Sono quasi ventiquattromila i tecnici cubani della salute che prestano servizio in 67 paesi
16/2/05 tratto da G.I.
Martedì, nella giornata d’apertura del 9° Congresso del Sindacato Nazionale dei Lavoratori del settore, è stato reso noto che l’aiuto cubano ad altri paesi nel campo della salute viene prestato attraverso 23.909 medici e tecnici.
I cooperanti internazionalisti dell’Isola sono presenti in 67 paesi, quasi i due terzi dei quali in Venezuela, dove hanno realizzato una meritoria opera tramite la cosiddetta Missione ‘Barrio Adentro’.
PL ha reso noto che il contingente dei medici internazionalisti ammonta praticamente al quadruplo del totale dei medici dei quali disponeva l’Isola quando trionfò la Rivoluzione nel 1959 e più della metà di questi sono donne.
La riunione sindacale si sta occupando degli interessi ed inquietudini dei quasi 365.000 affiliati ed ha dedicato il lavoro di una delle sue sei commissioni all’analisi della problematica dei cooperanti della salute, 86 dei quali sono rientrati a L’Avana per partecipare al Congresso.
Tra le proposte che questo forum prenderà in considerazione c’è quella di perfezionare il processo di selezione dei professionisti e tecnici che sostengono i sistemi sanitari delle nazioni con le quali collabora Cuba.
Ma anche di continuare a prestare una particolare attenzione ai familiari di questi lavoratori ed a loro stessi, in tutti gli angoli della Terra dove compiono regolarmente la loro missione.
A nome dei medici e tecnici che rappresentano, i partecipanti al Congresso si sono impegnati a supplire alla temporanea assenza dei loro colleghi con un maggiore e miglior lavoro.
Alla riunione, nel Palazzo delle Convenzioni della capitale cubana, partecipano circa 540 delegati provenienti da tutto il paese e sindacalisti del settore sanitario provenienti da Spagna, Francia, Gran Bretagna e Repubblica Dominicana.