di dollari.
Tra altri esempi che evidenziano le difficoltà del blocco in questo settore, si
possono elencare:
l'impossibilità di accedere alle tecnologie e agli accessori di dialisi
(macchinari di rene artificiale e loro componenti) sul mercato nordamericano,
che per la sua vicinanza, sviluppo tecnologico e competitività di prezzi,
sarebbe la via logica e naturale. Questo incide sui Servizi di Nefrologia che ha
il paese, in cui ricevono trattamento mediante programma di emodialisi 1.839
pazienti, di essi 30 bambini
l'acquisto in mercati lontani, come quello asiatico, di kit per la diagnosi nei
Laboratori di Entomologia Medica. Il paese avrebbe risparmiato il 30 % dei costi
– 52.116 dollari - acquistandoli sul mercato nordamericano
danni all'attività di controllo e di lotta antivettoriale. Il paese paga un 30 %
in più, per trasporti e intermediari, di quello che si spenderebbe se si
importassero direttamente dagli Stati Uniti i prodotti e le apparecchiature
necessarie
durante il 2004 sono stati spesi nell'acquisto di insetticidi 1.518.905 dollari.
Se fossero stati acquistati negli Stati Uniti, si sarebbe abbassato il costo per
risparmio sul trasporto di circa il 20 %, con un risparmio di circa 303.781
dollari.
è stato colpito il Programma di Cardiologia, non potendo acquistare direttamente
dai produttori materiali di utilizzo impiegati negli interventi di cardiologia.
Questo ha costituito durante l'anno una spesa addizionale di 66.275 dollari
la compagnia nordamericano GIBCO produce l'Amniomax, che è un mezzo di
coltivazione per il rilevamento di malformazioni congenite nelle donne incinta
che hanno più di 38 anni ed è l'unico prodotto che si conosce internazionalmente
per realizzare tale prova. In un anno si importano circa 6.160 bottigliette da
100 ml. per il Centro Nazionale di Genetica Medica, attraverso un intermediario.
Se fossero comprate direttamente, si risparmierebbero 136.700 dollari.
Solo con le risorse per spese addizionali riportati nelle tre voci precedenti –
506.756 dollari - in questo settore, che garantisce l'accesso gratuito a tutta
la popolazione, si sarebbe potuto finanziare:
il consumo annuale di XP-Maxamaid (Polvere) e XP-Maxamun (Polvere), prodotto
utilizzato per l'alimentazione speciale che richiedono i bambini con
Fenilchetonuria che costa circa 275.360 dollari
il costo annuale medio del Traculimus 0.5mg., 1mg. e 5mg., un immunosoppressore
che viene dato a pazienti trapiantati, calcolato in 66.000 dollari
gli acquisti per una campagna con il Vaccino Triplo Virale (Rosolia, Parotite,
Morbillo) che richiedono circa 156.212 dollari.
EDUCAZIONE
Nel settore educativo, persistono i danni indicati nelle ultime due Relazioni
che Cuba ha inviato al Segretario Generale(9), in particolare con la fornitura
di matite, quaderni, carta e altri materiali e apparecchiature didattiche
necessarie nell'uso generale del processo docente educativo, che arriva solo al
60 % di quello che il paese acquistava nel 1989. Il deficit di materiali ha un
valore annuale stimato in 3.990.000 dollari.
(9) Relazioni del Segretario Generale delle Nazioni Uniti anni 2003 e 2004.
(documenti A/58/287 ed A/59/302).
Persistono gli ostacoli che limitano la stampa di libri di testo e di
bibliografie complementari, con un valore approssimato di 3.860.000 dollari.
Continuano a esistere carenze di prodotti necessari nei centri interni di
livello medio e superiore e negli asili infantili, tali come mezzi di igiene e
di igiene personale, vestiti per i bambini e per le bambine, uniformi e
calzature, e nel caso degli asili infantili, apparecchi elettrici indispensabili
come lavatrici e ferri da stiro.
Sono continuati a diventare più acuti i danni causati dal blocco nell'attenzione
a bambini e a bambine con necessità educative speciali. Persistono difficoltà
nell'acquisto e/o nella riparazione di macchine Braille per bambini ciechi e con
vista debole (sono comprati a prezzi fino a 1.000 dollari quando potevano essere
acquistati a 700 dollari sul mercato nordamericano), carta braille,
apparecchiature per le scuole speciali per strabici e per gli affetti da
ambliopia, tra gli altri mezzi, la cui carenza rende più difficile il
mantenimento e lo sviluppo del principio di "Educazione per Tutti per Tutta la
Vita".
Con 3.059.600 dollari, si sarebbero potuti risolvere tutte le carenze materiali
che oggi affliggono il Programma di Scuole per Bambini e per Bambine con
Necessità Educative Speciali.
