Il blocco incide sulle contribuzioni
di Cuba all'ONU
21 ottobre 2005 (PL) - Cuba ha informato l'ONU sulle sue contribuzioni
finanziarie, per quest'anno, all'organizzazione nonostante le difficili
condizioni economiche e le limitazioni finanziarie che affronta il paese; dovuto
al rafforzamento del blocco degli Stati Uniti.
L'ambasciatore
Orlando Requeijo ha offerto questi dettagli intervenendo sul tema vincolato al
Miglioramento della situazione finanziaria delle Nazioni Unite.
Come esempio dell'impatto del blocco contro Cuba, da più di 45 anni, il
diplomatico ha detto che il suo paese si vede impossibilitato ad utilizzare il
dollaro statunitense nelle sue transazioni internazionali, comprese i pagamenti
agli organismi mondiali.
Per questa ragione, ha segnalato il rappresentante permanente davanti all'ONU,
Cuba è soggetta costantemente alle fluttuazioni monetarie del mercato, cosa che
incide negativamente sulla relazione finanziaria con le Nazioni Unite. “A ciò si
sommano le difficoltà addizionali che in alcune occasioni abbiamo affrontato per
pagare le nostre quote dovendo realizzare transazioni attraverso paesi terzi”.
Hanno inciso anche “le restrizioni imposte per dette transazioni dovuto
all'applicazione delle politiche di blocco”,. Nel suo discorso, Requeijo ha
menzionato i debiti “del principale contribuente delle Nazioni Unite” (gli Stati
Uniti) che al 31 dicembre 2004 rappresentavano il 68% degli addebiti totali sul
bilancio regolare.
“In questo momento”, ha sottolineato, questo debito “raggiunge già l'esorbitante
cifra dell’82% di tutte le quote in ritardo per questo bilancio.” “Ci sembra
inaccettabile che questo Stato membro, dopo di avere fatto pressioni per
riuscire ad ottenere una diminuzione nell'importo della sua quota, non onori i
suoi impegni finanziari” ha commentato l'ambasciatore cubano.
Requeijo ha concluso:“Speriamo che questa situazione non ubbidisca a nuove
politiche di ricatto ed intimidazione da parte di questo Stato membro”.
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