GUANTANAMO

Protestano davanti alla  Casa Blanca contro le torture

 

 

WASHINGTON, 26 Giu. (PL) 

 

 

Un gruppo di attivisti per i diritti civili ha svolto, davanti alla Casa Bianca, per protestare contro le torture commesse nella prigione degli USA di

Medici nordamericani hanno partecipato alle sessioni di tortura a Guantánamo

Washington 26/6

Medici militari hanno partecipato alle sessioni di tortura contro i prigionieri, violando i codici d'etica professionale nella base militare illegalmente occupata a Cuba, ha reso noto il The New York Times.

I medici spiegavano ai soldati come aumentare lo stress e sfruttare le paure dei reclusi, per obbligarli a cooperare, ha segnalato il quotidiano, e probabilmente sono stati dati anche consigli piú dannosi e degradanti.

Pl ha comunicato che vari ex militari che parteciparono alle torture hanno dettagliato che il ruolo dei medici era di consigliare negli interrogatori come aumentare la pressione psicologica sui detenuti.

É stato fatto l'esempio di un detenuto con una severa fobia all'oscurità che, rivelata dai medici, è stata usata contro di lui.

Guantànamo, nell’estremo orientale di Cuba, una veglia di 24 ore.

 

I manifestanti hanno chiesto inoltre che la prigione costruita dall’esercito nordamericano nella base navale degli USA contro la volontà dei cubani, venga chiusa per sempre.

 

La protesta alla quale hanno partecipato cittadini statunitensi, latino americani e di vari luoghi del mondo, fa parte delle attività organizzate per il Giorno Internazionele delle Nazioni Unite in Appoggio alle Vittime e ai Sopravvissuti alla Tortura.

 

I manifestanti hanno piazzato davanti alla sede del governo nordamericano la replica di una cella, per ricordare e omaggiare le persone che hanno subito torture nel mondo.

 

Per le 24 ore di veglia sono stati letti i nomi di vittime e sopravvissuti a questo flagello ed è stato realizzato un servizio ecumenico, mentre alcuni manifestanti si sono richiusi nella piccola gabbia.

 

Si stima che siano più di 500 i detenuti a Guantanamo, senza diritto a un processo e in condizioni considerate assolutamente disumane. 

 

La prigione è stata costruita dagli Stati Uniti dopo gli attentati dell’11 settembre del 2001 per rinchiudere a tempo indefinito le persone che le autorità nordamericane ritengono sospette di attività terrorista.

 

Le denunce di torture fisiche e psicologiche compiute da parte delle guardie e di chi fa gli interrogatori includono le botte al corpo e la profanazione del Corano, il libro sacro dei musulmani, che compongono la popolazione penale del carcere.

 

La manifestazione di domenica davanti alla Casa Bianca si è svolta in un momento in cui crescono le voci, dentro e fuori dagli Stati Uniti, che domandano la chiusura di questa installazione.