Andrea Genovali*Roma, 27 gennaio 2005
Ancora un violento e incredibile attacco contro Cuba e Fidel Castro sulle pagine di un importante quotidiano nazionale da parte di un signore del quale non condividiamo nessuna delle sue affermazione. Vogliamo rispondere allora a quelle false accuse allargando la nostra riflessione sul perché vi sia oggi in Italia tanto livore e tanta propaganda, anche smaccatamente basata su pregiudizi ideologici falsi, contro Cuba. Contro cioè una piccola Repubblica di 11 milioni di abitanti che non può infastidire militarmente ed economicamente nessuno, né rappresenta una minaccia per nessun Paese. Ci domandiamo perché una parte della "grande" stampa italiana si presta allora a pubblicare interventi solo ed esclusivamente contro Cuba e contro il suo legittimo governo. Ci chiediamo perché l'ambasciata cubana in Italia non possa mai avere voce sulla stampa italiana, come invece accade spesso per altre rappresentanze diplomatiche. Sappiamo ovviamente che Cuba è un esempio che ci dice che "un altro mondo è possibile" e per questo dà enormemente fastidio, fa paura e allora la si cerca di infangare con accuse e manipolazioni di tutti i generi. Ma le conquiste cubane sono talmente evidenti specie in settori fondamentali della società come la sanità, l'istruzione, entrambe gratuite per tutti, tanto per fare solo pochi esempi, che non si possono infangare, malgrado tutta la cattiva fede di molti illustri personaggi. E chi va a Cuba può vederle con i propri occhi. Ci chiediamo allora perché la "grande" stampa italiana non fa opera di informazione vera indagando su come, ad esempio, vivono le popolazioni dei paesi del Caribe e del Sud America, di quei paesi "democratici" dove cioè il libero mercato è applicato e le teorie del FMI e della Banca Mondiale prosperano. Noi siamo profondamente preoccupati, invece, dalla grande campagna di menzogne contro Cuba che viene orchestrata in Europa, e nel nostro Paese, e della quale gli USA non fanno segreto. Tanto è vero che proprio dal governo americano è stata pubblicata la notizia dei milioni di dollari che verranno investiti in Europa in propaganda anticastrista e, dunque anticubana. Siamo preoccupati perché non vorremmo che tutta questa campagna, se pur involontariamente, fosse funzionale poi a sopire l'opinione pubblica nel caso, sciagurato ma non impossibile, che gli USA decidano di attaccare, anche militarmente, Cuba. L'augurio è che la gran parte della stampa italiana non si limiti più a pubblicare solo chi attacca Cuba, spesso con argomentazioni palesemente false e propagandiste, ma dia voce anche a chi con dati, cifre e risultati concreti difende la libertà, la dignità e il diritto di Cuba a scegliersi da sola il proprio futuro. Finora Cuba è riuscita a portare avanti la propria esperienza e il proprio cammino riuscendo, malgrado un embargo pluriquarantennale che vuole soffocarla, a far progredire la sua esperienza rivoluzionaria. A noi democratici sinceri sta il dovere di agire perché questa volta la verità prevalga.
* presidente nazionale Punto Critico