27/01/2005


BRITANNICI SOTTOPOSTI A "TORTURE SISTEMATICHE"
 

Torture fisiche e morali

 

 

L'avvocato di uno dei quattro cittadini britannici rilasciati da Guantanamo Bay ha parlato alla stampa e rivelato alcune delle cose raccontategli dal suo cliente. Clive Stafford Smith, legale di Moazzam Begg, parla al Guardian degli abusi subiti dal suo cliente sia nella base aerea di Bagram, in Afghanistan, sia nel campo di detenzione cubano. Begg venne sottoposto a "torture sistematiche" e "umiliato in ogni modo possibile".

L'avvocato racconta di vere e proprie crudeltà psicologiche finalizzate a spezzare la resistenza del prigioniero. I carcerieri Usa, quando Begg era ancora a Bagram, gli dissero che avevano fatto  arrestare sua moglie Sally e di averla fatta trasferire nella base di Bagram per torturarla. Poi gli fecero sentire a Begg delle urla di donna.

Successivamente, una volta arrivato a Guantanamo, Begg fu sottoposto ad altre crudeltà e i  militari americani che lo interrogavano con metodi duri e molto pesanti gli dissero anche che quello era solo un assaggio. Ti manderemo in Egitto per farti torturare, gli dicevano sempre i militari USA.  
Ma non è che ci fosse bisogno di andare tanto lontano. Begg - spiega infatti l'avvocato Stafford - nel 2002 fu sottoposto a un mese di pestaggi e minacce di morte ininterrotti.

Gareth Peirce, avvocato britannico di Begg, esprime con poche, chiarissime parole, l'impressione che gli ha fatto rivedere il suo cliente dopo questi anni di prigionia. "sembra uno tornato da un viaggio all'inferno".