Circa l'80 % delle camere di mantenimento e di congelamento degli alimenti dei
786 centri interni di livello educativo medio si trovano inattive o in pessimo
stato. Per la sua riparazione totale sono necessari circa 9.420.000 dollari,
equivalenti a una spesa annuale di 1.884.000 dollari per un periodo di cinque
anni, che non ha potuto essere effettuata per la limitazione delle risorse
imposta dal blocco. Una situazione simile predomina nella costruzione,
mantenimento e riparazione dei centri e degli istituti scolastici e nella
disponibilità di mobili per la scuola, con danni più sensibili nel caso degli
asili infantili.
Se si fosse posto fine al blocco – secondo calcoli generali dei danni
all'economia cubana causati da questa politica genocida fino allo scorso anno, e
della percentuale del PIL che il paese destina al settore educativo - si sarebbe
potuto disporre di 166 milioni di dollari all'anno, quantità sufficiente per
eliminare le principali carenze esposte nell'educazione, stimate in 60 milioni
di dollari.
SPORT
La sfera dello sport è stata colpita in modo significativo dal blocco del
Governo degli Stati Uniti
La base materiale per lo sviluppo dei numerosi programmi esistenti di educazione
fisica e di perfezionamento dello sport nelle scuole, ha avuto dal blocco un
marcato impatto negativo.
Le limitazioni e gli ostacoli imposti dal blocco ai nostri sforzi per acquistare
palloni, cronometri, calzature sportive appropriate, mezzi tecnici e pedagogici
ausiliari necessari, hanno inciso in modo importante sul pieno compimento
dell'obiettivo - che la società e le autorità cubane hanno identificato come
prioritario - di creare tutte le condizioni materiali necessarie per potenziare
fino ai più alti livelli che siano possibili, l'educazione fisica nei distinti
livelli di insegnamento.
Le restrizioni che il blocco impone all'acquisto negli Stati Uniti di materie
prime per la produzione di attrezzi sportivi, tra le quali vi sono tipi di
caucciù e di prodotti chimici che Cuba non può produrre, hanno obbligato
all'acquisto delle stesse in paesi europei e asiatici, con un sovraccosto che
ammonta a 72.000 USD, solo per concetto di noli.
Per illustrare i danni del blocco allo sport cubano, basterebbe citare un
effetto concreto di tanto criminale politica allo sviluppo del baseball a Cuba -
lo sport nazionale. Il paese utilizza circa 30.000 palle per le partite di alto
livello e altre 30.000 al livello scolastico e giovanile. Attualmente, produrre
una palla costa all'industria sportiva cubana 0.95 USD, perché viene importata
dal mercato asiatico tutta la materia prima: stame di due tipi, filato, colla,
pelle, filo, inchiostro per stampa e il nucleo di caucciù o di sughero.
Se si avesse accesso al mercato nordamericano, si potrebbe allora, con
tecnologia di punta, materia prima di elevata qualità e spese per noli molto
minori, ridurre il costo di produzione del 50 %, cioè, fino a circa 0.45 USD
l'unità.
L'Industria Sportiva cubana è stata molto danneggiata dal blocco, con le
limitazioni alle possibilità di aggiornamento della sua tecnologia, che se si
fosse sviluppata come previsto, avrebbe potuto coprire oggi la maggior parte
delle necessità materiali per lo sport di massa e per le attività degli atleti
di alto rendimento.
Si è dovuto fermare la produzione nazionale di calzature sportive per il
baseball e per il calcio, degli articoli per il pugilato come guanti e
protezioni della testa (omologati a suo tempo dall'Associazione Internazionale
del Pugilato), dei sacchi e di altri mezzi ausiliari per l'allenamento degli
sport di combattimento, non potendo più acquistare la materia prima necessaria.
Attrezzi e articoli sportivi come quelli sopra elencati, e molti altri come
giavellotti, pertiche, ostacoli per l'atletica, calzature specializzate,
trampolini fissi, tra gli altri - che potrebbero essere prodotti a Cuba o
acquistati negli Stati Uniti a un costo molto minore - sono comprati attualmente
in paesi terzi, con un incremento delle spese del 50 %.
La proiezione e l'esecuzione del programma di sviluppo per atleti di Alto
Rendimento, è stata pure colpita dal blocco, dovuto tra le altre ragioni
all'impossibilità di partecipare a eventi sportivi, convegni, corsi di
aggiornamento e a forum internazionali che hanno luogo negli Stati Uniti, non
essendo concessi i visti corrispondenti o non considerando l'invito ad atleti o
a organizzazioni sportive cubane, come conseguenza dell'impalcatura di
impedimenti che genera detta politica.
Gli incontri e gli scambi bilaterali con squadre nordamericane di primo livello
nel Pugilato, Baseball, Pallavolo, Lotta, Ginnastica e Pallacanestro, sono
diminuiti in maniera significativa, obbligando lo sport cubano a programmare
viaggi in Europa o ad altre latitudini più lontane, per la preparazione e per
far fare esperienza ai nostri atleti nazionali, aspetti che hanno reso più caro
in modo sostanziale il programma di alto rendimento.
