BERLINO 23/08/2005


Guantanamo:

ex custode ha raccontato in TV le torture ai reclusi

 


 

 

Un ex vigilante della base che gli USA occupano illegalmente nel territorio cubano di Guantánamo ha affermato che tra i principali metodi di tortura usati contro i reclusi c’erano soprattutto le camere del freddo e del caldo e l’impedimento del sonno, secondo un’intervista diffusa dalla Spiegel TV, ha reso noto DPA.

 

Sean Baker, di 38 anni che nel novembre del 2002 fu uno dei vigilanti, per otto settimane, di Camp Delta, ha spiegato nel programma della televisione tedesca che i prigionieri erano trasferiti in continuazione nella camera del freddo e del caldo, cioè erano esposti a cambiamenti di temperatura estremi per varie ore. Poi erano completamente sfiniti, ha detto Baker, e così venivano incatenati per ore e giorni nelle celle. Il metodo favorito prima degli interrogatori eseguiti dagli uomini del FBI e dei servizi segreti era impedire ai prigionieri di dormire, per cui i vigilanti prendevano un recluso e lo facevano andare avanti e indietro per ore e poi venivano sostituti da altri, per una notte intera e poi il giorno seguente, senza pause, ha segnalato l’ex vigilante della base.

 

Baker ha detto d’avere visto interrogatori con la partecipazione di donne usate per forzare con stimoli sessuali la volontà dei reclusi, credenti musulmani.

 

Molti cercavano di suicidarsi, ha rivelato, e lui stesso ha tagliato in quelle settimane almeno 40 – 50 corde che i detenuti costruivano per uccidersi.

 

Baker ha abbandonato già il servizio militare perchè nel gennaio del 2003 fu vittima dei suoi colleghi che lo confusero con un recluso e lo ferirono gravemente alla testa e alle mani e da allora lui non è più abile per il servizio militare.