17 febbraio 2006

7 persone appartenenti al gruppo cristiano "Testimoni contro la Tortura" hanno intrapreso e portato a termine nei mesi scorsi un viaggio a Guantanamo (Cuba), percorrendo a piedi varie decine di miglia per portare solidarieta' alle circa 500 persone che presso la base di Guantanamo vengono illegalmente detenute e torturate dagli USA.
Le 7 persone sono ora state messe sotto processo e rischiano la detenzione fino a 10 anni e una multa (l'originale parla di "a $250,00 fine"), poiché gli USA vietano di viaggiare a Cuba.
 

 

Guantanamo:

Denunciato l’inferno militare

 

 

 

J.L.MERENCIO - 15 dicembre 2005

 

Venticinque attivisti nordamericani dell’ organizzazione “Testimoni contro la tortura”, si sono accampati per alcuni giorni vicino alla Base Navale di Guantánamo,  compiendo il loro pellegrinaggio e uno sciopero della fame per protestare contro gli abusi inflitti a centinaia di prigionieri in questa prigione degli USA.

 

Clare Grady, che è stata detenuta per aver protestato contro la guerra in Iraq, ha detto che: “Anche se il governo degli USA non ci ha permesso di visitare i reclusi e di portare personalmente il nostro messaggio di speranza e di fiducia com’era nostro proposito, noi ci sentiamo soddisfatti per aver protestato in un luogo così vicino a questo inferno militare”, hanno detto alcuni partecipanti.

 

“Oggi, venerdì 16, smonteremo il nostro accampamento per marciare verso gli Stati Uniti”, ha detto la Grady, una religiosa di Thiaca, che nel marzo del 2003 è stata detenuta per aver protestato contro la guerra in Iraq.            

 

“È orribile l’isolamento di questi prigionieri nella base, non possono neanche ricevere le visite dei familiari, non hanno diritto ad avere un avvocato difensore...”, ha detto Susan Crane.

 

“ Questo ci addolora, perchè il nostro governo usa così questa Base militare in mezzo a un popolo così bello e solidale come quello cubano!” ha aggiunto la giovane che ha assicurato che partecipa da molti anni, sin da piccola, assieme ai genitori, alle manifestazioni a favore della pace tra i popoli.

 

Una lunga camminata di 20 Km. al giorno ha portato questo gruppo sino a Guantánamo, percorrendo circa 100 Km., sino a una delle porte d’entrata del perimetro di frontiera con la Base Navale.

 

Durante il tragitto hanno ricevuto la solidarietà e l’aiuto dalle famiglie cubane ed hanno dormito nei cortili delle case della popolazione orientale.

Il loro stato di salute è eccellente nonostante la fatica.

 

Un esempio della loro vitalità lo apporta Annie Montgomery che, nonostante i suoi 79 anni, è molto attiva nel gruppo.

 

“Siamo giunti sino qui per protestare contro la tortura e l’ingiusta reclusione di  centinaia di persone e queste motivazioni mi hanno dato la forza di superare il tragitto!” ha commentato l’attivista, raccogliendo applausi e canzoni con cui i  bambini cubani hanno accolto  la comitiva in ogni villaggio.   

 

“Crediamo che l’anima collettiva della nostra nazione sia in gioco. La gente  integra deve agire e subito! Questo è lo spirito che ci ha portato sino a  Guantánamo!”, segnala il comunicato consegnato alla stampa dai pacifisti.

 

Nel documento si esige che i prigionieri di Guantánamo siano trattati con dignità e si denuncia che in questa tenebrosa segreta occupata illegalmente dagli Stati Uniti sin dal principio del secolo scorso, contro la volontà dei cubani, riempie di vergogna la popolazione nordamericana.

 


8 dicembre'05 (PL)

 

Guantanamo:

Attivisti degli USA  marceranno verso la Base per protestare contro la tortura

 

 

 

 

Attivisti cattolici degli Stati Uniti hanno cominciato martedì 6 una inedita marcia di cinque giorni verso la base militare di Guantánamo per protestare contro Washington per i sospetti di tortura ai prigionieri.

 

"Witness Against Torture" (Testimoni Contro la Tortura, in inglese), è un gruppo integrato da  25 preti, monache e accademici degli Stati Uniti che vuole raggiungere Guantánamo sabato 10, nel Giorno Internazionale dei Diritti Umani, ha informato Reuters.

 

“Marciamo per manifestare la nostra condanna della tortura e degli abusi e per proclamare ad alta voce la nostra difesa della dignità umana” ha detto la portavoce del gruppo, Anna Brown a Santiago di Cuba.

 

Varie organizzazioni dei diritti umani hanno accusato gli USA di maltrattare i sospettati di terrorismo catturati in Afghanistan e in Iraq e reclusi sin dal 2002 nella Base Navale che si trova a Cuba.

 

 

“Come cittadini nordamericani ci stiamo dirigendo al nostro governo che amministra i campi degli interrogatori a Guantánamo” ha detto la Brown.

 

Il presidente cubano Fidel Castro ha descritto la base come un campo di concentramento statunitense e non sono mai state permesse manifestazioni nelle vicinanze. Questa sarebbe la prima volta che si realizza una protesta vicino a Guantánamo.

 

 

LE VISITE AI DETENUTI 

 

 

Gli attivisti sono arrivati lunedì 5 a Santiago di Cuba e da lì sono partiti per coprire 80 Km. di strada fino a Guantánamo, dove chiederanno di visitare un centinaio di reclusi che stanno facendo lo sciopero della fame dal mese di agosto scorso.

 

“Se la autorità statunitensi non ce lo permetteranno, realizzeremo un sit - in per pregare per l’abolizione della tortura! Entrare o meno non dipende da noi, ma dobbiamo fare uno sforzo per visitare i reclusi!” ha detto la portavoce citando il Vangelo secondo San Matteo.

“Quando sarà il momento sapremo cosa fare”, ha commentato ed ha spiegato che  Witness Against Torture è un gruppo non violento.

 

L’8 agosto 128 detenuti su 505 presenti a Guantánamo hanno iniziato lo sciopero della fame per esigere d’essere processati o liberati, come ha informato l’esercito degli Stati Uniti. Solo cinque dei reclusi sono stati accusati formalmente in novembre di crimini di guerra e saranno processati da tribunali militari. Contro tutti gli altri non sono mai state presentate accuse.

 

Gli attivisti non hanno nemmeno ricevuto il permesso dal governo cubano per attraversare i campi minati e i vari perimetri di sicurezza attorno alla Base.

 

“Stiamo lavorando con la comunità e speriamo di portare avanti la nostra visita di lavoro”, ha detto ancora la Brown. Senza le autorizzazioni potranno arrivare solo a circa cinque chilometri di distanza.

 

Guantánamo è la sola installazione militare degli USA in un paese con un governo comunista ed è situata a 910 Km. a est dell’Avana. I suoi 116 Km. quadrati sono stati occupati da Washington nel 1903.