Sono state ristrette le opzioni di accesso al mercato per l'acquisto di
tecnologie di punta che favoriscono la preparazione degli atleti cubani, con un
incremento significativo dei costi di acquisto.
TRASPORTI
L'impatto del blocco nel ramo dei trasporti è ammontato in questo periodo a
182.048.000 dollari.
Per esempio, basta citare la situazione del servizio di Autobus di Ciudad de La
Habana, le cui motrici e i motori che utilizzano, in principal modo di
fabbricazione nordamericana, è stato necessario comprarli attraverso
intermediari. Con i 795.642 dollari che sono stati pagati in eccesso
all'acquisto delle 98 motrici nel periodo di tempo analizzato, si sarebbero
potute acquistare altre 62 motrici, che insieme ai 567.978 dollari pagati in più
per non potere comprare direttamente i pezzi di ricambio dagli Stati Uniti,
avrebbero permesso di incrementare il servizio del 30 %.
I danni totali al servizio di trasporto per ferrovia è nell'ordine dei
22.487.560 dollari. Considerando che circa 1.2 milioni di turisti statunitensi
potrebbero visitarci e che il 12 % utilizzerebbe una delle opzioni dell'azienda
FERROCUBA, che collegano la capitale con il resto del paese, la ferrovia avrebbe
ottenuto entrate di circa 3.409.600 dollari, con i quali sarebbero stati
aggiunti altri 10 locomotori al parco che presta servizio ai treni nazionali
merci e passeggeri.
In relazione ai danni alla rete nazionale - a partire dal fatto che il 50 % dei
treni circola con locomotori provenienti dagli Stati Uniti con oltre 30 anni di
sfruttamento, con tecnologia già sorpassata e pezzi di ricambio difficili da
acquistare, a cui va aggiunto il costo per "l'alto rischio Cuba" - nel periodo
in esame i passeggeri sono diminuiti di 1.433.736 e di 587.194 le tonnellate di
carico, che equivale a circa 19.077.960 dollari.
Se si disponesse dei 182.048.000 dollari indicati come stima dei danni all'anno,
si sarebbe potuto rispondere a qualcuna delle seguenti necessità:
la dismissione e l'acquisto di nuovi autobus per la rete di trasporto di Ciudad
de La Habana, immettendo 679 autobus rigidi e 600 articolati (questi ultimi per
la sostituzione completa del metro-autobus). Questo costerebbe 181.1 milioni di
dollari
costruire i tratti incompiuti dell'autostrada da La Habana a Santiago de Cuba,
compreso gli svincoli con altre strade – 160.2 milioni di dollari – e a Ciudad
de La Habana, sostituire i semafori, la pavimentazione e le indicazioni delle
vie, tra gli altri lavori – circa 25 milioni di dollari.
Danni ad altri settori
della vita nazionale
Nessun settore dell'economia cubana è sfuggito alle ondate del blocco.
Nel settore dell'aviazione civile, dall'anno 2004 fino al 30 aprile 2005, i
danni totali sono arrivati a 178.061.459 dollari. Il totale dei danni dal 1960
ammonta a 2.400 milioni di dollari.
Nel periodo sul quale stiamo informando, le mancate entrate per prestazioni non
effettuate di servizi aeroportuali e altro, a partire dalla proibizione di
viaggiare imposta ai cittadini nordamericani, sono state di 152.234.987 dollari.
Dall'anno 1960 fino ad aprile del 2005, sono venute meno entrate per un totale
di 2.043.167.229 dollari per questi motivi. Le ulteriori proibizioni ai viaggi,
in vigore dal 30 giugno 2004, hanno provocato il fatto che l'87 % delle aeronavi
nordamericane che avrebbe dovuto operare nei nostri aeroporti non lo ha fatto,
imponendo danni economici per 3.537.384 dollari.
Nell'industria leggera, i danni dovuti all'aumento dei prezzi e dei sovraccosti
per noli ha totalizzato 12.402.800 dollari. Con questa somma si sarebbe potuto
raddoppiare, nel paniere che viene assegnato alla popolazione, la quantità di
saponette e di sapone da bucato, come pure aumentare del 48.7 % la consegna di
dentifricio.
Il Gruppo Industriale della Siderurgia ACINOX, che si occupa dell'importazione e
dell'esportazione delle industrie siderurgica e di conduttori elettrici, ogni
anno perde in conseguenza del blocco circa 12 milioni di dollari, con i quali si
potrebbero produrre oltre 45.000 tonnellate di tondino di ferro. Questo
consentirebbe di costruire 180.000 abitazioni rurali all'anno od oltre 30.000
abitazioni pre-fabbricate di cui beneficerebbero 120.000 persone. Allo stesso
modo, con la quantità suddetta di tondino di ferro potrebbero essere riparate
completamente, in 10 anni, le 200.000 abitazioni che attualmente ne hanno
bisogno in tutta Ciudad de La Habana, con cui verrebbero beneficiate 180.000
persone.
