NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU
Cuba ha chiamato Washington a rendere
conto sulla presenza di Posada Carriles
nel suo territorio
ha chiesto l’estradizione del noto terrorista
NAZIONI UNITE, 25 aprile 2005
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha ricordato lunedì l’obbligo dei paesi membri di comunicare le misure da questi adottate contro il terrorismo, prescrizione alla quale gli Stati Uniti non ottemperano, come si è visto chiaramente in questa sede, ha commentato PL.
Prima che questa avvertenza venisse introdotta in una dichiarazione adottata, Cuba aveva chiamato in causa Washington affinché rispondesse alla domanda se Washington è o no al corrente della presenza sul suo territorio di Luis Posada Carriles, "uno dei più mostruosi terroristi dell’emisfero occidentale".
Con un discorso di denuncia, l’ambasciatore cubano Orlando Requeijo ha introdotto un contundente ed inatteso elemento nella periodica sessione pubblica che l’organo dell’ONU dedica al flagello internazionale.
Tutte le riunioni di questo tipo si sono sempre concentrate sulle attività dei gruppi Al Qaeda e Talíban, nonostante l’impunità con la quale agiscono terroristi nello stesso paese che ospita le Nazioni Unite.
Cuba ha presentato più volte una richiesta al comitato contro il terrorismo del Consiglio di Sicurezza, affinchè valuti l’abbondante documentazione presentata sulla protezione ufficiale della quale godono a Miami elementi di questa risma.
Il suddetto comitato si è occupato finora di offrire sostegno analitico e di vigilare sull’applicazione delle sanzioni previste da diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.
Ma se questa funzione venisse svolta in maniera assolutamente rigorosa, gli USA dovrebbero essere sottoposti a votazione.
La risoluzione 1373 del settembre 2001 obbliga all’adozione di misure effettive per impedire il traffico dei terroristi, negare un rifugio non solo a questi, ma anche ai loro protettori e scambiare informazioni che conducano alla loro cattura.
Durante il dibattito, la rappresentante del Venezuela ha spiegato che il suo paese ha presentato agli USA una richiesta di estradizione nei confronti di Posada Carriles, che evase da un carcere venezuelano dove stava scontando una condanna per terrorismo.
La dichiarazione riafferma che il terrorismo costituisce una delle minacce più gravi alla pace ed alla sicurezza e che ogni atto di questo tipo è criminale ed ingiustificabile, a prescindere dalle sue motivazioni e da quando e chi sia utilizzato.
Il caso Posada Carriles potrebbe spingere il Consiglio di Sicurezza ad assumere un atteggiamento di doppia morale rispetto a ciò che formalmente condanna.