IL PIANO DI ANNESSIONE DI BUSH
Sono già stati consegnati 14,4 milioni di
$ per promuovere la sovversione
Il Piano di annessione annunciato nel maggio 2004 dall’Amministrazione Bush si può concretizzare soltanto mediante l’impiego della forza militare: "Pertanto è una convocazione alla guerra, un preannuncio della guerra", ha detto il Presidente del Parlamento
JEAN-GUY ALLARD (speciale per GI)
16 marzo 2005
"Dei 29 milioni destinati alla promozione della sovversione a Cuba, in sintonia con il Piano di annessione annunciato nel maggio 2004 dall’Amministrazione Bush, sono già stati consegnati 14,4 milioni di dollari", ha segnalato il presidente del Parlamento cubano Ricardo Alarcón, riferendosi ad un recente intervento del Sottosegretario di Stato nordamericano Roger Noriega.
"Noriega è un uomo al quale piace ascoltarsi. Nelle ultime settimane ha parlato di questo piano in cinque dichiarazioni – il 15 e 17 febbraio, così come nei giorni 2,3,9 marzo – ed in tutte ripete che il Piano sta andando avanti, che lo stanno applicando", ha detto Alarcón, durante la presentazione di due nuovi volumi di una serie di quattro libri pubblicati dal Ministero degli Esteri di Cuba sul tema dei diritti umani.
La presentazione si è svolta nell’edificio dell’asilo infantile Le Van Than, distrutto l’8 maggio 1980 da un incendio provocato da terroristi. "Uno degli atti più crudeli, abominevoli di terrorismo perpetrati nel nostro paese negli ultimi quarant’anni", ha commentato. "In poche altre occasioni si mostrò tanta infamia, perché erano i bambini che avrebbero potuto essere le vittime di quest’azione terroristica".
Quel giorno, in questo asilo situato nel municipio di Marianao, in Città de L’Avana, i 150 bambini ed i 150 lavoratori che si trovavano nello stabile si salvarono miracolosamente, grazie all’efficienza e rapidità dei soccorsi.
Riferendosi al Piano, Alarcón ha ricordato come, già nei primi mesi che seguirono il trionfo della Rivoluzione, un alto funzionario del Dipartimento di Stato, descrivendo la politica che si cominciava ad attuare contro Cuba, ne rivelò il proposito: "Causare fame e disperazione".
"Queste due tenaglie hanno accompagnato la politica nordamericana per 46 anni", ha commentato il Presidente dell’Assemblea Nazionale, precisando che fu poi stabilito, a Washington, che tutti i piani contro Cuba dovevano essere preceduti dall’idea di occultare le responsabilità del governo nordamericano e far credere al mondo che erano altre le ragioni che spiegavano questi fatti.
"Che la mano degli USA non appaia, disse il Generale Eisenhower nei giorni in cui approvò il Programma Cuba", ha puntualizzato, precisando che questo documento può essere trovato e consultato in Internet.
"Ma adesso questa mano viene mostrata apertamente perché, oltre alle azioni coperte, oltre ai piani ed alle azioni realizzati dalla CIA, hanno deciso di proclamare apertamente la loro aggressione contro il nostro paese e di rivelarne alcuni aspetti che in passato erano stati tenuti segreti".
Alarcón ha indicato come un rapporto della US Agency for International Development (USAID) ha annunciato "quel che stanno facendo adesso a Cuba. Finanziano, organizzano e dirigono i gruppuscoli controrivoluzionari".
La sostanza del Programma Cuba era quello di fabbricare un’opposizione dentro Cuba sostenuta da una partecipazione clandestina esterna, "ed è chiaramente, esattamente questo quel che stanno facendo adesso", ha detto il dirigente cubano. Ha aggiunto che non si tratta di una guerra solo economica, politica e di propaganda, ma che è stata anche "una guerra che ha utilizzato il terrorismo come arma privilegiata".
Ancora più grave il cosiddetto Piano di assistenza ad una Cuba libera, approvato il 6 maggio dell’anno scorso dall’Amministrazione Bush e presentato "con molta millanteria, che si può concretizzare solo con l’impiego della forza militare".
"Pertanto è una convocazione alla guerra, un annuncio della guerra", ha detto il Presidente del Parlamento.
UNA LETTERA AL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU
Alarcón ha annunciato che l’Ambasciatore di Cuba alle Nazioni Unite aveva presentato una lettera al Segretario Generale di questo organismo internazionale Kofi Annan, denunciando la situazione rispetto ai visti negati a Olga Salanueva e Adriana Pérez, mogli di Gerardo Hernández e René Gonzalez, due dei Cinque Eroi prigionieri negli Stati Uniti ed i ritardi ingiustificati nelle concessioni dei visti agli altri familiari.
"Che l’ONU faccia qualcosa! Le Nazioni Unite non si preoccupano per i diritti umani? Uno deve fare qualcosa per i diritti di queste donne, bambine e di questi prigionieri ai quali viene impedita la normale comunicazione coi familiari!", ha indicato Alarcón, segnalando che Cuba non "rimarrà con le braccia incrociate" di fronte a questa situazione.
CI VORRANNO 40 ANNI PERCHE’ L' FBI DICA DOV’E’ POSADA?
Alarcón ha presentato alla stampa un documento declassificato dell' FBI, indicando che questo corpo di polizia, 40 anni fa, conosceva gli indirizzi dove il terrorista internazionale visse in Florida ed i suoi legami con Jorge Mas Canosa, che creerà la Fondazione Nazionale Cubano-Americana.
In una dichiarazione giurata, Posada afferma di aver sempre agito con la convinzione di poter contare sulla tolleranza del Governo degli Stati Uniti. Secondo il documento, in quel periodo dirigeva un accampamento militare, disponeva di una grossa scorta di esplosivo C-4 ed addestrava numerosi mercenari che usavano uniformi, scarponi ed equipaggiamento militare dell’Esercito USA.
"Adesso si dice di non sapere dove sia Posada:
Ci vorranno altri 40 anni perché l' FBI ci faccia conoscere un documento che
comprenda l’indirizzo ed i contatti che sicuramente non sono mai cessati col
signor Posada? Spero di no...", ha commentato il Presidente del Parlamento.