Le compagnie petrolifere che hanno commerci e che hanno investito a Cuba nel
2004, hanno speso 163 milioni di dollari. Di questo totale, il 25 % è dovuto ai
sovraccosti per il "rischio Cuba", per pezzi e materiali che non si possono
acquistare sul mercato nordamericano e per pagamenti in più per i noli,
rappresentando un pagamento in eccesso di oltre 40 milioni di dollari. Se non si
fosse dovuto pagare questo eccesso, si sarebbe potuto diminuire di 500.000
tonnellate l'importazione di petrolio al paese grazie all'aumento nella
produzione nazionale.
Il mercato naturale per la vendita della benzina prodotta a Cuba sono gli Stati
Uniti. Se si mettesse in funzione la Raffineria di Cienfuegos, si potrebbero
esportare in quel paese, se si mettesse fine al blocco, 600.000 tonnellate
all'anno, che equivarrebbero ai prezzi attuali a 210 milioni di dollari.
In relazione al nichel, gli Stati Uniti importano, in media, circa 130.000
tonnellate all'anno di questo importante metallo. Se non esistesse il blocco - e
tenendo conto che Cuba per la sua vicinanza agli Stati Uniti costituirebbe una
fonte idonea per la fornitura a quel paese del minerale in questione - l'Isola
potrebbe vendere agli Stati Uniti oltre 30.000 tonnellate/anno di nichel che
rappresenterebbero ai prezzi attuali oltre 500 milioni di dollari. Riguardo al
cobalto, gli Stati Uniti importano circa 8.000 tonnellate all'anno di questo
metallo. Se si coprisse solo il 25 % delle loro importazioni con cobalto cubano
- circa 2.000 tonnellate all'anno - ai prezzi attuali Cuba potrebbe ottenere
oltre 66 milioni di dollari.
L'Azienda Meccanica del Nichel ha dovuto acquistare, attraverso intermediari,
apparecchiature per saldatura e taglio CNC (macchinari da taglio a controllo
numerico) del costruttore nordamericano MILLER e un impianto da taglio CNC
modello Challenger di Thermadyne, anche questo degli Stati Uniti. Queste
operazioni attraverso terzi hanno avuto un costo totale di 363.500 dollari e
rappresentarono una spesa addizionale di 54.500 dollari.
L'azienda cubana produttrice di acciaio, 'Antillana de Acero', effettua l'80 %
dei suoi acquisti sui mercati dell'Europa e paga in euro, che causa perdite di
oltre il 25 % per il cambio di moneta. Per il processo di fonderia usa mille
tonnellate di carbone al mese. Questo carbone è comprato in Colombia, a 300
dollari la tonnellata; se Antillana potesse trattare con UCAR, azienda
nordamericana alla quale ci rivolgeremmo per comprare il migliore elettrodo C/G
a livello mondiale, questa materia prima sarebbe gratis, a partire dagli impegni
che UCAR contrae con i suoi clienti.
Tenendo conto che le esportazioni di zucchero cubano rappresentavano nell'anno
1958 il 58.2 % del totale delle importazioni di questo prodotto negli Stati
Uniti, si stima che, se fosse stata mantenuta una simile quota di mercato,
l'impatto negativo per l'economia cubana di non potere collocare detto prodotto
sul mercato nordamericano, lo scorso anno è ammontato a 154.1 milioni di
dollari. La differenza tra il prezzo medio al quale Cuba ha dovuto vendere lo
zucchero lo scorso anno e il prezzo che avrebbe ricevuto se avesse potuto
venderlo negli Stati Uniti, è stata di 249.1 USD per ogni tonnellata metrica.
Le perdite nel settore del turismo sono ammontate a 1.043 milioni di dollari da
aprile del 2004 a marzo de 2005. Con 80 milioni di dollari, si sarebbero potuti
costruire due hotel a 5 stelle con 500 camere ognuno (25 milioni di dollari per
ogni hotel) e si sarebbero potuto ristrutturare 3.000 stanze deteriorate per il
passare degli anni e per l'insufficiente manutenzione per mancanza di risorse
(30 milioni di dollari, utilizzandone 10.000 per camera).
Il turismo spende all'anno circa 500 milioni di dollari in consumi elettrici. Si
stima che tra il 50 e il 60 % di questi consumi derivi dalla climatizzazione
delle installazioni. Si calcola anche che le apparecchiature di climatizzazione
più a buon mercato provenienti dagli Stati Uniti possano produrre un risparmio
di almeno un 10 % in relazione a quelle di altri paesi produttori. Se si fosse
potuto investire nell'acquisto di apparecchiature di climatizzazione
statunitensi, il risparmio in elettricità avrebbe potuto essere di circa 30
milioni di dollari all'anno.
