Protesta massiccia di prigionieri
a Guantánamo nel 2003
San Juan, 24 gennaio 2005
L’esercito, citato da AP, ha confermato che ventitre detenuti nella base navale di Guantánamo hanno tentato di impiccarsi durante una protesta di massa nel 2003.
Gli incidenti sono avvenuti nell’anno che l’accampamento dei detenuti è stato investito da una serie di tentativi di suicidio dopo che il generale Geoffrey Miller ha assunto il comando della prigione con l’ordine di ottenere maggiori informazione dai detenuti accusati di avere rapporti con Al-Qaeda o con il deposto regime talibano in Afghanistan.
Il Comando Sud degli USA con sede a Miami ha reso noto in un comunicato che tra il 18 e il 26 agosto, 23 detenuti hanno tentato di impiccarsi con pezzi di vestiti o altri oggetti delle loro celle. Dieci detenuti -ha segnalato il comando- hanno fatto un tentativo collettivo il 22 agosto.
Funzionari di Guantánamo hanno definito due degli incidenti come tentativo di suidicio ed hanno informato i giornalisti. Ma anteriormente non era stata divulgata nessuna informazione sui tentativi di impiccagione in massa in quel periodo.
Quegli incidenti sono stati
menzionati durante una visita effettuata all’inizio di questo mese da tre
giornalisti. I funzionari hanno negato immediatamente l’incidente. Ulteriori
sforzi per ottenere particolari hanno dato come risultato un comunicato diffuso
venerdì sera. Lunedì sono state fatte alcune dichiarazioni da parte di ufficiali
dell’esercito della Baia di Guantánamo e del Comando Sud degli USA.