Cuba ha reso manifesta l’ipocrisia USA per quanto riguarda la lotta al terrorismo
Nazioni Unite 12 ottobre 2005 – Il Governo degli Stati Uniti è stato squalificato, da Cuba, in materia di lotta al terrorismo, in quanto é stato chiamato a rispondere della presenza sul suo territorio di individui ed organizzazioni terroristiche che agiscono contro l’Isola, ha riportato PL.
La rappresentanza diplomatica statunitense è stata messa alle corde durante un serrato dibattito svoltosi in questa sede mondiale ed è stata bersagliata dalle accuse cubane sulle torture ai prigionieri nelle carceri di Abu Ghraib e Guantánamo.
“L’Amministrazione USA non ha i requisiti morali per parlare di diritti umani, democrazia, ed impegno contro il terrorismo”, ha affermato il funzionario del Ministero degli Esteri cubano Resfel Pino Álvarez.
La forte risposta verbale di Cuba è venuta dopo una replica statunitense al discorso dell’ambasciatore dell’Isola, Orlando Requeijo, durante i dibattiti sulle misure per eliminare il terrorismo internazionale.
La rappresentanza di Washington aveva obiettato alle denunce di Requeijo sulla presenza impunita del terrorista d’origine cubana Luis Posada Carriles in territorio statunitense, mentre continuano ad essere detenuti i Cinque cubani condannati per le loro attività di prevenzione delle aggressioni e degli attentati di questo tipo contro l’Isola.
Nella sua risposta, Pino Álvarez ha chiesto alla missione statunitense di rispondere in maniera chiara se era vero o no che l’Amministrazione di George W. Bush sta proteggendo Posada Carriles.
Ha preteso una risposta anche sul sostegno dei governi statunitensi alle organizzazioni installate nello stato della Florida, che “hanno pianificato, organizzato e portato a termine atti di terrorismo causanti la morte di migliaia di cubani”.
Pino Álvarez ha denunciato che dare rifugio a terroristi come Posada Carriles in territorio statunitense costituisce “un atto immorale ed una grande irresponsabilità, oltre che un affronto alle vittime del terrorismo nel mondo e ai loro familiari”.
Il diplomatico ha detto che il terrorismo contro Cuba ed il blocco sono “strumenti ideati freddamente da Washington come una crudele politica diretta a porre fine al sistema economico, politico e sociale scelto liberamente dai cubani”. |
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