Nell'abitazione, uno dei problemi più urgenti del paese, l'impossibilità di
acquistare materiali di costruzione da aziende o da filiali nordamericane
nell'area, rincara i costi di costruzione mediamente di in un 35 %.
L'attività di commercio interno ha avuto spese addizionali prodotte dal blocco
che ammontano a 66.8 milioni di dollari, dovute soprattutto a costi di noli e di
acquisti attraverso intermediari. Se non avessimo dovuto passare attraverso di
essi, si sarebbero potute acquistare 90.000 unità di condensazione per i posti
di vendita del latte e per le macellerie della rete al dettaglio, che avrebbero
risolto i problemi di refrigerazione di dette installazioni. Si sarebbero potuti
acquistare, inoltre, 500.000 motocompressori da utilizzare nella riparazione dei
frigoriferi domestici, con cui sarebbe stata data risposta alle necessità della
popolazione in questo campo.
Persistono le limitazioni nel settore della cultura. Vengono ostacolate le
esecuzioni di musicisti cubani sul mercato nordamericano. A partire dall'elevata
richiesta di presenza di artisti cubani negli Stati Uniti, l'azienda cubana
ARTEX avrebbe potuto riscuotere un minimo di 9 milioni di dollari all'anno. Per
la vendita di CD, DVD e di altri prodotti musicali, sarebbe entrato un minimo di
un milione di dollari.
La cinematografia cubana è, allo stesso modo, impedita a partecipare con la sua
produzione a importanti mercati audiovisivi nel territorio degli Stati Uniti,
aspetto che provoca una serie di danni alle vendite che si potrebbero realizzare
in dette piazze. Un esempio di questo è l'AMERICAN FILM MARKET, considerato
attualmente come la prima o la seconda fiera del cinema più importante al mondo;
per non potere promuovere lì il cinema cubano, vengono meno entrate di circa
500.000 dollari.
Esistono sempre produttori e registi statunitensi interessati a girare film a
Cuba, che si trovano nell'impossibilità di farlo a partire dalle proibizioni che
il blocco impone. Come esempi noti di quanto esposto prima - con progetti
concreti relativi al nostro ambiente e con interesse di portarli a termine – si
potrebbero citare registi come Steven Spielberg, Steven Soderberg, Randa Haines
e Danny Glover. Un dato per difetto delle entrate che potrebbe generare per il
paese la ripresa di un film nordamericano di costo medio sarebbe nell'ordine dai
2 ai 5 milioni di dollari. Se avessero potuto essere realizzati almeno due di
questi progetti, le entrate avrebbero raggiunto un importo tra i 4 e i 10
milioni di dollari, sufficienti per finanziare le riprese di un totale di 50
lungometraggi di cartoni animati, a un costo medio di 200.000 dollari, o un
totale di 400 cortometraggi di cartoni animati per i bambini cubani.
La proibizione imposta dal blocco alle aziende cubane di ricorrere al dollaro
statunitense nelle transazioni commerciali internazionali, ha significato per
l'azienda EGREM una perdita - per ragioni di cambio di moneta - di 57.000
dollari nel periodo che viene analizzato.
Sono stati prodotti inoltre danni significativi al potenziale acquisitivo delle
aziende del settore, in sfere tanto importanti come le pitture in tutta la gamma
di colori di tempere, oli e acrilici, materiali per preparare supporti e altri,
dovendo acquistarli in Europa. Il Fondo Cubano dei Beni Culturali, per esempio,
dovendo ricorrere al mercato europeo per acquistare articoli, ha dovuto
effettuare pagamenti in eccesso che ammontano a 19.000 dollari statunitensi.
Aziende nordamericane di gran prestigio internazionale e i cui prodotti sono di
alta qualità, tali come la Windsor & Newton Galery Acrilics, offrono prezzi per
unità di prodotti che nella maggior parte dei casi sono fino a tre volte
inferiori a quelli che Cuba può ottenere quando realizza questo tipo di acquisti
in Europa.
Alla fine dell'anno 2004, come risultato di una proposta di case editrici
universitarie nordamericane interessate a facilitare con Cuba il libero scambio
di idee e di materiali informativi, l'OFAC ha aggiunto una Licenza Generale per
le attività editoriali alle regole di controllo sui beni cubani. Detta Licenza,
permetterebbe di autorizzare persone e aziende degli Stati Uniti a partecipare
ad attività editoriali relative a Cuba e ad altre attività favorevoli alle
relazioni in questa sfera. Tuttavia, l'applicazione di questa misura è rimasta
sottoposta a condizionamenti che evidenziano nuovamente l'ostilità delle
autorità statunitensi contro la Rivoluzione cubana, in netto disprezzo al libero
movimento di idee e di creazioni artistiche.
La citata Licenza Generale proibisce esplicitamente le transazioni con il
"Governo di Cuba", o con istituzioni che, secondo la valutazione dell'OFAC,
"appartengano al Governo di Cuba". C'è da aspettarsi, come minimo, un lento e
complicato processo per l'applicazione della riferita Licenza, durante il quale
i meccanismi punitivi creati dal blocco e applicati per decenni, continueranno a
colpire sensibilmente la sfera editoriale cubana.
