Pablo Milanés riceverà il Premio

Nazionale di Musica 2005

Avana, 27 dic. (PL)

Il cantautore cubano Pablo Milanés, il pianista Frank Fernández e l’attrice e cantante Rosita Fornés, oggi martedì 27, hanno ricevuto il Premio Nazionale della Musica come riconoscimento per la loro carriera artistica e i loro apporto all’arte e alla cultura.

Questo Premio annuale ha un’aria di omaggio speciale che contribuisce ad accrescere il prestigio dei creatori che, come i tre citati costituiscono da soli i paradigmi e i punti di riferimenti della cultura cubana.

Padrone di una voce affascinante che conserva la sua ricchezza iniziale, Milanés è uno dei fondatori della Nuova Trova cubana e ha accumulato molte canzoni che gli sopravvivranno. 

Alcuni dei suoi classici come “Yolanda”, “El breve espacio en que no estas” o “Para vivir” hanno smesso di essere suoi per far parte del patrimonio spirituale dell’Isola.

Frank Fernandez è uno dei pilastri della pianistica di Cuba e una delle figure di maggior rilievo della musica classica, uno dei simboli dell’identità nazionale come Ignacio Cervantes.

Rosa Fornés è un emblema tra le grandi vedette di ogni tempo, con una carriera di ampio registro nel teatro in opere come “Confessioni nel quartiere cinese” e nel cinema “Si cambia casa”, “Papeles secundarios”, Le notti di Costantinopoli”...

Ha brillato in Messico dove, negli anni ‘50 del secolo appena terminato, è stata una dette stelle ed ha consolidato la sua fama con molte pellicole famose.

Oggi, a 82 anni, si mantiene in scena.

La consegna del Premio di Musica è stata estesa anche ad altri due personaggi: Maria Antonieta Henriques e la professoressa Cuca Rivero.

La cerimonia si è svolta nel Teatro Amadeo Roldán con uno spettacolo con il cantautore Carlos Varala, il chitarrista Pancho Amat y su Cabildo del Son e il soprano Barbara Llanes, per citare alcuni nomi.

Nel 2004 il premio è stato consegnato a Cesar Portillo de la Luz, al compositore e interprete Silvio Rodríguez, al pianista Jorge Luís Prats e al repentista Adolfo Alfonso, con il professore Alfredo Diéz Nieto.