LA CONNESSIONE
MESSICO-POSADA CARRILES E FNCA
Mafia, droga e traffico di illegali
H. LOPEZ BLANCH
25/6 - Il passaggio del terrorista Posada Carriles in Messico nel marzo scorso e il suo arrivo negli USA con la nave Santrina ha permesso di mettere in luce
Cuba denuncia nell’ACP la doppia morale dell’Amministrazione USA
BRUXELLES – Il ministro cubano di Governo, Ricardo Cabrisas, ha denunciato la doppia morale dell’Amministrazione del presidente Bush, nel suo intervento nella riunione del Gruppo Africa, Caraibi, Pacifico (ACP). L’intervento speciale di Cabrisas nella riunione plenaria del Consiglio dei Ministri di questo gruppo è stato pronunciato nell’ambito del tema 7 del programma, nel quale sono stati esaminati gli emendamenti introdotti all’Accordo di Cotonou, compreso un paragrafo sul terrorismo. Davanti ai funzionari dei 78 paesi membri del Gruppo, Cabrisas ha spiegato il triste ruolo del Governo nordamericano, che contraddice la sua stessa retorica dando rifugio a Luis Posada Carriles, uno dei più noti terroristi dell’emisfero occidentale. A questo proposito il Ministro cubano ha denunciato che gli USA stanno manovrando per evitare la giusta estradizione in Venezuela di Posada Carriles affinché venga processato per i suoi crimini. Il discorso di Cabrisas è stato distribuito dalla Segreteria dell’ACP a tutte le delegazioni nelle lingue di lavoro di questo organismo, assieme all’appello Contro il terrorismo e in difesa dell’umanità, presentato recentemente all’Avana nell’incontro internazionale Contro il terrorismo, per la verità e la giustizia. Durante la sua permanenza a Bruxelles per partecipare all’81ª Sessione del Consiglio dei Ministri dell’ACP, Cabrisas si è riunito con il segretario generale del gruppo, John Kaputin e ha partecipato alla riunione del Caucus ministeriale del CARIFORUM (Foro dei Caraibi), presieduta dalla vice prima ministra di Barbados, Billie Miller. L’alto funzionario cubano ha anche sostenuto incontri bilaterali con la signora Miller e con il segretario di Stato della Repubblica Dominicana Onofre Rojas. |
una vasta rete composta da cubano americani detti "Los Marielitos", che ha relazioni con la FNCA, Fondazione Nazionale cubano americana, che ha legami con il lavaggio di denaro, il contrabbando umano e il traffico di droga nella zona dello Yucatán.
Un’investigazione accurata realizzata dal quotidiano "Por Esto" è riuscita a rivelare numerosi elementi che confermano la pericolosa situazione, non solo per il Messico, ma per tutta la regione, includendo Cuba e gli USA. Questa situazione si è creata soprattutto nello Stato di Quintana Roo e nella zona turistica di Cancún.
Per conoscere i dettagli dell’investigazione, "Rebelión" ha parlato con Renán Castro, coordinatore generale di "Por Esto" che, da 20 anni si sta dedicando alle investigazioni sul traffico di droga nel Messico. Castro ha dichiarato: "Ci troviamo di fronte a un grave pericolo e se le autorità del governo messicano non seguiranno le denunce del governo cubano per chiarire e far conoscere tutto quello che è accaduto con il caso Posada, questo diverrà irreparabile.
Por Esto ha realizzato una vasta ricerca dal novembre del 2004 quando ci fu una serie di esecuzioni tra le quali quelle di 12 poliziotti della Polizia Federale -PF- incaricati di combattere il narcotraffico.
Grazie alle denunce di questo quotidiano sono stati detenuti più di 30 membri della PF e alti funzionari della Procura Generale della Repubblica. Attualmente si sta svolgendo una lotta tra il Cartello del Golfo di Osiel Cardenas, detenuto nella prigione di La Palma e il Cartello di Sinaloa di Ismael Elmayo.
La direzione del giornale aveva già una relazione voluminosa con dati rivelati da un informatore, quando il 15 marzo 2005 la nave Santrina ha attraccato a El Farito, nell’Isla Mujeres.
