La persecuzione

 

verrà sconfitta


 

Ha assicurato il ministro degli esteri Felipe Pérez Roque, durante la manifestazione nazionale contro il blocco e l’annessione che ha riunito circa 10000 abitanti di Villa Clara nella piazza Ernesto Che Guevara

 

F.PÉREZ CABRERA - A. NÚÑEZ 7 novembre 2005

 

"La storia parlerà della prodezze di questo popolo che ha

Il Ministro degli Esteri cubano è arrivato all’ONU

 

Nazioni Unite, 7 nov. (PL). - Il ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, è arrivato a New York per dirigere alle Nazioni Unite la battaglia diplomatica di Cuba contro il blocco economico imposto dagli USA.

I dibattiti sul tema "Necessità di porre fine al blocco economico, finanziario e commerciale imposto dagli USA contro Cuba" sono programmati per domani mattina nella 60ª Assemblea Generale ONU.

Fonti diplomatiche in questa sede danno per certo che i risultati di questi dibattiti saranno un nuovo boccone amaro per il governo statunitense.

Sin dalla prima votazione all’ONU sul tema del blocco a Cuba, la comunità mondiale si è pronunciata contro questa politica, con la quale Washington pretende di soffocare la Rivoluzione cubana.

Quella di quest’anno è la 14ª edizione di questa votazione e gli Stati membri dell’ONU già dispongono della relazione annuale sul tema, elaborata dal Segretario Generale, così come di un progetto di risoluzione.

saputo resistere alla persecuzione dell’impero e ricorderemo questi anni difficili nei quali siamo stati capaci di preservare l’indipendenza della patria e lasceremo ai nostri figli e nipoti un paese degno del quale saranno orgogliosi!"

 

Il ministro ha affermato che nonostante il blocco continueremo ad andare avanti nei nostri sogni di libertà e giustizia e faremo una transizione, ma verso il socialismo, con più Rivoluzione e maggior potere del popolo.

 

"Oggi è impossibile imporre ai cubani l’antico giogo", ha sostenuto.

 

"Anticipiamo una nuova vittoria nella votazione che si svolgerà il giorno 8 novembre alle Nazioni Unite e dove la comunità internazionale sosterrà Cuba e lascerà isolato l’impero" ha dichiarato Felipe, che ha ricordato l’esempio del Che Guevara, che è presente nei Cinque Eroi cubani ingiustamente sequestrati nelle prigioni dell’impero. "Noi cubani abbiamo imparato a conquistare i diritti umani, a difenderli e a viverli e non ci sarà forza imperiale che ci farà rinunciare a tutto questo!"

 

Egli ha elogiato i risultati della provincia di Villa Clara, che ha vinto in varie occasioni la sede per il 26 di Luglio, lo sviluppo dei programmi della Rivoluzione in questo territorio, tutte realtà che si perderebbero se il governo degli Stati Uniti riuscisse ad imporre i suoi piani colonialisti.

La pioniera Anet Sánchez, della scuola per Vocazioni Artistiche, Olga Alonso e Lislién Rodríguez, dell’Istituto Politecnico d’ Economia Ramón Pando Ferrer, hanno chiesto che cosa avverrebbe delle loro scuole se si materializzassero i propositi d’annessione.

 

Carmen María Hernández, madre di una bambina sorda e cieca, ha ringraziato lo stato cubano per l’appoggio alla riabilitazione della figlia nonostante il blocco.

 

I medici Pedro Aníbal Hidalgo e Nilo Castañeda anestesista e direttore del Centro dei bioattivi chimici e un operaio dell’impresa di recupero delle materie prime, Mario Pedraza, hanno sostenuto in perfetto accordo che le misure previste dal macabro piano di Bush pretendono di distruggere Cuba come nazione. Gli oratori hanno sostenuto che la forza della bontà di Cuba saprà annullare tanto odio e tanto egoismo.

Espressioni di solidarietà sono giunte attraverso danza e canzoni, con Sara González, l’attrice Corinna Mestre, l’attore Jorge Enrique Caballero, la solista Vionaika Martínez, il gruppo Danza del Alma, il Quintetto Criollo, l’ Orchestra Sinfonica di Villa Clara, le Bande da Concerto gli studenti delle scuole per le vocazioni artistiche e per gli istruttori d’arte.

 

La tribuna aperta era presieduta dai membri del Burò Politico Esteban Lazo Hernández, Ulises Rosales del Toro e Concepción Campa Huergo, dai Comandanti della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez e Guillermo García Frías, con altri dirigenti del Partito e del Governo.

 

 

UN GIORNO DI COMBATTIMENTO E DI OMAGGIO

ALLA MEMORIA DEL CHE

 

 

Il Ministro Pérez Roque e il Consiglio di Direzione del Ministero degli Esteri sono stati ricevuti nella sede del Comitato Provinciale del PCC da Roberto López Hernández, primo segretario del massimo organismo politico a Villa Clara prima della grande manifestazione.

 

Lo sviluppo del territorio è notevole, ha spiegato il dirigente politico e a Villa Clara l’aspettativa di vita è la più alta di Cuba, con 78 anni e un tasso di mortalità infantile, al disotto di quello nazionale, pur molto basso.

 

Il gruppo di diplomatici ha reso onore a Che Guevara e al suo distaccamento nel Memoriale dove sono custoditi i suoi resti e il ministro ha posto una corona di fiori ai piedi della statua eretta nella piazza che porta il nome del Guerrigliero Eroico.

 

Pérez Roque ha anche impartito una conferenza agli studenti e ai professori dell’università centrale Marta Abreu.

Il ministro ha parlato dell’origine del blocco e dell’essenza genocida del progetto anticubano. José Ramón Saborido, rettore dell’istituzione, gli ha consegnato una copia del titolo di Dottore Honoris Causa dato a Che Guevara il 28 dicembre del 1959. L occasione è stata propizia per presentare il CD Room "Cuba contro il blocco", elaborato da un gruppo del MINREX.

 

Felipe Pérez Roque, ricordando la presenza di Che Guevara in questa istituzione e a Santa Clara, ha detto che: "Oggi è un giorno di lotta e d’omaggio alla memoria del Che, che sarebbe orgoglioso di vedere che i cubani, ai quali lui chiese d’andare sempre avanti, lo hanno fatto davvero!"

 

30 centri del territorio hanno organizzato pubbliche udienze – scuole, cooperative, fabbriche e istituzioni scientifiche - alle quali hanno partecipato quadri e funzionari del MINREX e nelle quali sono continuate le analisi svolte in più di 600 giornate di riflessione contro il blocco e annessione, che si sono svolte in tutta l’Isola e alle quali hanno partecipato circa 150.000 cubani.

 

Felipe Pérez Roque ha incontrato i lavoratori del INPUD Primero de Mayo, un centro fondato da Che Guevara nel luglio del 1964 ed ha percorso la linea di produzione dove si fabbricano le pentole a pressione che si stanno distribuendo attualmente alle famiglie cubane. Egli ha confermato che il popolo cubano è il gran protagonista della battaglia delle idee, per sconfiggere la guerra economica, commerciale e finanziaria che vuole asfissiare Cuba e i cubani.