Manovre discrete e

       segrete contro Cuba

 


Felipe Pérez Roque denuncia una nuova manovra degli USA per presentare un progetto di risoluzione anti-cubano nella Commissione dei Diritti Umani a Ginevra

 

Mariela Pérez Valenzuela 8 marzo 2005

 

Felipe Pérez Roque ha avvertito che il Governo degli USA si prepara a presentare nuovamente un progetto di risoluzione contro Cuba presso la Commissione dei Diritti Umani (CDH) a Ginevra.

 

Durante la conferenza stampa nella sede del Ministero degli Affari Esteri (MINREX), che ha visto la presenza del presidente del parlamento Ricardo Alarcón, Pérez Roque ha affermato che Washington sta manovrando discretamente e segretamente  per trovare un presentatore del documento contro l’Isola.

 

Ha sostenuto che a questo scopo gli USA stanno cercando contatti in Europa dell’Est, dopo aver avuto delle difficoltà a trovare un patrocinatore in America Latina.

 

“Cuba spera che quest’anno nessun Governo latino-americano presenti, co-patrocini o voti a favore di un progetto di Risoluzione anticubano, che serve solo a Washington”, ha aggiunto. Poi ha segnalato che “non scartiamo che lo possa fare lo stesso Governo degli USA”.

 

Il Ministro degli Esteri ha detto che Washington ha bisogno di quella condanna anti-cubana come pretesto per tentar di giustificare il suo criminale e ingiusto blocco contro la Maggiore delle Antille.

 

Ha poi affermato che, anche se Cuba capisce che la Commissione sui Diritti Umani ha perso legittimità, parteciperà con spirito di collaborazione ai lavori della 61ª Sessione che comincerà il prossimo 14.

 

RESPINTE LE ACCUSE DEGLI USA

 

Il Ministro cubano ha respinto le accuse sulle presunte violazioni dei diritti umani nel nostro paese raccolte nel resoconto su questo tema pubblicato dal Dipartimento di Stato nordamericano.

 

“Cuba pensa che la pratica unilaterale del Governo degli USA di pubblicare un resoconto dove giudica la situazione del resto del mondo senza dedicare nemmeno una frase a esaminare la situazione nel suo territorio, è una pratica che non merita il nostro rispetto”, ha indicato.

 

Dopo aver segnalato che quel documento manca di credibilità e mente sfacciatamente, il Ministro ha sostenuto che Cuba ritiene che il Governo degli USA non abbia l’autorità morale per condannare un qualsiasi altro paese per quanto riguarda i diritti umani.

 

“Ci sembra che le uniche violazioni  dei diritti umani, gli unici crimini, le uniche persecuzioni contro i prigionieri che si attuano nel territorio dell’Isola sono quelle che hanno luogo nell’illegale base navale di Guantánamo”, ha sottolineato.

 

Pérez Roque ha sostenuto che quelle violazioni dovrebbero essere oggetto di condanna e analisi da parte della Commissione.

 

Precedentemente Juan Antonio Fernández, direttore degli Affari Multilaterali del MINREX, ha presentato il secondo titolo del libro Cuba y los derechos humanos, diviso in cinque parti.

 

Spiegando il suo contenuto, Fernández ha precisato che questo volume raccoglie la storia delle attività anti-cubane in materia di diritti umani, dai primi tentativi falliti del Governo degli USA di imporre una condanna a Cuba negli anni 1985 e 1986.

 

Ha ricordato che dopo aver fallito nel 1988 nel nuovo tentativo di condannare Cuba, Washington modificò la sua tattica nella Commissione sui Diritti Umani, cominciando, con ricatti e pressioni, a reclutare nuovi presentatori del progetto contro l’Isola presso la Commissione.

 

Il funzionario ha segnalato che nel 2004, quando il progetto anti-cubano è stato adottato per il ridicolo margine di un voto di differenza, è stato confermato il discredito della condotta yankee nella Commissione.

 

Tutti questi dettagli vengono raccolti nelle 59 pagine che fanno anche riferimento alla situazione in cui si trova la CDH la quale, ha detto, “ha le mani legate, ha perso la rotta e fa sempre meno attenzione ai diritti umani”.

 

Un’altra parte del testo è dedicata alla cooperazione internazionale di Cuba nella sfera dei diritti umani, nonostante l’ingiusta manovra anti-cubana che impongono gli USA nella Commissione.

 

Il Direttore degli Affari Multilaterali del MINREX ha sottolineato che L’Avana continuerà a promuovere iniziative interessanti la maggior parte dei popoli del Terzo Mondo come il diritto all’alimentazione, alla pace e raddoppierà i suoi sforzi per democratizzare e rilanciare su basi nuove la CDH, come si propone in questo volume.