Il lento passo del

processo di El Paso


• Non ci sarà trasferimento a Miami

 

• L’ipocrisia della Casa Bianca trasforma gli Eroi in terroristi e santifica i veri terroristi come eroi

 

 

 

 

A.Musa

 

22/6 - Noi cubani continuiamo a sperare che si faccia giustizia nel caso del terrorista Posada Carriles, figlio legittimo della CIA e delle ostilità degli USA contro Cuba, che lo si estradi in Venezuela. Questo però viene evidentemente impedito sinora, con molte pressioni, da parte di Washington e dei suoi alleati della mafia di Miami.

 

La Tavola Rotonda Informativa quotidiana, condotta da Randy Alonso, ha presentato la prima parte di un ampio contesto sulla storia del terrorista Posada e sul processo che si sta svolgendo a El Paso contro di lui. Il processo per immigrazione illegale e non per i suoi atti terroristi e altri crimini continuerà a Elpaso e non a Miami, come volevano gli avvocati difensori, poichè il cambio provocherebbe problemi di sicurezza, oltre alla sicura commedia mediatica che provocherebbe.

 

È stato ricordato che all’inizio del processo - lo scorso 13 - la difesa aveva chiesto asilo politico per il detenuto, sostenendo che corre gravi pericoli e che è costretto a portare sempre un giubbotto anti proiettile.

 

Nell’affanno di proteggere Posada, i suoi complici hanno continuato la manovra per ottenere che prevalga la versione che sostiene che Posada entrò via terra negli USA e non a bordo della nave Santrina, come è stato denunciato.

 

Non è facile per coloro che attuano così, perchè la Procura Generale e il Dipartimento di Sicurezza della Patria hanno consegnato al tribunale documenti che raccolgono il passato terrorista del criminale.

 

Si sta cercando di togliere al Venezuela il diritto all’estradizione di Posada, sostenendo il debole argomento che l’attentato contro l’aereo della Cubana de Aviación del 6 ottobre del 1976, nel quale morirono 73 persone, non avvenne in territorio venezuelano.

 

Da Miami, per telefono, l’avvocato José Pertierra, ha detto che il 29 agosto non si tratterà la richiesta d’asilo, perchè Posada non ha la condizione di residente e prima del 24 si tratterà il problema della cauzione.

 

In Venezuela - è stato segnalato - il Comando Tattico Nazionale e il Movimento Vª Repubblica stanno realizzando visite all’ambasciata degli USA, a Caracas, in varie tappe, per chiedere l’estradizione del terrorista. A queste visite seguirà la consegna di cinque milioni di firme, con lo stesso obiettivo.

 

Per telefono, Andrés Gómez, coordinatore nazionale della Brigata Antonio Maceo negli Stati Uniti, ha spiegato che 53 automobili hanno percorso le strade di Miami con le luci accese e le bandiere cubane i finestrini, suonando i clacson, gridando slogan contro il terrorismo, per 20 Km., esigendo l’estradizione di Posada Carriles e che non gli venga concesso asilo politico e che si giudichi come lui un altro criminale della sua stessa categoria, Orlando Bosch.

 

La manifestazione è stata seguita dai due canali principali della TV in spagnolo negli USA. Inoltre si è svolta una conferenza stampa con lo stesso proposito assieme ad ANSWER e altre organizzazioni di solidarietà con Cuba, che si oppongono al terrorismo e alla politica del governo di Bush in questo tema.

 

Al termine della Tavola Rotonda Informativa è stato ricordato che ci sono Cinque cubani che s’infiltrarono nei gruppi terroristi di Miami, per evitare che venissero eseguite azioni di terrorismo e che sono sempre ingiustamente detenuti nelle prigioni degli Stati Uniti.

 

Randy Alonso ha ricordato che quattro anni fa letto alla TV cubana un messaggio indirizzato al popolo nordamericano, scritto da Gerardo, Ramón, Fernando, Antonio e René, nel quale si segnalava che il popolo cubano aveva il diritto di difendersi dai suoi nemici, che usano il territorio degli USA per finanziare gli atti di terrorismo, violando le leggi internazionali e nazionali degli USA che lo proibiscono e lo perseguono.

 

Perchè è necessario che dei Patrioti Cubani debbano compiere questo onorevole dovere di proteggere il proprio paese, lontano dalle famiglie e dagli esseri amati, dalla convivenza così gradevole con il proprio popolo? Perchè le autorità degli Stati Uniti, con la loro tolleranza permettono che si attenti contro l’Isola e non fanno investigazioni, non adottano misure contro i piani terroristi che Cuba ha denunciato, non evitano i numerosi piani contro i dirigenti cubani? Chi sono coloro che pregiudicano davvero la sicurezza degli Stati Uniti?

 

Quattro anni dopo questi Cinque uomini continuano a rimanere nelle prigioni, detenuti per odio e ingiustizia.

 

L’ipocrisia della Casa Bianca ha fatto divenire terroristi gli Eroi e pretende di santificare come eroi i veri terroristi!