• Durante una riunione biennale della ONU sul traffico di armi piccole
13/7 Nazioni Unite (PL) – L’ambasciatore cubano Orlando Requeijo ha denunciato il 12 luglio gli atti di terrorismo degli Stati Uniti contro l’Isola e ha detto che molti sono associati a operazioni di traffico illecito di armi piccole e leggere.
La condanna del diplomatico è avvenuta durante la seconda riunione biennale degli Stati sull’applicazione nazionale del Programma d’Azione per prevenire, combattere ed eliminare il traffico illecito di armi piccole e leggere in tutti gli aspetti.
Il popolo cubano ha sofferto per più di 45 anni centinaia di atti di terrorismo che hanno provocato morte e invalidità di migliaia di persone, organizzati e finanziati dal territorio nordamericano, con la complicità o la tolleranza del governo degli USA, ha sostenuto Requeijo.
Molti di questi atti, ha chiarito, sono associati alle operazioni di traffico illecito di armi piccole e leggere, come l’uso illegale con fini terroristi di armi registrate in questo paese o il commercio e il possesso indiscriminato di queste.
Cuba ha presentato un’infinità di prove e anche centinaia di armi sequestrate e le stesse autorità degli Stati Uniti hanno sequestrato alcune armi, anche se i loro possessori sono stati poi lasciati liberi dopo processi farsa in Corti venali che questo governo non ha nemmeno appellato.
Egli ha insistito che è pubblico e noto che gruppi terroristi che operano soprattutto nel sud della Florida dispongono di armi illegali, abitualmente si addestrano in questa zona delle Everglades. L’ambasciatore ha detto che il traffico illecito alimenta i conflitti, fomenta la violenza, mina gli sforzi di ricostruzione nazionale nei paesi danneggiati e fa aumentare la violenza e il terrorismo nel programma d’azione. Si stabilisce che le attività nell’affrontare il commercio illecito di armi piccole e leggere si devono praticare senza pensare a priorità date al disarmo nucleare, alle armi di distruzione di massa o al disarmo convenzionale.
Cuba riafferma il diritto di tutti gli Stati di fabbricare, importare e conservare le armi piccole e leggere, per assicurare le proprie necessità di sicurezza e legittima difesa, in conformità con l’articolo 51 della Carta della ONU.
Cuba farà tutti i passi necessari costituzionali finali per procedere alla firma di ratificazione del Protocollo contro la fabbricazione e il traffico illecito delle armi da fuoco. |
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