BASE NAVALE USA DI GUANTÁNAMO
Un detenuto soffre di paralisi facciale
a causa delle torture
Washington, 14 aprile 2005
Secondo una denuncia presentata mercoledì scorso, i carcerieri statunitensi della base di Guantánamo hanno colpito così forte un detenuto bosniaco che questi ha sofferto una paralisi facciale; in ripetute occasioni gli hanno immerso la testa nella latrina, tirando la catena fin quasi ad annegarlo.
Un dispaccio della Reuters ha reso noto che la denuncia, presentata contro l’Amministrazione Bush in un tribunale del distretto di Boston, descrive in dettaglio le forti percosse ricevute dal detenuto di origine algerina Mustafá Ait Idir nella prigione della base navale USA a Guantánamo, in territorio cubano occupato.
Gli Stati Uniti lo detengono dal gennaio 2002 a Guantánamo come "combattente nemico", senza presentare accuse contro di lui. Nella stessa prigione sono recluse circa 540 persone.
La denuncia è stata presentata dagli avvocati di sei detenuti nella Base, come parte della loro strategia per mettere in discussione la legalità delle detenzioni. Ha chiesto al tribunale che obblighi il governo ad apportare documenti, curriculum medici e registrazioni video delle telecamere che sorvegliano la prigione, sulla base della legge sulla Libertà di Informazione. Questi uomini sono stati arrestati in Bosnia in risposta ad una richiesta statunitense nell’ottobre 2001, in quanto sospettati di pianificare attacchi contro le ambasciate statunitense e britannica a Sarajevo e poi consegnati alle autorità nordamericane.
Secondo la denuncia, in un’occasione le guardie sono entrate nella cella di Ait Idir e gli hanno legato le mani dietro le spalle, "lo hanno afferrato e percosso sul corpo ed alla testa contro il letto d’acciaio della sua cella".
I guardiani hanno aumentato le percosse, continua la denuncia.
"Lo hanno afferrato di nuovo, lo hanno messo con la faccia dentro la latrina ed hanno tirato ripetutamente la catena. Il signor Ait Idir stava cominciando a soffocare ed ha temuto di annegare", recita il testo.
Dopo averlo tirato fuori dalla cella, "gli hanno messo un tubo di gomma in bocca ed hanno aperto il rubinetto. Mentre usciva l’acqua, il signor Ait Idir ha iniziato ad annegare. L’acqua gli usciva dalla bocca e dalle narici", ha aggiunto il testo della denuncia.