COMUNICATO STAMPA

Puntualmente Cuba è di nuovo sotto attacco. E come sempre è un attacco violento e basato sulla calunnia politica. Anche stavolta è la verità che viene stravolta. Questa volta su La Repubblica di oggi mercoledì 26 gennaio è apparso un articolo di tal Carlos Franquì che getta contro Fidel Castro e Cuba incredibili attacchi.

Noi sappiamo che Cuba attraverso la sua Rivoluzione ha raggiunto livelli di eccellenza in campi fondamentali per una società. E’ per noi facile ricordare la sanità, l’istruzione, vari settori della tecnologia più avanzata, solo per fare pochi esempi, in cui la piccola Repubblica cubana è molto spesso a livello di paesi del primo mondo.

Noi pensiamo che chiunque sia stato a Cuba e lo abbia fatto senza pregiudiziali ideologiche non possa non aver notato la grande civiltà di quel popolo e le sue conquiste, soprattutto paragonate agli altri Paesi del Terzo mondo latinoamericano.

Cuba, unica eccezione in America Latina, non ha bambini denutriti che vivono sotto i ponti, che si drogano, una mortalità infantile da Paese del cosiddetto Primo mondo e tutti vanno a scuola perché essa è un diritto fondamentale gratuitamente garantito a tutti. Gli anziani sono assistiti, a tutti è garantito il diritto alla salute in modo gratuito.
Perché chiediamo non si fanno i paragoni con gli altri pesi del Caribe e del Sudamerica, quelli che per l’Occidente sono "democratici" perché lì il "libero mercato" è la regola?
E tutte queste conquiste malgrado un embargo economico pesantissimo che, dalla fine del blocco sovietico, è stato ulteriormente appesantito dagli Stati Uniti: legge Torricelli, Helms-Burton ecc.

Perché queste verità non si dicono, perché gran parte della stampa italiana si presta a questa mistificazione dei fatti? Perché non si riconoscono anche i grandi meriti e le grandi conquiste che Cuba ha raggiunto?

Siamo fortemente preoccupati della pesante campagna ideologica che sta montando contro Cuba anche nel nostro Paese. Gli Stati Uniti stanno investendo molti milioni di dollari per la propaganda anticastrista in Europa, perché ci domandiamo? Non vorremmo che tutte queste falsità, alla fine, non fossero altro che uno strumento per condizionare a tal punto l’opinione pubblica italiana contro Cuba in modo tale che, anche una eventuale, aggressione statunitense a Cuba abbia un impatto emotivo molto meno grave di quello che avrebbe se le menzogne non preparassero il terreno.

L’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba continua e continuerà sempre a stare a fianco di Cuba, del suo processo rivoluzionario e democratico ma, soprattutto, cercherà di diffondere in modo più ampio possibile i dati reali, sia economici che sociali della situazione cubana. Cercherà, come sempre, di far conoscere la realtà politica di Cuba ma, soprattutto, ribatterà sempre puntualmente alle falsità che vengono prodotte ad arte contro Cuba. E faremo questo anche se la "grande" stampa non ci darà mai un briciolo di spazio per far sentire la nostra voce (a proposito di democrazia).


Associazione Nazionale di Amicizia Italia - Cuba, Milano 26.1.05