Gli Stati Uniti hanno ufficializzato la proposta contro Cuba nella CDH ORLANDO ORAMAS LEÓN - inviato speciale Ginevra, 11 apr. (PL) -
Gli Stati Uniti hanno ufficializzato l’annunciata proposta di segnalare Cuba alla CDH della ONU a Ginevra e l’Avana ha denunciato questa manovra ripetuta come un’azione di carattere politico e moralmente ipocrita.
La delegazione nordamericana, nella quale operano due vice segretari di stato e un vice segretario del dipartimento alla difesa, ha iscritto il piano contro Cuba che conta sul sostegno dell’Unione Europea, Israele, Australia, Canada, Giappone e dei governi dell’Europa orientale.
Nessuna nazione africana sostiene la proposta nordamericana, anche se PL è a conoscenza delle pressioni effettuate dagli USA, mentre El Salvador e Nicaragua si sono unite al gruppo amico di Washington.
San Salvador e Managua, però, non fanno parte della CDH e quindi non hanno diritto di voto. Stando alla lista, la proposta di Washington è patrocinata da altri 12 governi su un totale di 53 paesi che formano la commissione.
La votazione avverrà giovedì o venerdì prossimo e sino ad allora si moltiplicheranno le manovre dei diplomatici degli USA a Ginevra, dicono gli esperti e le stesse fonti garantiscono che una buona parte del gioco si deciderà da Washington, con telefonate, offerte e minacce a terzi paesi che non si sono ancora pronunciati.
Il governo cubano sostiene che gli Stati Uniti non hanno interesse alla vera situazione dei diritti umani nell’Isola contro la quale mantengono un ferreo e crudele blocco da più di quattro decenni.
L’Avana ha definito "un ridicolo e tortuoso rituale" l’azione promossa dalla Casa Bianca che l’anno scorso è passata per pochi e risicati voti.
"A Cuba non si commettono violazioni dei diritti umani, non è mai esistito un solo desaparecido, un solo caso di tortura, una sola esecuzione extra giudiziaria!" ha detto a Ginevra pochi giorni fa il ministro degli esteri Felipe Perez Roque.
Egli ha denunciato che la grande potenza USA, che cerca di far condannare l’Isola, è quella che ha promosso le dittature militari in America Latina ed ha ordinato i metodi di tortura in nome della guerra globale contro il terrorismo. Per tutto questo L’Avana non riconosce il mandato della rappresentante personale dell’Alto Commissario dei diritti umani che i nordamericani, nel loro piano, vogliono mantenere, poiché lo considera il risultato di pressioni, condizionamenti e ricatti in questa commissione delle Nazioni Unite. |
La risoluzione nella CDH contro Cuba serve solo per facilitare le ostilità degli Stati Uniti
Avana, 11 apr. (PL)
Il presidente del Parlamento Ricardo Alarcón ha sostenuto che la decisione degli Stati Uniti di presentare di nuovo una risoluzione contro Cuba nella CDH della ONU a Ginevra serve solo per facilitare l’aggressività nordamericana contro l’Isola.
Nuovamente la Casa Bianca ha realizzato questa vile azione a Ginevra con il solo obiettivo di danneggiare l’immagine esterna di Cuba e facilitare i suoi piani aggressivi che durano già da più di quattro decenni contro l’Isola, ha sostenuto Alarcón.
Il presidente del Parlamento ha parlato di queste azioni del governo degli USA durante la presentazione di uno dei volumi della serie "Cuba e i diritti umani".
Egli ha denunciato l’imminente ritorno legale a Miami del terrorista di origine cubana Luis Posada Carriles: questa è una forte contraddizione per il governo di George W. Bush, che sostiene di guidare una crociata globale contro il terrorismo!" ha sottolineato.
Posada Carriles e tre suoi complici erano stati detenuti e condannati a Panama dopo la denuncia del Presidente Fidel Castro che presentò le prove che i quattro individui stavano preparando un attentato contro la sua persona durante lo svolgimento del Xº Summit ispano-americano.
Pochi giorni prima del termine del suo incarico, però, la ex presidentessa di Panama, Mireya Moscoso, ha promulgato per i quattro un indulto che è stato il motivo della rottura delle relazioni diplomatiche tra l’Avana e Panama.
Durante la presentazione del libro, Alarcón ha detto che a Cuba esiste una democrazia reale e in costante perfezionamento.
Egli ha segnalato l’importanza delle elezioni fissate per il 17 aprile, occasione nella quale circa otto milioni di cubani eleggeranno i popri rappresentanti nelle Assemblee Municipali del Poder Popular, il governo locale, tra 32 mila candidati nominati.
Parlando della detta democrazia borghese, egli ha aggiunto che non è nè rappresentativa nè democratica, perchè è un sistema sequestrato dalle macchine dei partiti, dove si privilegia solo il denaro e non i meriti personali.
Inoltre Alarcón ha sottolineato l’importanza dell’unità di tutti i cubani e la necessità di vigilare per impedire le azioni dell’amministrazione Bush, che vogliono distruggere l’indipendenza cubana.
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