I seguenti esempi di danni al lavoro dell'Agenzia Letteraria dell'America
Latina, permettono di confermare quanto affermato prima:
La Editorial Smithsonian, con sede a New York, aveva realizzato un progetto per
l'edizione bilingue e illustrata dell'opera "Ciudad de las Columnas", che doveva
essere lanciata nel 2004 in omaggio al Centenario di Alejo Carpentier, autore
cubano che ha ricevuto il Premio Cervantes. Il progetto è stato sospeso
indefinitamente dall'OFAC, senza che si sia potuto eseguirsi fino al presente.
L'edizione dell'Enciclopedia della Musica Cubana, del musicologo Radamés Giró,
che progetta di realizzare la casa editrice universitaria Temple University
Press - uno delle fautrici della citata Licenza Generale – è stata pure sospesa,
a partire dalla proibizione delle autorità nordamericane.
Per questi e per altri motivi, l'Agenzia Letteraria Latinoamericana non ha
ricevuto circa 20.000 dollari per progetti di edizione annullati, oltre al fatto
di avere un importo simile come pendenza di pagamenti che non possono essere
riscossi dal nostro paese, a causa delle restrizioni bancarie orchestrate per
l'assedio finanziario a Cuba.
Durante il periodo analizzato, sono stati concessi nell'ambito culturale solo 11
visti per viaggi negli Stati Uniti, corrispondenti a 5 progetti di scambi, su un
totale di 106 richieste presentate alla Sezione di Interessi degli Stati Uniti a
La Habana (SINA). Questo rappresenta un sensibile calo rispetto agli anni
precedenti.
Si evidenziano in modo negativo i casi dell'artista Carlos Garaicoa, al quale è
stato negato il visto per essere presente il 4 marzo all'inaugurazione di
un'importante mostra personale al Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, e
dei creatori del gruppo Los Carpinteros che non hanno potuto partecipare il 7
aprile all'inaugurazione della loro più importante esposizione negli Stati Uniti
che avrebbe avuto luogo al Museo di Arte Contemporanea dell'Università del Sud
della Florida, a Tampa.
L'indurimento del blocco nella sfera culturale si è pure manifestato nella
proibizione della partecipazione dei rappresentanti cubani alla fiera espositiva
America Book Sellers Association Convention and Trade Exhibition Book Expo
America, alla quale avevamo partecipato ininterrottamente dal 1994. Nel marzo
del 2004, è stata impedita la partecipazione di Cuba a I Congresso dei
Genealogisti, non essendo stata data risposta alla richiesta di visto.
Il rifiuto del permesso alla maggior parte degli artisti cubani che hanno
richiesto il visto per recarsi negli Stati Uniti, è il risultato di una
grossolana e offensiva manipolazione politica da parte delle autorità di
Washington delle relazioni culturali tra i popoli di Cuba e degli Stati Uniti.
Il rifiuto utilizza come pretesto l'applicazione della clausola 212-F delle
disposizioni migratorie nordamericane, che arriva a definire i creatori cubani
"un pericolo agli interessi degli Stati Uniti".
La suddetta clausola è stata utilizzata nel periodo in esame per decine di
artisti e di intellettuali cubani, come i noti registi cinematografici Gerardo
Chijona Valdés, Fernando Pérez Valdés, Enrique Colina e Rigoberto López Pego; la
giornalista e regista Lisette Vila; i musicisti Carlos Varela e il suo Gruppo e
il Gruppo Habana Sax, tra altri notevoli esponenti della cultura cubana che si
sono visti nell'impossibilità di partecipare a presentazioni ed eventi negli
Stati Uniti.
Le regole del blocco hanno colpito l'investimento effettuato per impiantare il
Canale Educativo 2 della Televisione cubana, utilizzato per fini pedagogici e
per elevare la cultura della popolazione. L'importo totale dei danni
all'investimento ammonta a 863.000 dollari, dei quali 154.000 corrispondono a
costi addizionali derivanti dal trasporto e 709.000 dollari per i prezzi in
eccesso che Cuba si è vista obbligata a pagare su mercati terzi.
Le esportazioni di programmi di radio e televisione, hanno subito perdite per
250.000 dollari, non potendo accedere con i nostri prodotti a una parte
importante del mercato di lingua spagnola, dominato dai monopoli e dagli
interessi degli Stati Uniti.
Per la Banca Centrale di Cuba sono continuate le difficoltà esposte in anni
precedenti rispetto all'utilizzo dello S.W.I.F.T. (Society for Worldwide
Interbank Financial Telecommunication) nella rete di comunicazioni. A causa del
cambiamento dell'infrastruttura tecnologica SWIFTNet nel 2004, sono continuati i
danni per importare e per utilizzare le apparecchiature e il software di
decodificazione a Cuba (componenti del sistema di sicurezza di SWIFT che ha le
sue fonti negli Stati Uniti) il cui impiego è obbligatorio per utilizzare i
servizi SWIFTNet.
