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Il Congresso dell’Honduras si è pronunciato per la permanenza dei medici cubani
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23/6 - Il Congresso Nazionale dell’Honduras si è pronunciato all’unanimità per la permanenza dei medici cubani nel paese, perché questi svolgono la loro opera nelle zone più agresti, totalmente isolate e nei luoghi dove i medici locali si rifiutano di lavorare.
Il ministro degli Esteri dell’Honduras, Leonidas Rosa Bautista, ha segnalato che per il momento è bloccata l’uscita delle brigate mediche cubane, che arrivarono in questo paese nel novembre del 1998 dopo il devastante uragano Mitch.
Rosa Bautista ha indicato a NOTIMEX di non aver finora ricevuto nessuna comunicazione sul tema dal Ministero della Sanità, incaricato di regolare la presenza dei medici dell’Isola nel paese.
Ha ripetuto che "non c’è nessuna decisione ufficiale di chiedere l’uscita delle brigate mediche cubane, che sono nel paese dal novembre del 1998".
"Dobbiamo aspettare una comunicazione delle autorità incaricate delle brigate per prendere una decisione", ha precisato il Ministro honduregno.
Mentre il collegio Medico dell’Honduras si è pronunciato per non prorogare la permanenza delle brigate dell’Isola nel paese, la popolazione si oppone a questa misura perché le visite dei medici cubani sono gratuite, così come gli interventi chirurgici che hanno salvato la vita di centinaia di honduregni, secondo le testimonianze dei beneficiati alla stampa locale.
Inoltre, lo stipendio che ricevono i cubani per svolgere il loro compito non supera i 100 dollari, la maggior parte dei quali vengono utilizzati per il pagamento dell’alimentazione. La cifra è irrisoria se paragonata con il salario di un medico honduregno, che si aggira attorno ai 700 dollari al mese.
La popolazione civile organizzata si è pronunciata per la permanenza cubana nel territorio nazionale e per questa ragione le autorità non hanno ancora manifestato l’intenzione di ritirarli dal paese.
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I medici cubani in Honduras stanno
compiendo un lavoro notevole
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12 marzo 2005
I medici cubani in Honduras hanno effettuato più di sei milioni di consulte negli ultimi sette anni, assistendo quasi l’87,5% della popolazione di questo paese centroamericano.
I dottori dell’Isola hanno seguito in questo stesso periodo 2,6 milioni di minori di 15 anni, hanno compiuto 119.493 operazioni ed hanno partecipato a 17.000 parti. Hanno anche effettuato 68.000 corsi di perfezionamento per medici ed infermiere locali ed hanno visitato 436.486 famiglie, come parte di uno schema di salute preventiva che non esisteva nel paese.
Il settimanale ‘Trabajadores’ mette in risalto nel suo sito web che la delegazione cubana è composta da 400 medici e viene rinnovata dopo un determinato periodo di permanenza. È arrivata nel 1998 dopo il disastroso passaggio dell’uragano Mitch.
A partire dal loro arrivo i professionisti dell’Isola hanno realizzato consulte mediche gratuite per la popolazione residente nei siti più appartati e umili, soprattutto nelle zone dove il sistema sanitario honduregno non offriva copertura.
Il programma di cooperazione medica di Cuba con l’Honduras prevede anche la formazione di più di settecento honduregni come dottori nelle facoltà di medicina dell’isola caraibica.
(AIN)