Il caso Posada Carriles mette alla prova
 

la definizione USA di terrorismo


 
Un ampio articolo di ‘The New York Times’ analizza le alternative dell’Amministrazione Bush di fronte al caso e riconosce il curriculum criminale del terrorista

 

 Washington 9 maggio 2005

 

“La richiesta di asilo politico negli USA del terrorista Luis Posada Carriles

Confermata la partecipazione di Posada Carriles in attentato terrorista

La partecipazione di Luis Posada Carriles, nel sabotaggio di un aereo civile nei dintorni delle Isole Barbados nell’ottobre del 1976 che costò la vita a 73 persone, è stato confermato da un ufficiale dell' FBI negli Stati Uniti.

Carter Cornik, ufficiale dell' FBI che ha fatto l’indagine sulla partecipazione del terrorista di origine cubana nell’esplosione, ha confermato il ruolo di protagonista di Posada nel criminale atto, lo ha reso noto il giornale locale Granma.

Secondo la relazione dell' FBI del 1976, recentemente fatta pubblica, Posada, che allora lavorava per la Direzione dei Servizi di Intelligenza e Prevenzione (Disip) del Venezuela partecipò a due riunioni dove si è organizzato l'attentato.

Altri incontri, ha aggiunto Cornik, hanno avuto luogo a Santo Domingo e in quella occasione  si è organizzato,
anche, l’attentato in cui ha perso la vita l’allora cancelliere cileno, Orlano Letelier e la nordamericana Ronnie Moffitt.

Nel suo articolo originale sul The New York Times si ricorda la presenza della mano di Posada Carriles nei preparativi degli attentati negli alberghi dell’Avana nel 1997, in cui è morto un turista italiano.

Così come la partecipazione del terrorista nel piano di assassinio del Presidente Fidel Castro, durante la celebrazione del X Summit Ispanoamericano a Panama, nel 2000.

Il quotidiano The Miami Herald, nella sua edizione in spagnolo di lunedì,  ha pubblicato la notizia che un ex investigatore della polizia di questa città accusa  Posada di non dire il vero nel negare la sua partecipazione nell’attentato contro l’aereo cubano.

Diosdado C. Diaz, pensionato nel 1999, ha assicurato all' Herald, che un informatore, Ricardo Mono Morales, gli ha dichiarato nel 1982 che ha fornito a Posada degli esplosivi per l'esecuzione dell'attentato.

 

metterà alla prova la definizione di ‘terrorismo’ dell’Amministrazione Bush, afferma un lungo articolo di The New York Times pubblicato lunedì e ripreso dall’agenzia PL.

 

Secondo il giornalista Tim Weiner, il Governo di Bush ha di fronte a se tre opzioni: concedere l’asilo, arrestare Posada per essere entrato illegalmente nel Paese o rispondere positivamente alla richiesta di estradizione presentata dalla giustizia venezuelana.

 

Secondo Weiner “concedere l’asilo politico potrebbe generare l’accusa che l’Amministrazione USA non è coerente col principio che nessuna nazione deve ospitare persone sospettate di terrorismo”.

 

“Ma rifiutarlo”, segnala l’articolista, “provocherebbe l’ira politica dell’estrema destra cubano-americana del Sud della Florida, che ha versato denaro ed ha sostenuto in vari modi le campagne elettorali del Presidente e di suo fratello Jeb Bush, governatore di questo Stato”.

 

Le due ultime alternative sono considerate favorevoli alle denunce del Presidente cubano Fidel Castro, che ha accusato Posada di essere il peggior terrorista dell’Emisfero Occidentale.

 

Weiner, utilizzando diverse fonti, descrive il passato criminale di Posada Carriles, compresa la sua partecipazione all’attentato contro un aereo della ‘Cubana de Aviación’, avvenuto nel 1976 a Barbados e che provocò la morte di 73 persone.

 

Carter Cornik, ufficiale del FBI che ha indagato sul coinvolgimento nell’attentato del terrorista di origine cubana, ha confermato il ruolo da protagonista da questi svolto.

 

Secondo un rapporto del FBI del 1976, recentemente declassificato, Posada – che allora lavorava per la Direzione dei Servizi di Sicurezza e Prevenzione (DISIP) del Venezuela – partecipò a due riunioni dove si pianificò l’attentato che provocò l’esplosione in volo dell’apparecchio.

 

Secondo Cornik gli incontri si tennero a Santo Domingo e servirono anche ad organizzare l’attentato che costò la vita all’ex ministro degli Esteri cileno, Orlando Letelier ed alla statunitense Ronnie Moffit.

 

L’articolo del ‘The New York Times’ ricorda la presenza della mano di Posada Carriles nell’organizzazione degli attentati esplosivi negli alberghi de L’Avana nel 1997, in uno dei quali morì il turista italiano Fabio Di Celmo.

 

Riferisce inoltre del piano di assassinio del Presidente Fidel Castro durante la celebrazione del X Summit Ispanoamericano a Panama, nell’anno 2000.

 

L’edizione in spagnolo del quotidiano ‘The Miami Herald’ ha reso noto che un ex detective della polizia di questa città ha reso noto che Posada mente quando nega il suo ruolo nell’attentato contro il velivolo della ‘Cubana’ a Barbados.

 

Diosdado C. Díaz, ritiratosi nel 1999, ha assicurato all’’Herald’ che uno dei suoi principali informatori – Ricardo “Mono” Morales – gli dichiarò nel 1982 di aver procurato gli esplosivi e che Posada li preparò per abbattere l’aereo.