NUOVE MISURE PER RALLENTARE LE VENDITE DI ALIMENTI DEGLI STATI UNITI A CUBA

Cuba paga in contanti ogni acquisto, ma adesso gli

 USA impongono che si paghi anticipatamente!



R. Pages G.I. 1 marzo '05

L’impresa cubana Alimport ha confermato che onorerà i propri impegni contrattuali vigenti ed è disposta a continuare a sviluppare gli acquisti dai produttori nordamericani a patto però che le condizioni siano accettabili e dentro una logica di pratiche commerciali internazionali.

 

Pedro Álvarez, direttore di Alimport, ha rilasciato queste dichiarazioni durante una conferenza stampa che si è svolta il 25 febbraio nell’Hotel Nacional di Cuba, all’Avana.

 

Il Dipartimento del Tesoro degli USA ha annunciato con una nota stampa lo scorso 22 febbraio che i pagamenti di Cuba si dovranno saldare prima che le merci vengano caricate sulle navi attraccate nei porti nordamericani, per l’invio all’Isola.

 

La nuova misura è estranea alle pratiche vigenti di pagamento contro la presentazione dei documenti e il passaggio di proprietà all’acquirente cubano, dopo il ricevimento del pagamento in contanti da parte dell’esportatore statunitense.

 

Questo procedimento apparentemente potrebbe esporre le merci destinate alla popolazione cubana a sequestri in territorio nordamericano, per rispondere a sentenze giudiziarie infondate e illegali che sono state pronunciate dai tribunali degli USA contro la Repubblica di Cuba, avvisa la dichiarazione ufficiale di Alimport.

 

La disposizione costituisce una nuova scalata, con l’obiettivo di rallentare sempre più le vendite di alimenti, già sottoposte a numerose restrizioni da parte degli Stati Uniti, ha segnalato Pedro Álvarez.

 

Attualmente il commercio di Cuba con gli Stati Uniti avviene in una sola direzione e le navi devono ritornare vuote nei porti nordamericani, poiché non è permesso l’acquisto di prodotti cubani da parte delle compagnie nordamericane, come parte del blocco imposto da più di 45 anni.

 

Questa nuova versione del Dipartimento del Tesoro ignora inoltre la volontà del Congresso, che ha autorizzato le vendite a  Cuba nel 2001, approvando la detta “Legge sulla riforma delle sanzioni commerciali e la promozione delle esportazioni.”

 

Nonostante la qualità dei prodotti e l’efficienza dei fornitori nordamericani, questa misura rende totalmente insicuri gli acquisti negli Stati Uniti e pone in pericolo l’alimentazione  destinata alla popolazione cubana, includendo i bambini, come l’acquisto delle materie prime che si usano per l’elaborazione degli alimenti, indica ancora la dichiarazione di Alimport. 

 

La dichiarazione del Dipartimento del Tesoro pone in svantaggio produttori, trasportatori e portuali degli USA che devono cedere il terreno ai concorrenti di altri paesi, che hanno interessi nel mercato cubano. 

 

Dal dicembre del 2001 sino al 23 febbraio del 2005 Alimport ha firmato contratti per 4,9 milioni di tonnellate metriche di merci, per un valore di 1255 milioni di dollari e sono stati pagati in contanti al momento degli acquisti 1061 milioni di dollari e non ci sono mai state dilazioni dalla parte cubana.

 

I prodotti che Cuba compra dai fornitori degli USA servono per completare l’alimentazione che la popolazione acquista a prezzo politico e costituiscono una mostra del desiderio di rendere normali le relazioni tra i due paesi, in un clima di pace e di amicizia, ha dichiarato Álvarez. 

 

Sino ad oggi abbiamo importato dagli USA  prodotti per circa 90 milioni di dollari e restano 250 milioni di dollari di contratti pendenti. Questa cifra si potrebbe incrementare significativamente durante l’anno, ha detto ancora il dirigente di Alimport.

 

La nostra ditta conferma la sua fiducia negli agricoltori, negli uomini d’affari, nei trasportatori, nei portuali, legislatori e altre personalità che in questi ultimi tre anni hanno dimostrato la volontà di sviluppare relazioni commerciali mutuamente benefiche. Inoltre Alimport ripete il suo messaggio di pace e amicizia, con il desiderio di rendere normali le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, si legge alla fine della dichiarazione di Alimport.

 

IL  PORTO DI SAN DIEGO ASSOCIATO AL COMMERCIO CON CUBA

 

Il Direttore del Porto di San Diego, in California, Kourosh Hangafarim, ha firmato un documento d’intesa con Alimport per l’imbarco delle merci dal nordest degli USA verso Cuba.

 

San Diego è il 23º porto dal quale si possono inviare merci verso Cuba e sarè il luogo dove si svolgerà l’importante impegno di facilitare il trasporto dei prodotti dagli Stati Uniti verso Cuba, dalla California ed altri Stati vicini. Pedro Álvarez ha firmato l’accordo nell’Hotel Nacional di Cuba, all’Avana.

 

Il direttore del porto di San Diego ha detto di essere molto interessato alla promozione del commercio con Cuba ed ha informato che il commercio marittimo che si svolge nella rada della costa est degli USA tocca i 260 milioni di dollari l’anno.

 

Prodotti per supermercati per un valore di 30.000 dollari saranno inviati a Cuba dalla compagnia American Trading Services, della California, che ha firmato due accordi commerciali con Alimport.

 

I rappresentanti di American Trading Services, William Lane e Alex Procopio, hanno espresso la propria soddisfazione per questo contratto che per ora è modesto, ma che apre le porte a maggiori transazioni.

 

Il Direttore del Porto di San Diego ha invitato Álvarez a visitare la California e l’uomo d’affari cubano ha accettato l’invito avvisando che prima però dovrà avere un visto da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.