Cuba si è vista obbligata dal 1° al 7 luglio 2004 a collegare le sue banche
attraverso un Ufficio di Servizi a Panama come unica alternativa possibile, e
acquistare il prodotto SWIFTAlliance Access come pure una licenza Shared (per
l'uso delle nostre banche in modo competitivo), avendo ancora un'interfaccia
proprietaria completamente ridisegnata e implementata secondo gli standard di
comunicazione IP e di sicurezza PKI.
Per potere continuare a utilizzare i servizi di detto sistema, è stato
necessario ricorrere ad altre misure che hanno implicato:
di non potere utilizzare il software elaborato dalla Banca Centrale di Cuba, che
era stato approvato da SWIFT e utilizzato da tutte le banche cubane da oltre 12
anni;
di dovere acquistare per ogni banca connessa a SWIFT un altro software con un
costo totale di 181.925 dollari, che inoltre le fa dipendere dai servizi tecnici
di un altro ente mediante il pagamento di una licenza annuale di 55.471 dollari;
la necessità di utilizzare per la connessione esterna i servizi di un'azienda
intermediaria che ha sede in un altro paese, con un costo annuale di 93.900
dollari.
In sintesi, il sistema bancario, per quanto concerne le comunicazioni per le
diverse operazioni e transazioni con l'estero, ha subito danni dalla metà del
2004 fino a maggio del 2005 per 331.296 dollari, solamente come spesa economica
diretta.
Nel settore dell'elettricità, ha dovuto accettare crediti a breve termine per la
modernizzazione degli impianti di generazione e delle reti elettriche del paese,
con il proposito di migliorare la qualità del servizio che viene offerto alla
popolazione, a partire dall'impossibilità di accedere alle principali
istituzioni creditizie internazionali. Gli interessi per i crediti ottenuti sono
di circa 6 milioni di dollari.
Danni causati allo scambio accademico, scientifico, culturale e sportivo tra il
popolo cubano e quello nordamericano.
Ai danni economici indicati in precedenza, va aggiunta l'intenzione del Governo
nordamericano di porre freno allo scambio accademico, scientifico, culturale e
sportivo tra i due popoli:
Le istituzioni e gli scrittori cubani non possono partecipare alle Fiere del
Libro negli Stati Uniti, compreso la Fiera di San Juan, a Puerto Rico. Non
potendo partecipare ad alcuna delle due edizioni precedenti della Fiera di San
Juan, sono state perse entrate per circa 15.000 dollari, con i quali si sarebbe
finanziato un'edizione popolare di "Don Chisciotte", di Cervantes, di non meno
di 7.000 esemplari.
Si sta impedendo in modo sistematico la partecipazione di scienziati cubani a
riunioni e a eventi scientifici internazionali, alcuni di questi multilaterali,
non concedendo il visto di entrata negli Stati Uniti. Tra le decine di eventi ai
quali non si è potuto partecipare vi sono i seguenti:
XXIX Congresso Internazionale di Ingegneria Sanitaria e Ambientale. San Juan,
Puerto Rico, 22-26 agosto 2004.
Scambio Scientifico tra l'Università di Harvard e l'Istituto di Medicina
Tropicale di Cuba 'Pedro Kourí'. Boston. 1-10 settembre 2004.
Scambio Scientifico sull'esperienza cubana nella prevenzione della Malattia
Renale Cronaca nell'Assistenza Primaria di Salute. San Juan, Puerto Rico, 3-13
novembre 2004.
110° riunione Annuale dell'Associazione Americana di Urologia. Texas, 21-26
maggio 2005.
Riunione Annuale dell'Associazione Americana di Oncologia. Orlando, Florida,
13-17 maggio 2005.
XX Congresso della Latin American Studies Association (LASA), celebrato
nell'ottobre del 2004, a Las Vegas. A tutti gli accademici cubani invitati a
partecipare - 64 in totale – è stato rifiutato il visto, fatto senza alcun
precedente.
Dalla promulgazione nel 2004 delle misure aggiuntive di proibizione ai viaggi a
Cuba, sono stati ridotti al minimo i viaggi di studenti nordamericani a Cuba.
All'ONG nordamericana MEDICC è stata ritirata la licenza di viaggio concessa dal
Dipartimento del Tesoro. Detta organizzazione offriva annualmente corsi a Cuba
per 200 studenti e professori in medicina, infermeria e salute pubblica.
Il Governo degli Stati Uniti ha impedito la partecipazione di scienziati e
accademici nordamericani a vari incontri scientifici ed eventi che si sono
svolti a Cuba, tra essi:
Conferenza Internazionale di Chirurgia Maxillo-Facciale, in giugno del 2004. Ai
50 nordamericani che intendevano partecipare è stato negato il permesso di
recarsi a Cuba.
