Volontari nordamericani stanno costruendo dei parchi infantili a L’Avana |
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R.DUENAS – 7 ottobre 2005
Bill Hauf, un affabile e alto imprenditore nordamericano di San Diego, California, afferma che "Quando la gente mi chiede perchè vado a Cuba a costruire parchi per i bambini, dico loro: ‘Tu non sei mai stato a Cuba e non hai mai visto un bambino cubano’".
Hauf ha fondato e dirige l’organizzazione senza fini di lucro ‘It’s Just the Kids’ (Solo per i bambini), "dedicata alle necessità dei bambini cubani", riporta il suo sito web www.itsjustthekids.org
Dal 2003 ad oggi il gruppo ha installato giochi in sette parchi de L’Avana ed ha in programma di fare lo stesso in altri quattro.
Gli USA proibiscono ai loro cittadini di recarsi a Cuba senza un permesso speciale del Dipartimento del Tesoro e l’Amministrazione Bush ha imposto ulteriori restrizioni nel 2003, aumentando la persecuzione e le multe a coloro che viaggiano "illegalmente". Secondo un rapporto ufficiale cubano pubblicato la settimana scorsa, da allora il numero delle visite si è quasi dimezzato.
Ma il gruppo di Hauf ha ottenuto una licenza ed ha raccolto centinaia di migliaia di dollari – molti dei quali apportati personalmente da lui – per comprare moderni giochi. Alcuni volontari nordamericani si sono recati due volte a Cuba per installare altalene, scivoli, pareti da scalare ed altri oggetti che incantano i bambini.
Dal 24 settembre al 1° ottobre di quest’anno, 29 statunitensi hanno faticato a fianco degli operai dei Servizi Comunali di Città de L’Avana e dei residenti organizzati dai Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), scavando buche e assemblando le attrezzature.
Hanno installato giochi nei parchi ‘Las Madres’, nel Cotorro; ‘San Agustín, nel quartiere omonimo; nel vecchio ‘Champagne Sport’, di Guanabacoa; nel ‘Santa Amalia’, di Arroyo Naranjo, impiegando per ognuno poco più di un giorno. "Parte della soddisfazione è data dalla rapidità con la quale si possono vedere i risultati", ha detto Hauf.
I volontari hanno anche riparato altalene ed altre attrezzature installate nel 2003 a Regla, Plaza e Marianao. I siti, scelti da una lista fornita dalle autorità cittadine, si trovano in quartieri operai, pieni di bambini.
I volontari, d’età compresa tra i 17 e i 74 anni, provengono da 17 stati dell’Unione e appartengono a differenti classi sociali. Molti di loro hanno raccolto fondi per il progetto tra familiari e amici. Il ventottenne John Stolkovich, che fa il tecnico di laboratorio ospedaliero a Baltimore, nel Maryland ed è stato studente universitario a Cuba, ha detto che alcuni dei suoi vecchi compagni di studi hanno contribuito con denaro.
Durante la settimana i volontari hanno stretto amicizie con i residenti, che hanno offerto loro sandwiches e riparo nelle loro case quando pioveva.
Francisco Mathews, presidente di un CDR nel Cotorro, ha commentato: "Hanno lavorato abbastanza bene, nonostante il sole e fino al pomeriggio.
I volontari hanno elogiato i loro amici cubani. "Non ho mai visto così tanto cemento ‘muoversi’ così rapidamente", ha detto Dan Casey, 29 anni, supervisore dell’installazione di parchi infantili a Chicago. "Sono instancabili e fanno tutto con un sorriso. Senza dubbio sono le persone più lavoratrici che ho conosciuto".
Maritza Rosario, di 32 anni, lavora nelle scuole pubbliche di Chicago come insegnante di disegno e costruzione di parchi infantili. E’ originaria di Hatillo, Porto Rico e dice di sentirsi a suo agio a L’Avana.
"Garantiamo, anche se coloro che installano i giochi sono volontari, la qualità del lavoro e che tutto venga fatto correttamente".
Durante la cerimonia inaugurale del parco del Cotorro, svoltasi il 29 settembre, Ernesto Torres Vázquez, presidente dell’Assemblea Municipale del Potere Popolare, ha commentato: "Sono venuti con una sola meta ed hanno realizzato questo sogno, un sogno molto concreto. Non abbiamo mai avuto quest’opportunità di condividere lavoro solidale con 50 statunitensi".
Il trentaseienne John Cosentino, idraulico di Salem, Massachusetts, è d’accordo: "Mi piace questo progetto anche perchè elimina le distanze che dividono il popolo cubano da quello nordamericano", dice. "E’ un paese meraviglioso. Vorrei visitarlo più spesso".
Forrest Stuart, 23 anni, studia scienze politiche all’American University, a Washington D.C. e ha detto di aver letto su Cuba prima di venire, ma non era sicuro della veridicità di quel che leggeva ed è rimasto sorpreso per la calda accoglienza. "L’immagine dell’Isola che ci mostrano è falsa da tutti i punti di vista", dice.
Jerry Kalmann, 74 anni, del New Jersey, è venuto con sua moglie Lorraine, di 63 anni. Era già stato a Cuba nel 2000 per organizzare l’Expo di Salute USA. "Lavorando assieme al popolo cubano si respirano un calore e un’allegria molto speciali", ha commentato, mentre Lorraine ha aggiunto con un sorriso: "Noi contribuiamo con un capitale di sudore".
Il permesso di gruppo è valido per altri 18 mesi ed Hauf dice che torneranno presto.
"Ci sono giorni in cui mi sento molto stressato: così tante persone, due culture, due governi", commenta. "Ma alla fine vedo i visi sorridenti dei bambini e mi sento molto bene". |