Renán ha detto che l’Istituto Nazionale di Emigrazione sapeva che il Santrina, con equipaggio cubano americano, avrebbe riscattato il terrorista Posada Carriles - autore anche dell’esplosione di un aereo cubano, che provocò la morte di 73 persone - che era entrato in Messico attraverso la frontiera del Belice ed era nascosto a Cancún.
Nella relazione si trovano diversi nomi di protetti degli agenti federali detenuti, tra i quali coloro che sono relazionati con il traffico di droga, di cubani illegali, che svolgono azioni illecite".
Renán continua: "Abbiamo continuato le nostre ricerche e ci siamo resi conto dell’arrivo a Cancún di oscuri interessi imprenditoriali, molto strani in una zona così vigilata, data la situazione geografica nella penisola dello Yucatán, che serve da trampolino per il trasporto della droga negli Stati Uniti. Abbiamo contattato un’emigrante cubana che era stata sequestrata per più di due settimane in una bottega clandestina, un luogo dove gli illegali restano poco tempo prima di essere trasportati via terra verso le città di Matamoros e Nuevo León, per poi passare come piedi bagnati agli Stati Uniti.
Attualmente esiste una situazione che pone a rischio la sicurezza nazionale e della regione, non solo per il narcotraffico, ma perchè esiste una cellula criminale della quale fanno parte persone della Fondazione Nazionale cubano americana, che ha sedi anche in Messico per cercare di destabilizzare il governo cubano e nello stesso tempo guadagnare cifre milionarie con il traffico umano e l’introduzione della droga negli Stati Uniti.
La FNCA di Miami auspica una rete di trafficanti cubani illegali, guidata da Juan Carlos Riveroll, alias El Profe. Costoro hanno trasferito Posada Carriles dalla frontiera tra il Belice e il Messico sino a Cancún.
Riveroll ha relazioni con un gruppo di narcotrafficanti, come si legge in un documento ufficiale e con Los Marielitos che per mezzo degli imprenditori cubano americani lavano milioni di dollari.
Gli affari avvengono attraverso azioni lecite come l’apertura di ristoranti, negozi o bar che funzionano per due o tre mesi e poi chiudono, per non lasciare prove al Servizio d’Amministrazione Tributaria, il dipartimento incaricato di farsi pagare le imposte.
Le autorità federali calcolano che a Cancún si stanno fomentando investimenti al 40% come minimo, con denaro illecito.
Nel maggio scorso giunsero 365 immigranti illegali cubani sulle coste messicane e il costo totale sino al loro arrivo negli USA si può calcolare in 5000 – 50000 dollari, secondo l’importanza del personaggio e le possibilità economiche dei suoi parenti.
Chi non ha parenti a Miami per pagare il viaggio sino gli USA deve, se donna, prostituirsi a Cancún e altri centri della nazione messicana mentre gli uomini vengono usati per il trasporto di droga verso gli Stati Uniti. Le quantità di narcotici che si spostano ogni giorno per questi corridoi sono sempre più importanti. Recentemente un aereo colombiano che trasportava 1 tonnellata e 200 Kg. di cocaina pura, ha avuto un incidente vicino a Puente Lopez, alla frontiera tra Messico e Belice e si sta parlando di un traffico multi milionario di droga!" ha segnalato Renán Castro.
Operazioni colombiane simili a quelle realizzate in Centro America durante l’Iran-Contras con il traffico di cocaina o marijuana, controllato da elementi contro rivoluzionari cubani, con la partecipazione di alti funzionari nordamericani, pagavano la guerra e permettevano l’apporto delle armi ai Contras del Nicaragua.
Si tratta delle stesse persone e organizzazioni di quell’epoca che necessitano denaro per le loro attività d’attacco contro Cuba e il denaro facile si ottiene con il traffico di droga.
Si tratta di vincoli storici esistenti da anni e non del prodotto di una casualità e per questo la presenza di Posada Carriles a Quintana Roo non è stata un caso fortuito poiché è stata usata la stessa via marittima dei narcotrafficanti per trasportare tonnellate di cocaina colombiana in territorio statunitense", ha puntualizzato Renán Castro.