Congresso Panamericano di Salute Mentale Infanto-Giovanile, La Habana, 30
marzo-1° aprile del 2004. Alcuni giorni prima della data di inizio, i 160
nordamericani che avevano confermato la loro partecipazione, hanno ricevuto una
lettera dell'OFAC in cui venivano minacciati di forti sanzioni e vi si proibiva
la loro la partecipazione. Questo evento era promosso dall'Associazione di
Psichiatria dell'America Latina e dall'Accademia Americana di Psichiatria
Infantile e dell'Adolescente (AACAP).
Anche gli scambi sportivi sono stati colpiti dalla recrudescenza del blocco.
Questo aspetto comprende l'eliminazione della Licenza Generale per la
partecipazione di sportivi nordamericani alle gare di dilettanti e di
semi-professionistici che si svolgono a Cuba, anche quando sono promosse da una
Federazione Internazionale. E' stata notevole la riduzione della partecipazione
di atleti di quel paese in eventi realizzati a Cuba. Nel 2004, il numero è stato
solo di 128 atleti, rispetto ai 603 atleti nel 2003. Nel primo trimestre del
2005, hanno partecipato a eventi sportivi che si sono svolti a Cuba un totale di
34 atleti statunitensi.
Nel novembre 2004, sono state affrontate difficoltà per la partecipazione alla
maratona Marabana degli atleti handicappati del World Team Sport, perché la loro
licenza di viaggio è stata ritirata nel 2003. Circa 90 atleti nordamericani che
partecipano abitualmente a questa competizione, non hanno potuto farlo.
Da aprile del 2004 fino a maggio del 2005, quattro delegazioni composte da 5
funzionari dello sport cubano non hanno ricevuto i visti per recarsi negli Stati
Uniti, anche se vi si recavano per partecipare a importanti congressi e corsi di
Solidarietà Olimpica.
Il rifiuto di concedere licenze e/o all'eliminazione di barriere e ostacoli
amministrativo-burocratici a programmi di scambio tra università degli Stati
Uniti con l'Università di La Habana, come la proibizione di recarsi a Cuba per
studenti e professori degli Stati Uniti, sono state pratiche permanenti di
diverse amministrazioni statunitensi per oltre 40 anni. Tuttavia, le stesse
hanno raggiunto livelli di irrazionalità con le autorità attuali.
Nel periodo in esame sono stati annullati sei programmi semestrali per studenti
nordamericani all'Università di La Habana che erano coordinati da enti come:
Center for Cross Culturale Studies; Council for International Educational
Exchange; Institute for Study Abroad-Butler University; School for International
Training; Lexia International e Crucero Semestre en el Mar. Confrontando
l'attuale corso accademico 2004-2005 con il corso precedente, si constata che
l'iscrizione ai programmi coordinati dai cinque centri prima elencati è
diminuita a 253 studenti, ossia, il numero è sceso di oltre 15 volte.
Nel caso specifico della Crociera Semestre nel Mare, nel corso accademico
2003-2004 questo programma ha lavorato con l'Università di La Habana in due
occasioni; vi parteciparono 1.322 tra studenti e professori. Dato che il
programma è stato annullato, nell'attuale corso accademico nessuno studente o
professore legato a questo programma ha potuto recarsi a Cuba.
Di maggiore impatto risultano le perdite per l'Università di La Habana per
quanto concerne Progetti di Ricerca cancellati o non iniziati, nonostante
l'interesse manifestato dalla controparte statunitense. Alcuni esempi vengono
riportati di seguito:
Un giovane scienziato cubano della Facoltà di Biologia, ha vinto per concorso
l'approvazione da parte dell'Università di Harvard di un progetto in biologia
molecolare sullo sviluppo di adiuvanti dei vaccini, per un importo stimato in
20.000 dollari. L'inizio di questo progetto ha patito un ritardo di tre anni e
si trova ancora in discussione il suo iter. Se venisse realizzato, risulterebbe
di utilità per la produzione di diversi vaccini, con i quali, ovviamente, non si
avvantaggerebbe solo Cuba.
Il Centro di Studi di Migrazioni Internazionali ha visto interrotti sei Progetti
di Ricerca e di scambio accademico con la CUNY University di New York, e con le
Università del Sud della Florida e di Gaisnville, tra le altre, su diversi temi
di identità e migrazione.
La Facoltà di Diritto ha visto cancellato il suo Progetto di Scambio Accademico
con il Cuba-USA Legal Forum, sui sistemi legali di Cuba e degli Stati Uniti
Sono stati cancellati progetti di ricerca congiunta su Diritti Umani, Diritto
Costituzionale e Diritto Penale con il National Lawyer Gild, la Yale University,
la California University e il Cuba-USA Legal Forum.
E' stato annullato il progetto su disuguaglianze spaziali tra il Centro di
Salute e Benessere Umano e l'Università di Tulane.
Relazione 2005